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La
confessione miracolosa
Di Domenico de Simone, dal libro "Come e
perché Berlusconi cadrà", Malatempora edizioni
Metadialoghetto
tra il Signore e il suo Unto o presUnto tale
Roma,
Basilica di San Pietro, il giorno di Pasqua 2004. Subito dopo la sacra
funzione che celebra la Resurrezione di Cristo, mentre la folla esce
dalla Basilica, all’improvviso il miracolo: Cristo Risorto si
materializza, il Corpo Santo immerso nella Luce Divina, proprio lì,
sull’Altare Maggiore, dove fino a poco prima il Pontefice, ora ritiratosi
nelle sue stanze, aveva celebrato la Messa ed invocato il Suo Ritorno.
Tra le persone che assistevano alla Sacra Funzione, il più lesto ad
accorgersi della situazione è il premier Silvio Berlusconi che, mentre
la sua guardia del corpo tiene a bada i pochi che si sono accorti del
miracoloso evento, approfitta rapidamente della straordinaria opportunità
che gli si offre, si avvicina sorridente alla Divina apparizione e
chiede di potersi confessare. La folla assiste attonita allo
spettacolare evento di un capo di Stato diverso dal Papa che parla
direttamente con il Figlio di Dio. Naturalmente non poteva che essere
Lui, l’Unto del Signore…
Cristo:
Sia lodato il Signore!
Berlusconi:
Sempre sia lodato!
C.:
Dì pure figliuolo, apri il tuo cuore alla benevolenza del Padre mio…
B.:
Grazie Eminenza, è per me un grande onore essere ascoltato da Lei.
C.:
Non devi pensare a me in questo modo, io sono un umile servo di Dio…
B.:
Beh per quello anche io…
C.:
Certo figliuolo, siamo tutti pecorelle smarrite bisognose della
benevolenza divina.
B.:
Mi consenta, Eccellenza, ma sa, io sono proprio un predestinato… non a
caso mi chiamano l’Unto del Signore…
C.:
Ah, un mio discepolo ti ha già dato l’Estrema Unzione? Non mi
sembrava che tu stessi in condizioni così disperate…
B.:
Ma no, Eminenza, è che io sono un leader in questo paese…
C.:
Ah, scusami, ma io conosco poco delle questioni italiane, sai in cielo
abbiamo tanti problemi… Comunque veniamo ai tuoi peccati…
B.:
Ma io non sono un peccatore, Eminenza!
C.:
Ne sono felice figliolo, allora ti benedico e vai in pace….
B.:
No, ecco, Santità, per la verità qualche peccatuccio forse dovrei
confessarlo per avere il perdono di Dio…
C.:
Allora dimmi e non esitare! Grande è la misericordia del Signore!
B.:
Vede Eminenza, io sono il premier in Italia…
C.:
Questo non è un peccato, anzi è un ruolo che ti fa onore. Cos’è che
ti angoscia?
B.:
Ecco è il fatto che a volte mi capita, ma non per colpa mia, di dire o
fare cose che potrebbero essere male interpretate, insomma, che mi si
dica che non sto proprio facendo per il meglio…
C.:
Ma questo succede a tutti i governanti, figliolo caro, certe volte le
decisioni del governo sono difficili, tormentate e spesso incomprese. Ma
dimmi qual è il problema che ti tormenta…
B.:
Ecco, Sua Grazia, è che nel mio paese c’è una grave crisi economica
e la verità è che non sappiamo che fare. Però alla gente dobbiamo
raccontare che va tutto benissimo, e che anzi il governo ha il totale
controllo della situazione. Sa, i banchieri ci dicono che dobbiamo dare
fiducia a piene mani, perché senza la fiducia il sistema crollerebbe…
C.:
Beh questo non è un problema solo italiano. In tutto il mondo c’è
una crisi che sembra senza soluzione…
B.:
Sì, ma qui mi fanno dire cose che poi vengono smentite clamorosamente
il giorno dopo. Sa il mio Ministro dell’Economia non fa altro che
litigare con il governatore della Banca d’Italia e se ne dicono di
tutti i colori. E ci vado di mezzo io che non c’entro niente… beh
proprio niente no… però insomma… Ecco le racconto un episodio. Sere
fa sono andato in televisione da un caro amico a raccontare alla gente
che l’export va alla grande, che la gente è più ricca e che la
produzione è in espansione. Il giorno dopo la Banca d’Italia se ne
esce con una pubblicazione in cui si dimostra che l’export è
crollato, che la gente sta molto peggio e che la produzione si sta
riducendo, insomma esattamente il contrario di quello che avevo
sostenuto la sera prima.
