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Prolusione a "Il Codice da Vinci tra falsità e verità"
Marcello Pamio - 24 maggio 2006 

Qualche dato per comprendere la portata de “Il Codice da Vinci”

  1. Copie vendute nel mondo    à 60.000.000
  2. Copie vendute in Italia        à 2.800.000
  3. Lingue tradotte                 à 44
  4. Numero edizioni                 à 72

  Dal punto di vista editoriale “Il Codice da Vinci” è una vera e propria anomalia: sessanta milioni di copie in 44 lingue diverse denotano che dietro a Dan Brown (se naturalmente è lui l’autore) c’è ben altro…
   
Centinaia di libri sugli stessi argomenti (Opus Dei, Priorato di Sion, Maria Maddalena moglie e madre, Santo Graal, Sang Real, Merovingi, ecc.), eppure nessun libro ha avuto lo stesso impatto mediatico: perché?
   
Il Codice da Vinci, casualmente parlando, esce in un periodo caldissimo di “scontro di civiltà e di religioni”. Questo “scontro”, è bene ricordarlo, rientra in un vera e propria strategia portata avanti da una cricca potente di personaggi perlopiù neoconservatori di estrema destra (gli stessi che oggi controllano il burattino Bush junior e che simpatizzano per tutte le destra, ma i particolar modo per quella israeliana del Likud: Leeden, Perle, Wolfowitz, Rumsfeld, Rove, ecc.).

Cronologia degli accadimenti:

-         Fine 2002 > Forti frizioni fra Washington e Vaticano per la guerra in Iraq (il papa stesso critica Bush jr)
-         Dicembre 2002 > Scoppia lo scandalo pedofilia a Boston e investe il Vaticano…
-         20 marzo 2003 > Anglo-americani iniziano il genocidio in Iraq
-         Marzo 2003 > Esce “Il Codice da Vinci”
-         Febbraio 2006 > Vengono pubblicate le vignette anti-maometto da un giornale danese: dietro ci sono i falchi visti sopra
-         Marzo 2006 > Salta fuori dopo 20 secoli il Vangelo di Giuda…

    Il Prof. Franco Cardini (ordinario di Storia Medioevale dell’Università di Firenze) è convinto che «Il successo di Dan Brown appartiene ai messaggi mafiosi che la classe dirigente USA ha inviato al Vaticano ed è un brandello nella grande lotta per la conquista del potere universale».
   
Nessuno può affermarlo con sicurezza, ma l’unica cosa veramente certa è che dietro il battage mediatico del libro e ora del film vi sono indubbiamente dei Poteri Forti (certamente economici, ma non solo), che hanno voluto veicolare, in questo ben preciso momento storico, un messaggio chiaro.  

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 Il Codice da Vinci tra falsità e verità
Giovanni Peccarisio - 24 maggio 2006

    Il 19 maggio 2006 è uscito in contemporanea mondiale il film che porta lo stesso nome del libro da cui è stato tratto "Il Codice da Vinci".
Questo libro ha avuto e continua ad avere un successo clamoroso a mio avviso completamente immotivato e nelle pagine seguenti cercherò di spiegarne il perché.
    Il romanzo è un'opera narrativa del tipo thriller dalla trama complessa zeppa di azioni, con un ritmo incalzante che descrive una serie di cospirazioni. Procedendo a mano a mano con continui colpi di scena, si giunge a far affiorare, a svelare una verità a detta dell'autore sconvolgente che coinvolge direttamente la visione cristiana del mondo perché riguarda soprattutto la figura del suo massimo rappresentante: il Cristo.

    Prima di continuare queste mie riflessioni tengo a precisare che le contestazioni dei contenuti di questo libro non sono fatte a difesa nè della Chiesa cattolica, né di qualsiasi altra Chiesa che si fa all'operato del Cristo. E' risaputo infatti che anche la Chiesa cattolica ha tenuto nascoste alcune verità, proprio per bocca di eminenti personaggi suoi ministri del culto, che oramai da tempo avrebbero dovuto essere conosciute dall' Umanità. Questo mio contributo vuole smascherare menzogne che parlano della vita del Cristo e che vengono spacciate come vere per una mia personale ricerca di Verità e in modo del tutto indipendente da posizioni che possono sembrare pro o contro le varie confessioni religiose.

