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Il conflitto Islam-Occidente:
Il conflitto Islam-Occidente: in questi giorni una forte accelerazione che ci riguarda tutti (Parte II)
Qualcuno soffia sul fuoco. Alcuni retroscena importanti. Cosa possiamo aspettarci? Cosa possiamo fare?
Una prospettiva spirituale.
di Fausto Carotenuto

Il caso Iran
Merita qualche parola in più.[4]  Perché è ormai chiaro che l’Iran è stato da tempo scelto come uno degli elementi di punta nel fronte del conflitto occidente-islam. La repubblica islamica è stata creata apposta per svolgere questo ruolo.
Ad una attenta ricostruzione dei retroscena della rivoluzione iraniana, fatta a suo tempo minuto per minuto, con fonti originali, sul campo… risulta chiaro che qualcuno, a livello internazionale - ma anche nel regime dello Shah - ha lasciato fare, ha favorito lo sviluppo della rivoluzione. Che altrimenti non avrebbe avuto alcuno spazio. Tra gli esecutori di questo piano ci sono stati gli stessi gruppi trasversali che hanno sempre avuto - ed ancora hanno nelle loro mani - il petrolio iraniano. E che contemporaneamente sono sia influenti all’interno del regime che alla guida dell’opposizione all’estero.  Che hanno appoggiato e sostenuto l’avvento della repubblica islamica e che ora proclamano la necessità di farle la guerra.  Qualcuno di loro non era persino alla fiaccolata di Ferrara in difesa di Israele e contro le improvvide dichiarazioni di Ahmadinejad?

Cosa ha fatto fino ad ora questo regime per prepararsi al conflitto?
Mediante il prolungamento artificioso dell’emergenza della guerra con l’Iraq, si è ripulito dai resti della rivoluzione, concentrando ormai tutto il potere vero nelle mani degli “uomini in grigio” dell’Hojattieh, la “P2 islamica” iraniana.  Connessa alle altre “P2” mondiali. Ha costituito eserciti di volontari, di masse di milioni di persone ben armate, fanatizzate e pronte ad essere usate sul campo del conflitto con l’occidente.
E poi per anni ha condotto e perfezionato due difficili e importanti operazioni:

1. Il nucleare
Al principio degli anni 80 nel giovane regime iraniano si sparse una parola d’ordine riservata ai livelli governativi più elevati: “nucleare”.
 “Abbiamo bisogno delle bombe atomiche, perché solo questo proteggerà la rivoluzione islamica da qualsiasi aggressione”.  Furono fatte alcune riunioni governative di coordinamento, e poi si avviò il progetto. Con tempi medio-lunghi, perché il regime non era ancora “sufficientemente ripulito” ed affidabile internamente. Dopo alcuni anni il potente ministro del petrolio, Aghazadeh, l’autore di una segreta apertura a massicce vendite di petrolio ai petrolieri americani, sia dirette che con spericolate triangolazioni, venne spostato in un altro incarico. Meno prestigioso ma più strategico. Questo chiuso e silenzioso ex contabile di una società italiana in Iran, dotato di vaste conoscenze internazionali e di legami di tutti i tipi, venne messo a capo della Organizzazione della Energia Atomica. E qui il progetto della “bomba” prese vigore. Il personaggio è ancora lì: è quel signore triste, con gli occhiali e la barba bianca, che nei filmati e nelle foto è sempre vicino ad Ahmadinejad in visita agli impianti nucleari.

A che serve questa bomba dal punto di vista delle fratellanze oscure che hanno dato l’ordine di farla?  A fornire il pretesto per un attacco all’Iran, e per una escalation del conflitto occidente-islam. Nel futuro potrebbe anche servire – così come quella pakistana, o qualche ordigno “sfuggito” alla dissoluzione sovietica - ad innescare un conflitto nucleare su scala ridotta che coinvolga potenze regionali, come Israele. O altri. O la risposta “disperata” di un regime “fanatico” ad un attacco del futuro. Visto che questo conflitto, nelle stesse dichiarazioni degli esponenti della casa Bianca, deve durante 30-40 anni…
Chi si prenderà l’incarico  di un attacco al momento giusto alle postazioni  nucleari? Potrebbe essere Israele, se ben terrorizzato e ben “cotto” con l’ansia di Hamas, per i suoi trascorsi terroristi e per il collegamento – autentico – con l’Iran. O se no gli americani… 
I poteri oscuri da tempo utilizzano il popolo israeliano e quello americano come vittime ignare e predestinate dell’odio mondiale.