C.:
Immagino le polemiche il giorno dopo…
B.:
No, non è quello il problema, le televisioni e i giornali sono
praticamente al mio servizio e l’opposizione è come se non esistesse.
Sia perché sono incapaci di dire la verità sia perché comunque,
quelli che la dicono non appaiono da nessuna parte. La cosa che mi
scoccia è che quando racconto le balle mi vengono le rughe sulla
faccia. E’ una specie di tic, capisce, e adesso che mi sono fatto fare
il lifting si vedono pure peggio. Sapesse quanto mi è costato…
C.:
Pensavo che ti preoccupassi delle condizioni in cui vive il tuo popolo e
non del tuo aspetto fisico…
B.:
Ah ma gli italiani se la sono sempre cavata per conto loro, e ce la
faranno anche questa volta. Sa che statisticamente quando in Italia ci
sono le crisi di Governo, l’economia va decisamente meglio… Strano
vero?
C.:
Forse non è proprio strano… Le vie del Signore sono infinite. Ma ci
sarà pure qualcosa che potrai fare per migliorare la situazione: con la
fede e la ragione si fanno miracoli….
B.:
Ma si figuri, Eccellenza! Con i geni che mi ritrovo nel governo mi tocca
fare tutto da me, e io di economia non capisco niente. Per la verità
non ci capisce niente nemmeno il mio Ministro, ma quello si sa, non è
un problema, tanto l’economia non la fanno i governi e nemmeno i
banchieri ma la gente che lavora. L’unica cosa che possiamo fare è
diffondere un clima di fiducia e di speranza. Ora vede, io ho promesso
agli italiani di ridurre le tasse, aumentare le pensioni, fare grandi
opere, rilanciare l’economia, garantire la sicurezza. Ho pure firmato
un contratto davanti alle telecamere e davanti a milioni di persone che
ci hanno creduto. Ora, di quello che ho promesso abbiamo fatto poco o
nulla, ma è necessario che continuino a crederci altrimenti rischio di
perdere le elezioni.
C.:
Mi stai dicendo che intendi continuare ad ingannare la gente invece di
dirgli la verità?
B.:
Per forza, Santità, che altro potrei fare? Mica posso lasciare via
libera ai comunisti dell’opposizione. Che poi se quelli sono comunisti
io sono un prete, però devo chiamarli così la gente si spaventa e
continua a votarmi.
C.:
Un altro inganno? Non starai esagerando figliolo?
B.:
Ma sa, Sua Grazia, nel mio governo ci sono i neo fascisti, e mica gli
posso lasciare il monopolio dell’anticomunismo! E poi lei sa che i
comunisti sono responsabili di ogni malefatta nel mondo occidentale. Se
l’immagina che succederebbe se si facesse una società realmente
comunista? Non ci sarebbe più religione!
C.:
Beh questo è un altro argomento. E poi di che religione stai parlando?
Se sei in questa Chiesa dovresti sapere che io predicavo l’abbandono
delle ricchezze materiali e le prime comunità sorte in mio nome avevano
i pochi beni di cui disponevano in comune…
B.:
Ma no, ecco, volevo dire che il comunismo rappresenta un vero pericolo
per l’umanità. Guardi a quello che è successo nei paesi dell’est
europeo e alla Russia….
C.:
Se quelli erano comunisti… non mi pare proprio. Comunque adesso il
problema non si pone più e da tempo ormai. L’internazionale comunista
è scomparsa, la Russia è piena di miliardari, la Cina si è votata al
capitalismo e Fidel Castro somiglia più ad un vecchio dittatore che a
un leader comunista. Insomma i comunisti non esistono più da tempo, se
pure sono mai esistiti, e c’è rimasta solo la Chiesa di Dio a fare
qualcosa per la povera gente. Ci sono alcuni miei discepoli che sono
stati assassinati per questo, come Romero ad esempio….