Desidero inoltre con questo mio scritto rendere attento il lettore delle astuzie a cui ricorrono al giorno d'oggi certi personaggi, di cui Dan Brown è solo uno dei tanti esempi, per mascherare sfacciate menzogne sotto una parvenza di Verità   

L'invito è quindi quello di portare un pensiero del lettore a distinguere: 

I) La menzogna dalla verità
II) individuare velocemente "cui prodest", a chi giova? per scoprire chi siano i veri, occulti mandanti, 
III) imparare ad approfondire le proprie capacità di pensiero per scoprire le conseguenze delle menzogne che vanno a colpire situazioni collaterali che, la maggiorparte delle volte, sono il vero obiettivo.

In una parola il mio scopo è quello di aiutare il lettore a pensare fino in fondo 

Le sconvolgenti rivelazioni del libro di Dan Brown sono tutte, senza nessuna eccezione, affermazioni gratuite, dai fondamenti inesistenti: sono solo furbesche invenzioni dell'autore che per di più, non porta alcuna documentazione storica né scientifica.
    Ciò che trae in inganno il comune lettore è una pagina del libro (pag. 9 dell'edizione italiana) dal titolo "Informazioni storiche" nella quale si dice che "...tutte le descrizioni...di documenti e rituali segreti contenuti in questo romanzo, rispecchiano la realtà", senza però citare nessuna fonte o documento a sostegno di questa affermazione gratuita e personale (pagina che stranamente dalla sesta edizione italiana in poi è stata sostituita da una tutta bianca, per poi ritornare invece nella edizione tascabile!)
    Tralasciando i vari momenti delle variegate, fantasiose avventure, vediamo di passare in rassegna i passaggi fondamentali riguardanti le eccezionali rivelazioni che vengono affermate da Dan Brown con l'avvertenza di dare per scontato che il lettore abbia già letto il romanzo, senza per altro far apparire questo un invito all'acquisto.

I° ) Costantino

     Viene affermato nel libro che nel Concilio di Nicea del 325 dopo Cristo, indetto da Costantino, i vescovi partecipanti, assieme ad altre questioni marginali, votarono e approvarono a maggioranza ristretta una proposta in cui si diceva che Cristo era "Figlio di Dio" (vedi pag. 273-4).
    La verità storica afferma invece che per tutti i partecipanti del
Concilio, Cristo era in primis e senza dubbio alcuno un Essere divino e che il dibattito si era acceso su ben altro argomento. Il problema era come conciliare e interpretare l'Essere divino del Cristo col fatto che Gesù fu anche un essere umano. Ciò che fu messo in discussione quindi non fu assolutamente il riconoscimento della divinità di Cristo, perché la Sua origine divina era già accettata da tutti i cristiani come un dato di fatto fin dall'inizio.

Sembra comunque, da quello che viene falsamente riportato nel libro, che sia avvenuto un fatto positivo, giacché viene sottolineato come il Cristo non fosse riconosciuto a quei tempi solo come un grande profeta umano; però la proclamazione fatta dai vescovi in quel Concilio comporta conseguenze ben occultate da una apparenza positiva

    Che cosa di cela dietro questo, qual è il vero obiettivo? 
Osserviamo come la divinità del Cristo venga affermata per bocca dei vescovi, venga dichiarata per effetto di una votazione compiuta da esseri umani fallibili e per di più, cosa di non poco conto, sotto pressioni esercitate da Costantino.
    Il Cristo perciò non è divino per sua natura, ma solo per dichiarazione di quei vescovi. Quale valore può avere tutto ciò per l'uomo moderno che ha sviluppato una propria capacità pensante e non un vuole più basarsi solamente su dogmi o atti di fede imposti?

Ci si trova qui di fronte 
I) al solito furbesco miscuglio di falsità, inesattezze e mezze verità, 
II) per rendere difficile ricavare la verità da un guazzabuglio creato ad arte e scoprire così i veri obbiettivi
Ma proseguiamo nelle nostre ricerche.