2. L’infiltrazione dell’Occidente
Mi dispiace di sollevare un tema che sembra leghista, ma si tratta di una realtà. E le mie intenzioni sono assolutamente diverse: conoscere per curare… Mentre quelle padane sono solo: odiare il diverso, e tutto il cibo che fa odiare va bene… ( Indovinate quali poteri hanno voluto e sostenuto lo sviluppo della Lega…)
Negli anni successivi alla rivoluzione islamica si avviò un progetto segreto che assorbì una parte importante degli sforzi di alcuni gruppi molto chiusi nei vari servizi segreti iraniani: la creazione di una  “quinta colonna”, di una rete di infiltrati da tenere inattivi, “in sonno”  nei paesi occidentali. Da attivare solo al momento opportuno. Questo al di là delle normali reti di influenza affidate alle moschee, ai centri islamici, alle ambasciate ed ai consolati. Si doveva creare una complessa rete segreta, sia operativa che logistica.

Alcuni uomini sono stati appositamente motivati e addestrati a fini operativi, ed altri convinti in vari modi - dalle blandizie, dal denaro agli affari, fino ai ricatti ed alle minacce continue - a mantenersi disponibili. Tra questi ultimi spesso ci sono dei businessmen, incaricati di aprire piccole società di trading o altro, faciliate in patria, ma pronte a funzionare da supporto logistico per altre operazioni. Quando necessario. Pochissimi sono gli uomini d’affari iraniani all’estero che, pur mantenendo ancora legami forti con la madrepatria, riescono a sfuggire a questo meccanismo di facilitazioni-pressioni.
Per questo apparato che ormai, dopo oltre vent’anni, dovrebbe essere composto da migliaia di uomini, furono adottate regole del tutto particolari: non dovevano assolutamente apparire come islamici, ma fare una vita normale per gli standard occidentali. Hanno ricevuto particolari dispense religiose: possono - e talvolta devono - sposarsi con donne occidentali, fare figli e in certi casi perfino cambiare religione. Possono bere alcool e mangiare cibo “harom” (impuro), e persino avere costumi sessuali di tipo occidentale.[5]

Ricordo ancora negli anni ottanta qualche hezbollah “particolare” parlare di questo progetto con una strana luce di esaltazione negli occhi. Era questa la futura, ineluttabile rivincita, voluta da Allah, contro Israele e contro tutto l’Occidente,.per vendicare finalmente le crociate ed il colonialismo. Per una nuova onda di rinascita islamica nel mondo…  Come la grande conquista araba che arrivò fino in Francia e alle porte di Vienna.
Sembra una stupidaggine, ma di questo “ineluttabile” futuro sono convinti centinaia di migliaia, forse ormai milioni di persone nel mondo islamico …
Tutti questi apparati sono pronti e coordinati per scattare, man mano che le esigenze di tenere e sviluppare la tensione dovessero diventare attuali. In coordinamento stretto con le forze oscure occidentali: quelle che controllano molto bene i nostri governi.

E le forze del Bene che fanno?
Certo non è un bel quadro: a pensarci bene mette proprio i brividi.
Ma di fronte a questa escalation, il mondo spirituale positivo cosa fa? Perché consente tutte queste macchinazioni?
Le consente perché l’umanità dorme profondamente, sedotta dai beni materiali, assopita da una vita stressante e dolorosa, spesso vissuta senza spirito, senza ideali…
Perché le nostre guide attendono che sia l’umanità a risvegliarsi, a capire, a spezzare il circuito delle illusioni e ad intraprendere strade di crescita vera. Che non hanno nulla a che fare con la crescita economica, ma solo con quella delle coscienze.
Che significa capire che è l’amore verso gli altri, e non l’egoismo, l’unica corrente vitale e di crescita a nostra disposizione per creare un mondo nuovo e felice.
E allora sono lì pronte ad inviare impulsi positivi a valanga, non appena noi ci rivolgiamo nella direzione giusta. E comunque nella nostra epoca mandano miliardi di ispirazioni evolutive, che in qualche modo cominciano a trapelare attraverso i veli della materia e del razionalismo. Il fenomeno dei risvegli è in fortissima crescita. Sono i poteri oscuri - che  controllano i media - che fanno di tutto per nascondercelo.