B.:
Quello era comunista! Oh, mi perdoni Santità, non è per dire, ma
insomma se si pone in dubbio il principio dell’autorità dello Stato
dove si va a finire?
C.:
Per la verità Romero denunciava le connivenze del governo con la
malavita ed il traffico di armi e droga, oltre a cercare di alleviare le
sofferenze del suo popolo…. Se questo è essere comunisti allora lo
sono anche io!
B.:
Ma no Eccellenza, non mi permetterei mai di considerarla un sovversivo.
I comunisti non rispettano nessuno, soprattutto le leggi. Sa, anche io
sono stato perseguitato dai comunisti come i preti in Cina e in Russia
quando c’erano loro. Non esitano di fronte a nulla….
C.:
Ma in Italia non mi pare ci sia mai stato un governo comunista… chi è
che ti ha perseguitato?
B.:
Come no! Un governo ombra, diretto da alcuni giudici certamente
comunisti asserviti all’ideologia di chi li manovra e che ha cercato
di prendere il potere aggredendo con false accuse i suoi avversari
politici, tra cui principalmente il sottoscritto….
C.:
Beh, non sapevo che in Italia il sistema giudiziario fosse corrotto fino
a questo punto…
B.:
Peggio, Santità, peggio! Mi hanno aggredito con innumerevoli inchieste,
ed hanno aggredito anche i miei principali collaboratori. Ma alla fine
l’ho spuntata io. Gli ho cambiato le leggi e così non possono più
processarmi.
C.:
Ah questa è una bella cosa! Hai abrogato i reati di opinione dal codice
penale?
B.:
Beh non proprio, Eccellenza, quelli ci sono e come! Altrimenti come
potrei tenere sotto controllo i comunisti?
C.:
Non capisco, allora, ma che razza di accuse ti avevano fatto?
B.:
Beh, ecco, corruzione in atti giudiziari,falso in bilancio, corruzione
di politici e finanzieri, insomma reatucci così, tutti inventati eh! Io
sono pulito e le mie aziende pure!
C.:
Ma allora sarebbe stato semplice per i tuoi avvocati dimostrare che le
accuse erano infondate. E poi per quanto sia, se alcuni magistrati sono
corrotti, ce ne saranno degli altri che saranno pure in grado di
riconoscere l’infondatezza delle accuse nei tuoi confronti. Ma poi
cosa hai cambiato della legge?
B.:
Sembra facile trovarne qualcuno….. comunque alla fine il falso in
bilancio non è più tale, il premier finché è in carica non può
essere processato ed è diventato più complicato fare rogatorie
all’estero. Sa se avessero indagato sui conti esteri delle mie società…
C.:
Che cosa sarebbe accaduto?
B.:
Beh Eminenza, sa com’è la politica, qualche lira l’ho pure dovuta
dare qua e là. Ma mica per corrompere, non pensi male, solo che questi
giudici comunisti vedono corruzione dappertutto pur di mettermi sotto
accusa.
C.:
Regali ai politici? E a che scopo se non per corromperli?
B.:
Ma no, Sua Grazia, è quella che un mio avvocato ha chiamato in un
processo captatio benevolentiae, insomma farsi amico qualcuno. Ma io pagavo le
parcelle dei miei avvocati, ecco, e poi che ne so che cosa ci hanno
fatto? E ogni tanto mi chiedevano qualche fondo all’estero per questo
o quello. Ho sempre pagato, ma non ho mai voluto sapere niente di queste
cose.
C.:
Quindi pochi soldi, qualche milione di lire….
B.:
Beh qualche decina di milioni…. di euro… sa all’estero la vita
costa, l’ambiente è difficile soprattutto quanto in patria si cade in
disgrazia
C.:
Insomma, mi stai raccontando che i tuoi hanno distribuito qualche decina
di miliardi e tu non ne sapevi niente? Ma che dici?
