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Il
voto del Parlamento USA può limitare severamente Internet
12
maggio 2006 Di Robert B.
Reich - Link
alla pagina originale
Tradotto
da Stefano Pravato per www.disinformazione.it
Il Parlamento USA si prepara a votare una legge
Orwelliana che potrebbe limitare severamente la democrazia in Internet
per come la conosciamo oggi.
In settimana si dovrebbe votare su
qualcosa definito, in perfetta prosa Orwelliana, il "Communications
Opportunity, Promotion and Enhancement Act of 2006." (Atto del 2006
per la promozione, sviluppo e opportunità delle comunicazioni). Si
tratterà della prima vera battaglia della Guerra che sta cominciando
per
Su un fronte ci sono le compagnie che convogliano
Internet nelle nostre case e uffici. Tra queste ci sono giganti delle
telecomunicazioni come AT&T e Verizon e compagnie via cavo come
Comcast. Definiamole industria delle condutture.
Sull'altro fronte ci sono le entità, persone e
aziende, che immettono contenuti per Internet attraverso le condutture.
Alcune sono grandi gruppi come Yahoo, Google e Amazon, enormi
istituzioni finanziarie come la Bank
of America e Citigroup e giganti dei media pronti a riversare in
Internet parecchi film e TV shows.
Ma la
maggioranza dei fornitori di contenuti sono entità piccole. Sono
imprese a conduzione familiare specializzate, per esempio, in frullatori
d'epoca o memorabilia dei Brooklyn Dodgers. Ci sono anarchici,
eccentrici e fanatici che propugnano le idee più stravaganti. Ci sono
editori in proprio e piccoli investigatori. C'è anche la compagnia
teatrale di mio figlio - che mette in Internet nuovi video ogni
settimana. Ci sono anche un'infinità di bloggers - incluso il mio
piccolo e umile blog e forse anche il vostro.
Fino ad oggi, un principio basilare di Internet è
stato che l'industria delle condutture non può discriminare tra i
providers dei contenuti. Chiunque metta qualcosa in Internet è trattato
nella stessa maniera. La rete è neutra.
Ma ora
l'industria delle condutture vuol far pagare i providers dei contenuti,
in proporzione alla velocità e all'affidabilità con cui le condutture
smistano i contenuti. Presumibilmente, i maggiori fornitori di contenuti
sborseranno molti soldi, relegando le persone con contenuti
“piccoli” nella parte di conduttura più lenta e meno affidabile.
(Ci sarà bisogno di cinque minuti per scaricare il mio blog).
L'industria delle condutture afferma che se non comincia a farsi pagare
la velocità e l'affidabilità, non avrà abbastanza soldi da investire
nella prossima generazione di reti. Ma si tratta di un argomentazione
assurda. Le condutture stanno già producendo un mucchio di soldi
prendendoli dagli utilizzatori che le pagano per connettersi a Internet.
Le condutture
pensano di poter fare ancora più soldi discriminando tra fornitori di
contenuti grandi e piccoli perché quelli grandi hanno portafogli
pesante e possono pagare parecchio pur di viaggiare in prima classe.
Quelli piccoli che pagano poco o nulla dovranno accontentarsi di quello
che rimane. In effetti, la legge ai voti nella prossima settimana
dovrebbe dare semaforo verde alle compagnie delle condutture per
procedere con il loro piano.
La discriminazione in base ai prezzi e vecchia come
il capitalismo. Invece di pagare tutti in misura uguale per lo stesso
servizio o prodotto, i venditori spartiscono le cose in base alla qualità
o al grado. I compratori che vogliono e possono pagare di più possono
avere il meglio, mentre gli altri compratori hanno meno qualità,
secondo quanto hanno pagato. In teoria è efficiente. Venditori in
possesso quasi di un monopolio (come le compagnie delle condutture di
Internet) possono fare stragi.
Anche se è
efficiente, non è democratico. E qui sta l'inghippo. Internet è stato
il luogo in cui i Davide potevano sfidare i Golia, in cui qualcuno senza
risorse ma con cervello, fegato e l'informazione può infilzare il
prepotente. In un momento della storia della nostra nazione in cui il
benessere e il potere hanno iniziato sempre più a concentrarsi in
sempre meno mani, è stato l'unico forum in cui tutte le voci sono
uguali.
Riusciranno le compagnie delle condutture a
interrompere la democrazia di Internet? Forse se un numero sufficiente
di piccole entità fa una quantità sufficiente di rumore, il Congresso
potrà sentire. Ma non ci scommetto. Questo Congresso non ha l'abitudine
di ascoltare i piccoli. La speranza migliore è che i grandi providers
di contenuti usino la loro formidabile influenza lobbistica per
sostenere la neutralità della rete. Il settore dei servizi finanziari,
ad esempio, sta già spendendo miliardi per l'Information Technology,
incluso l'online banking. Perché dovrebbero voler spendere altri
miliardi per pagare le condutture ad un accesso Internet che hanno già?
L'industria
delle condutture è impegnatissima a cercare di convincere i grandi
providers di contenuti che è nel loro interesse pagare una consegna
Internet più veloce e affidabile. Il capo della lobby a Washington
della Verizon ha di recente avvisato l'industria dei servizi finanziari
che se supporteranno la neutralità della rete, non otterranno quei
sofisticati data links di cui avranno necessità nel futuro.
L'industria delle condutture sta inoltre tranquillamente rassicurando i
grandi fornitori di
contenuti che potranno trasferire i maggiori costi sui loro clienti.
Questi grandi providers di contenuti ci cadranno? Rimanete sintonizzati
per il prossimo episodio di “La democrazia in Internet contro il
capitalismo monopolistico.
Robert Reich è professore di politica pubblica alla Richard and Rhoda
Goldman School of Public Policy dell'University of California, Berkeley.
E' stato segretario di gabinetto nell'amministrazione Clinton.