Cosa fare allora?
Prima di tutto cercare di sapere come stanno le cose veramente. E poi impostare delle azioni che trasformino la realtà nella quale viviamo.
Una delle leggi più importanti del mondo spirituale è questa: se io voglio veramente una cosa positiva, con tutto il cuore, e ce la metto tutta per conseguirla, riceverò tutti gli aiuti necessari per crescere in quella direzione.  Ma la cosa deve partire da me.
Se voglio prima di tutto sapere veramente come stanno le cose, e mi dò da fare, le verità che mi servono mi verranno incontro certamente. Quando meno me l’aspetto, sotto forma di libri, o incontri,  o sogni o visioni, o frasi captate “per caso”. O l’affacciarsi di un pensiero nuovo nella mia mente… non si sa da dove…

Se con tutto il cuore chiedo e voglio con forza sapere cosa posso fare per cambiare le situazioni intorno a me, certamente riceverò le risposte giuste, da mettere in pratica nel quotidiano.
Per prima cosa quindi bisogna avere fede nelle proprie possibilità di contrastare le oscure macchinazioni, prima comprendendole e poi attivandosi per bloccarle.
Perché il senso vero di queste macchinazioni è proprio quello di indurci a risvegliarci, a pensare e ad agire… Servono solamente a questo! Una volta capito… e agito di conseguenza, la loro azione si esaurisce…
E allora, in relazione a questa benedetta situazione dello scontro Islam-Occidente, cosa fare?  Prima di tutto cercare di capire, di sapere il più possibile. Per sfuggire alla rete di menzogne. Poi diffondere al massimo quello che ci sembra di aver capito, come atto d’amore verso le persone che ci circondano. Per liberarci dai lacci della non verità…
E poi non farsi distrarre dal compito principale della nostra epoca: risvegliarsi al mondo spirituale, ridestarsi alla coscienza che tutta la realtà che ci circonda serve solo a mettere alla prova le nostre facoltà di amare in modo sempre più disinteressato ed intelligente. Null’altro ci viene richiesto per evolvere…. Il resto è solo fumo, nebbia, deviazione…

Il modo migliore per respingere gli attacchi delle forze oscure a livello personale e mondiale è concentrarsi sulla luce che noi possiamo emettere intorno a noi  - ognuno nel suo campo di azione familiare, di lavoro o altro -  ogni giorno, attraverso sagge, anche piccole azioni di amore disinteressato.  Senza deviazioni, senza egoismi influenzati dal grande chiasso, dalle paure, dalle ansie generate dalla forze oscure per confonderci.
Diventare impermeabili alle manipolazioni di massa ed “eroici” nello scoprire e portare a termine quotidianamente il nostro disegno esistenziale di esseri d’amore.  
La sommatoria di queste prese di coscienza di tanti individui  è l’unica cosa che ci consentirà di trasformare il Male in Bene, e di modificare in senso positivo il cammino dell’Umanità.
E poi cerchiamo di non dimenticare mai che tutte le centinaia, migliaia, milioni di persone che si fanno strumento delle forze oscure, in fondo “non sanno quello che fanno”. Perché se lo sapessero, se si rendessero conto del male che fanno agli altri e a sé stessi, smetterebbero immediatamente. Se sapessero quanto gli costerà in futuro uscire dalla gabbia nella quale si sono infilati… cambierebbero subito strada..
Non dimentichiamoci una profonda compassione per loro, per le parti più pesanti ed oscure di ognuno di noi, per questa umanità ancora miope, che sta partorendo con dolore la propria rinascita luminosa…