B.:
Ma no Altezza Eminentissima, non si adiri la prego e mi consenta di
precisare che ogni cosa che ho fatto è sempre stata per il bene del
paese, delle mie aziende e della mia famiglia. Sa io ho un alto senso
della famiglia, ma non come quel mio amico che ne ha una in ogni città
d’Italia. In fondo ho divorziato solo una volta…
C.:
Ah, pure divorziato! Andiamo bene….Certo la misericordia del Signore
è grande, ma tu ne metti a dura prova la pazienza…. Comunque, dimmi
cosa hai fatto di buono per il tuo paese o quanto meno che intenzioni
buone hai manifestato. A volte bastano solo quelle…
B.:
Beh, ho praticamente abolito la tassa di successione, ho fatto tornare i
capitali dall’estero, ho fatto un condono edilizio molto esteso, e
pure un condono fiscale tombale, poi ho salvato Rete 4 dalla chiusura,
ho modificato il codice penale per i reati societari, ho fatto approvare
il Lodo Schifani per non essere processato, ho ridotto le tasse per le
imprese, ho aumentato le pensioni….
C.:
Ecco questa! Finalmente qualcosa in favore dei più deboli. Il resto mi
pare servisse più i tuoi interessi che quelli del popolo…
B.:
Ma no, Santità Eminentissima, sa diminuendo le tasse per le imprese si
creano nuove opportunità e nuovi posti di lavoro e tutti stanno
meglio….
C.:
Ma non mi hai detto poco fa che questa è una bugia che ti fanno
raccontare i tuoi Ministri? La gente sta meglio o peggio con il tuo
governo? E piantala di apostrofarmi in maniera così untuosa! Adesso
capisco perché ti chiamano l’Unto del Signore… A me interessano le
cose concrete non gli appellativi onorifici, la sostanza, non la
forma…
B.:
Mi perdoni Eccellentissima Grazia, ma ecco vede la gente starebbe meglio
se non stesse peggio! E’ che non sono capaci di approfittare delle
opportunità che la mia lungimirante politica economica gli offre,
questa è la verità. E poi ci si è messo anche l’euro a complicare
le cose, tutto è raddoppiato, pensi che a casa mia moglie Veronica mi
dice sempre che spende il doppio di prima. Meno male che l’Istat dice
che non c’è inflazione, altrimenti mi sarei già dovuto dimettere.
Invece così posso accusare i comunisti se i prezzi aumentano….
C.:
E che c’entrano i comunisti?
B.:
C’entrano perché negano l’evidenza dei fatti scientifici che le
istituzioni serie e raccomandabili come l’Istat propongono. Che i
prezzi siano raddoppiati non c’entra niente con la rilevazione
rigorosamente scientifica che l’inflazione è ferma al 2,4% o giù di
lì. Quindi, quelli che sostengono il contrario sono comunisti, uomini
senza Dio e senza Stato.
C.:
Ma insomma, i prezzi sono aumentati o no? Oppure è comunista anche tua
moglie?
B.:
No, no, per carità, anche se per la verità qualche sospetto ce l’ho
pure su di lei. Ma la prego non tocchiamo questo tasto. Il fatto che i
prezzi siano raddoppiati non significa che lo si debba dire, anzi.
Altrimenti rischiamo tutti di finire in mano ai comunisti se si sapesse
la verità….
C.:
Ancora con questi comunisti! Ma è una vera fissazione la tua! Comunque
comunista o no la gente sa bene quello che spende e se ce la fa con
quello che guadagna ad andare avanti…
B.:
Infatti è proprio quello il problema, la gente non ce la fa più. Ma
non bisogna dirglielo altrimenti perde fiducia nel sistema, poi Fazio mi
sgrida e poi si mette a strillare pure Tremonti, e io non sopporto che
con quella erre moscia che si ritrova, metta in dubbio le mie capacità
politiche e di persuasione. Le assicuro che anche se sta peggio la gente
è convinta di stare meglio e che se le cose vanno male comunque la
colpa è dei comunisti oppure sua.
C.:
Insomma, alla fin fine, l’unica cosa decente che hai fatto è stata
quella di aumentare le pensioni….
B.:
Beh sì, quello è stato un grande successo. Abbiamo aumentato le
pensioni minime ad alcune centinaia di migliaia di pensionati portandole
ad un milione di lire al mese….
C.:
Cioè mi stai dicendo che in un paese che conta milioni di pensionati tu
hai alzato il minimo per quattro gatti e ad un livello di fame come
sarebbero 512 euro il mese?
B.:
Beh quattro gatti no, però certo gli altri pensionati strillano. Solo
che i soldi non ci sono, mica li posso stampare, Eminenza. Dove li
prendo i quattrini per aumentare le pensioni a tutti?