[1] Vedi gli articoli di Fausto Carotenuto pubblicati dal sito  www.disinformazione.it  o dal sito www.ilternario.it . Per una migliore comprensione del complesso quadro di fondo, vedi il libro “Il Mistero della Situazione Internazionale”  di Fausto Carotenuto, edizioni Il Ternario,  reperibile attraverso entrambi i siti o richiedendolo nelle librerie.
[2] Come al solito, nella politica internazionale – così come nei fatti della vita – non è possibile trovare una valida interpretazione di quello che succede, se la prospettiva non è a tutto tondo, se non prende in considerazione tutti gli aspetti delle azioni umane.  Secondo le migliori tradizioni spirituali, sia occidentali che orientali, noi siamo fatti di corpo, anima e spirito, e tutto quello che ci riguarda è fatto di queste tre componenti. Se cerchiamo di vivere o di esaminare la vita partendo dal solo punto di vista di uno di questi tre elementi - i bisogni del corpo, le pulsioni dell’anima, o le esigenze dello spirito – non arriveremo mai a capire quello che ci succede o quello che accade intorno a noi.
Questo vale anche per la situazione internazionale: in essa si muovono grandi forze – positive e negative – che hanno a che fare con la sfera spirituale, con le pulsioni dell’anima e con quelle del corpo. Tutte queste tre cose sono importanti, ma vanno esaminate insieme, altrimenti non si capisce quello che succede. Quindi non si possono interpretare i grandi fatti mondiali sulla base solamente dell’economia, delle ambizioni di potere, delle spinte militariste, della paura, dell’odio, della fame, ecc… Ma, oltre a queste, occorre tenere conto anche di altre forze, che si muovono in una sfera più generale, superiore: quella spirituale, che include ed influenza in modo decisivo le altre sfere.
Il discorso sarebbe molto lungo, ma cerchiamo di andare al nocciolo del problema:  considerando le azioni di persone e di gruppi sulla scena mondiale, si percepisce chiaramente che ci sono degli impulsi, delle forze - sia collettive che individuali - orientate al bene dell’uomo, ed altre orientate contro questo bene, che potremmo, volendo, chiamare forze del male. Nell’ambito di una visione più avanzata della vita, l’idea delle migliori tradizioni  spirituali è sempre stata quella che questi impulsi facciano capo a determinate forze spirituali coscienti: quelle positive vogliono che l’uomo proceda con successo nella propria evoluzione a tutto tondo, quelle negative vogliono in tutti i modi ostacolare questa crescita.
L’ostacolo posto alla nostra crescita è necessario per rafforzare i muscoli della nostra libertà e della nostra amorosa e saggia creatività.  Ha quindi una funzione positiva nel quadro evolutivo di fondo. Senza le forze dell’ostacolo, o del Male, non avremmo vere opportunità di crescita nella nostra epoca. Questo non significa tuttavia che chi si presta alle strategie del male, o dell’ostacolo, se ne renda conto…
Secondo le stesse tradizioni iniziatiche, la nostra è un’epoca di grandi possibilità di sviluppo per l’umanità, ed in particolare quello che è in gioco in questi decenni è la decisiva crescita della libera coscienza di ogni persona. 
Se quindi esistono nel mondo un Bene ed un Male, articolati in forze, impulsi ed individui operanti sulla Terra, cosa vogliono nella nostra epoca?
Le forze del Bene vogliono garantire all’uomo la libertà necessaria per la crescita della coscienza che preme in ognuno di noi, e fornirgli tutti gli stimoli e gli strumenti giusti.
Le forze del Male vogliono ostacolare in tutti i modi questa crescita e tentano di farci perdere la grande occasione della nostra epoca. Per questo motivo attuano delle strategie che mirano a bloccare e limitare le nostre libertà.
Quali libertà?  Una lista infinita: libertà dall’odio, dal dolore, dalla violenza, dalla paura, dalla malattia, dalla fame, dalla povertà, dall’egoismo, dalla menzogna, dalla sopraffazione… 
E quindi ci attaccano in tutte le sfere del nostro essere: 
- il corpo fisico, mediante l’avvelenamento dell’ambiente e del nutrimento e mediante gran parte dei farmaci; 
- la psiche (o anima), mediante la diffusione e l’incoraggiamento di tutti i sentimenti più bassi ed egoistici; e mediante tutto ciò che provoca l’odio, la paura, l’ansia;
- lo spirito, negandone l’esistenza e facendo apparire tutto come frutto della materia…frutto del caso… Negando la stessa possibilità dell’evoluzione umana…
Nella nostra epoca, le forze del Bene agiscono nel silenzio dell’anima di ognuno di noi, perché vogliono che questa che si risvegli da sola, con i propri mezzi: solo così cresce la coscienza. E infatti vediamo intorno a noi un grande fiorire di impulsi positivi individuali, di persone che si fanno domande intelligenti sui perché della vita. Di individualità che non si nutrono più supinamente di quello che il potere o le religioni organizzate gli  mettono nella mangiatoia. E che cercano tante strade differenti per intervenire positivamente sulla realtà. 
Mentre le forze del Male, che non hanno accesso diretto alle parti più sacre della nostra anima, cercano di influenzarla dal di fuori facendo il massimo di “chiasso” possibile. Per impressionare la nostra psiche al punto da renderla malleabile e da farle dimenticare il suo progetto di crescita interiore. Da tenerla occupata con i malanni del corpo e con tanti problemi esterni, abbagliandola con ondate di paura e di ansia e trascinandola in spirali di odio.
Alle forze del Male servono quindi vortici di odio, di violenza e di paura, piccoli e grandi, in numero sufficiente a condizionare l’atmosfera psichica – o astrale – della Terra.  Le guerre, le stragi, le grandi crisi internazionali, sono costantemente necessarie alle forze del Male per inserire il maggiore tasso di veleno possibile nell’aura psichica della Terra, quella nella quale tutti viviamo. Sono la palla di piombo al piede di un’umanità chiamata a volare.

Le forze oscure ed il mercato delle anime
Come si muovono le forze del Male? Sono forze spirituali che da sempre amano muoversi con gruppetti di “fiduciari neri” sulla Terra: pochissimi personaggi del tutto sconosciuti e potentissimi, dotati di leve di potere enormi, i quali mettono in pratica le grandi strategie miranti a bloccare la nostra libertà di crescita. Da loro dipende, attraverso numerose logge e congreghe varie, gran parte degli apparati religiosi organizzati, del sistema economico-finanziario, delle organizzazioni industriali e militari, dei servizi segreti,  ed infine - sottolineo “infine”-  gli ambienti politici. 
Solo la cima delle varie piramidi oscure sa quello che sta facendo, mentre tutti gli altri sono persone e gruppi di persone che hanno “venduto l’anima” in cambio di potere, di soldi, dell’appagamento di egoismi vari, individuali, familiari e di gruppo. E dopo aver venduto l’anima partecipano alle strategie del Male, senza nemmeno sapere bene quello che stanno facendo, spesso senza nemmeno domandarselo.
Gli strateghi del Male, a metà tra mondo fisico e mondo spirituale, adoperano queste “armate nere” di individualità e gruppi che hanno “venduto l’anima”. Da una parte distribuiscono generose prebende, denaro ed onori.. Ma dall’altra parte impongono spessissimo a queste povere creature - che in fondo “non sanno quello che fanno” - una vita di competizione, di aggressività, di paura costante di perdere le ricchezze o le posizioni ricevute. 
Guardando le cose da questo punto di vista, è più facile capire come, ad esempio, i terroristi e le aree più oscure del fronte antiterrorista facciano in fondo parte della stessa strategia… Che a ben guardare non è la strategia più funzionale a nessuno dei due fronti, ma è solamente quella più utile alle centrali delle strategie oscure che dirigono entrambi. 
Nel corso della Storia è andata quasi sempre così… Ma la Storia che conosciamo noi è cieca, perché non tiene conto della Storia spirituale dell’umanità.
Nota: E’ chiaro che il quadro di fondo è stato delineato in termini estremamente – fin troppo – sintetici. Tali da generare mille domande. Per chi volesse approfondire, i vari temi sono trattati in maniera molto più ampia nel libro “Il Mistero della Situazione Internazionale” di Fausto Carotenuto, edizioni Il Ternario, 2005.

[3] Questo ovviamente non significa che ora bisognerebbe cancellare lo stato di Israele. Anzi il contrario: bisognerebbe elevare talmente il livello di coscienza degli uomini e delle popolazioni coinvolte da fare in modo che la presenza israeliana diventi portatrice di luce, di saggezza e di pace. Un elemento di ricchezza in una zona che ne ha assolutamente bisogno. Ma Israele deve trovare la forza di uscire dall’ottica della guerra, dell’ansia e della vendetta. Non è facile, con tutti i poteri oscuri che tramano contro. Ma un lavoro delle coscienze individuali è sempre possibile, ed in Israele e nel mondo ebraico tante sono le coscienze che non si fanno assorbire dall’odio. Purtroppo non maggioritarie, ma forse più presenti che in altri paesi.

[4] Per comprendere alcuni retroscena, normalmente sconosciuti, della politica iraniana, vale forse la pena di leggere l’articolo apparso a luglio 2005, e presente in questa rubrica, sulle elezioni presidenziali e sulla vittoria del “falco” Ahmadinejad.

[5] Questo significa solamente una cosa molto specifica: che ci sono degli infiltrati… In numero importante, ma limitatissimo rispetto alla presenza di lavoratori e famiglie islamiche nei nostri Paesi. Che nella stragrande maggioranza sono bravissime persone. Da amare come fratelli, venuti da noi solo per migliorare le loro dure condizioni esistenziali  

<-- Parte I

 
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