C.:
Insomma, un’altra presa in giro. E per i disoccupati cosa hai fatto?
B.:
Ah, la disoccupazione è calata certamente. Adesso la gente ha molte più
occasioni di lavoro di prima e può cambiare attività persino più
volte all’anno. Quindi abbiamo moltiplicato i posti di lavoro…
C.:
Nel senso che li avete resi precari ed instabili, se è così. E quindi
la gente sta peggio di prima se adesso per uno stipendio di fame deve
cambiare lavoro più volte in un anno, perché sta sempre con
l’angoscia di non riuscire a trovare una nuova occupazione. Anche sul
lavoro non hai mantenuto le promesse e racconti bugie. C’è qualcosa
di buono per davvero che hai fatto per la gente?
B.:
Beh Eminenza, sa, non è per vantarmi, ma il Milan ha vinto la Coppa dei
Campioni e si appresta a vincere il Campionato. Il popolo milanista è
in visibilio e mi è profondamente grato… Sa io faccio la formazione,
compro e vendo i giocatori, seguo gli allenamenti…. Questo la gente lo
sa…
C.:
Il Milan?!? Perdi tempo con il calcio invece di occuparti del tuo
popolo? E cosa gliene può importare alla gente delle vittorie del Milan,
a parte i tifosi?
B.:
Così vedono che il loro Presidente è bravo e vincente anche quando si
occupa di calcio, e in questo modo hanno fiducia nella mia conduzione
della cosa pubblica….
C.:
Oddio che strana idea che hai della fiducia tu. Solo immagine ed
illusioni, a quanto pare. Ma almeno il tuo popolo vive in pace, o ci
sono problemi anche su quel piano?
B.:
Per la verità, Santità, in questo momento siamo in guerra. O almeno
questo è quello che dicono i comunisti, ma noi in realtà siamo in
missione di pace con l’esercito…
C.:
Una ben strana missione di pace se è condotta da un esercito. Immagino,
dunque, che i tuoi soldati siano disarmati…
B.:
Non proprio, anzi per difendersi sono armati a puntino e con le armi più
moderne.
C.:
Ma dove sarebbe questa missione di pace, ci sono problemi ai confini,
c’è qualcuno che vuole invadervi, ci sono rivolte da qualche parte
del paese?
B.:
Non è esattamente così, Eccellenza, sa, siamo andati a qualche
migliaio di chilometri dall’Italia, in un paese che si chiama Iraq a
dare una mano ad un amico mio carissimo a riportare l’ordine e la
legge della democrazia in quel paese…
C.:
Insomma, stai cercando di spacciare per missione di pace una spedizione
militare a migliaia di chilometri da casa e in un paese che gli USA sono
andati ad occupare per le sue enormi ricchezze petrolifere? E’ questo
che mi stai dicendo?
B.:
Ma no, Santità, Bush è un sincero democratico che vuole il bene del
popolo iracheno e che bombarda solo i cattivi di quel paese. Peccato che
per via di indesiderati effetti collaterali ogni tanto muoia qualche
civile….
C.:
Decine al giorno e soprattutto bambini e donne inermi. E tu li chiami
effetti collaterali? E’ vero che vivo in Cielo, ma questa storia la
conosco bene, caro il mio leaderastro. Altro che missione di pace e
democrazia, quella è un’invasione bella e buona e una guerra ai
popoli arabi e islamici per sporchissime ragioni di bottega petrolifera.
Bush è notoriamente un petroliere affamato di denaro e di petrolio per
sé e i suoi amici. La cosa strana è come ti abbiano permesso di
entrare in quella sporchissima guerra. Il tuo paese ha una tradizione di
amicizia e di vicinanza con i popoli dell’Africa e con quelli arabi.
B.:
Ma sa, Bush è un amico e poi mi ha promesso tante belle cose. Sa quando
comincia una guerra bisogna decidere subito da che parte stare ed è
bene mettersi dalla parte del vincitore…
C.:
Questo deve essere un vizio tutto italiano, già Mussolini decise
qualcosa del genere e trascinò il suo popolo in una guerra che sembrava
vinta e che si rivelò un vero disastro per il paese. Ti sembra un bel
ragionamento, questo?
B.:
Ma che c’entra? Gli americani mica sono i tedeschi della seconda
guerra mondiale. C’è qualche persona ragionevole che può dubitare
della loro vittoria finale?
C.:
Se è per quello, sono in parecchi a dubitarne, così come si domandano
con quale legittimità il sig. Bush abbia raccontato un sacco di bugie
per dare inizio alle ostilità. In questo mi sembra che siate simili ed
è giusto in fondo che siate compari in questa sporchissima avventura.
Ma quello che ti sto chiedendo è un’altra cosa: ti sembra questo un
ragionamento sensato? Portare la guerra, la morte la distruzione in un
paese per fare un favore ad un amico o per semplice calcolo di bottega?
Che stanno a fare i tuoi soldati lì?
B.:
Poveretti, ne sono morti pure parecchi in un attentato gravissimo. Sa
Eccellenza, questa è una guerra contro il terrorismo e noi dobbiamo
combatterla fino in fondo se vogliamo avere sicurezza per il nostro
popolo.
C.:
Ma c’era qualcuno che lo minacciava? Che minacciava la pace per il tuo
popolo?
B.:
Beh questo no, non direttamente almeno, ma certamente la minaccia dopo
l’attentato di New York era gravissima per tutto il mondo occidentale,
e l’Italia fa parte del mondo occidentale…
C.:
E tu hai preso questa scusa per entrare in una guerra travestita come
missione di pace, in cui i tuoi soldati muoiono davvero e il tuo paese
è in concreto pericolo di essere colpito dai terroristi, mentre prima
questo pericolo non esisteva o al massimo era solo potenziale.
B.:
Ma questa è la politica Eminenza, se non facessi così non sarei un
bravo statista…
C.:
E’ proprio questo il problema. Da quello che mi hai detto desumo che
sei un pessimo statista, anzi che non lo sei affatto. Ma almeno da
cristiano ti penti un poco di quello che stai facendo? Il tuo paese sta
peggio di prima, la crisi economica è durissima, il lavoro manca, hai
trascinato il paese in guerra, le leggi che hai fatto tutelano
principalmente te e i tuoi amici, ed alcune sono soltanto demagogiche ed
inutili. Insomma, ti pare che sia questo il modo di comportarsi di un
buon cristiano?
B.:
Eccellenza, non mi dica che nemmeno lei mi da l’assoluzione?
C.:
Ah, adesso capisco perché sei venuto da me, oggi. Hai approfittato del
mio ritorno pensando di potermi raccontare quattro gabole, di cavartela
con una ramanzina e strappare con l’inganno un’assoluzione. Va bene
che la misericordia del Signore è infinita, ma essa stessa non riesce a
salvarti visto che non solo non ti penti di ciò che hai fatto, ma
pretendi pure di essere lodato per questo ed ispirato dal Signore
stesso. Tu stai peccando contro lo Spirito Santo e questo è l’unico
peccato che Dio non perdona a nessuno…
B.:
Certo, Eminenza, che devo essere lodato. Io sono il predestinato,
l’Unto del Signore, colui che cambierà i destini della nazione e del
popolo italiano…
C.:
Ma vai via, presuntuoso ed arrogante che non sei altro! Va’ a meditare
sui tuoi peccati e a pentirti che così nessuno ti darà mai
l’assoluzione! Confessa i tuoi peccati e soprattutto i tuoi reati, che
solo così potrai sperare nella misericordia divina e nel perdono
giudiziale!
B.:
Ahhhh ecco, anche tu sei comunista! Ormai anche nella Chiesa non c’è
più religione!
C.:
Meno male che almeno in questo la Chiesa funziona ancora. Di preti che
operano ispirati da me e dalla Divina Provvidenza, per fortuna ce n’è
ancora qualcuno. E da questi l’assoluzione non l’avrai mai! Vattene,
manutengolo dei potenti, venditore di fumo, illusionista da strapazzo.
Vai via dal Tempio del Signore, mercante di anime morte, piazzista di
volgari perversioni! Come ho scacciato i mercanti dal Tempio di
Gerusalemme, il popolo di Dio ti scaccia dal suo Tempio che poi è il
suo stesso cuore. E’ con gente come te che non c’è davvero più
religione!