II°) Qumran e Nag Hammadi: gli altri Vangeli

     La questione riguardante il fatto che il Cristo fosse o non fosse un essere esclusivamente umano, Dan Brown la fa risalire ad un complotto da parte del Vaticano che cercò di occultare i ritrovamenti di Qumran (i cosiddetti rotoli del Mar Morto) e i documenti copti di Nag Hammadi (pag. 275). 
    La comunicazione del contenuto, sia dei rotoli che dei documenti, che un personaggio fa ad un altro (Teabing a Sophie Neveu), risulta alla luce di una seria indagine storica o travisata, o falsa o comunicata da persona ignorante. I rotoli del Mar Morto (Qumran) infatti non furono trovati negli anni 50 bensì nel 1947.
   
Si potrebbe fare una considerazione a questo punto e dire che questa mia precisazione non è poi così importante; l'ho riportata invece proprio come esempio di tante altre imprecisioni, per evidenziare un troppo facile pressapochismo o, si potrebbe anche dire, una cosciente falsità delle informazioni date.
Anche qui viene creata una falsità (data storica inesatta), si sfruttano le caratteristiche della Chiesa (occultamento e complotto) riluttante a far fluire alcune conoscenze esoteriche, per far passare e avvalorare un palese falso.
Continuiamo con altri esempi.

III°) Ancora sui rotoli del Mar morto e sui Vangeli

- I rotoli del Maro Morto non contengono Vangeli e non parlano del Cristo perché sono testi ebraici
Non è neppure vero che i Vangeli copti parlano di Gesù "...in termini profondamente umani"; al contrario invece i testi di Nag Hammadi parlano del Cristo come Essere spirituale in modo ancora più accentuato, più convincente dei Vangeli canonici (Matteo, Luca, Marco, Giovanni).
    Anche in questo caso si può osservare come una profonda Verità non potendo essere negata, viene incredibilmente rovesciata nel suo esatto contrario, diventando una caricatura.
- E' falsa anche l'affermazione che i Vangeli ritrovati erano più di un'ottantina a loro volta ricavati basandosi su migliaia di scritti quando Gesù era ancora vivente. Quest'ultima indicazione è semplicemente ridicola giacché, ai tempi di Gesù, pochissime persone sarebbero state in grado di scrivere.
- Altro falso è il dire che fu Costantino, nel breve arco della sua vita, a riscrivere la Bibbia decidendo quali testi inserire nel Nuovo Testamento. La formazione del Nuovo Testamento iniziò secoli prima della nascita di Costantino e terminò circa cinquant'anni dopo la sua morte.  
- Infine né i rotoli né i libri copti di Nag Hammadi hanno nulla a che fare con il Graal

IV°) Gesù, Maria Maddalena, Priorato di Sion

     La verità storica di rivelazioni che, a detta dell'autore, possono addirittura essere considerate esplosive, non solo non risultano vere ma neppure sono originali. Infatti sono cose già affermate in un libro precedente al suo dal titolo "Il Santo Graal" di M Baigent, R. Leigh e M. Lincoln (traduzione italiana: Il Santo Graal, 1982 Ed. Mondadori), che ebbe numerose ristampe e che vendette più di due milioni di copie, un vero primato per quel tempo. Oggi quel primato sembra una vera ridicolaggine a fronte dei sessanta milioni circa di copie vendute a tutt'oggi dal libro "Il codice da Vinci " e tradotto in 44 diverse lingue.
   Nel libro "Il Santo Graal", ripreso da Dan Brown dice infatti che: 

a ) Gesù non è morto sulla croce,
b ) Gesù ha sposato Maria Maddalena,
c ) Gesù ha avuto figli,
d ) i figli di Gesù sono stati i capostipiti di una discendenza regale: i Merovingi,
e ) questa verità (supposta) è stata boicottata e occultata in tutti i modi dalla Chiesa cattolica e molto probabilmente da altre persone ancora,
f )  una società segreta (il mitico Priorato di Sion) per fortuna dell'umanità, ha salvato migliaia di documenti riguardanti questa verità.

    Solo la supposta esistenza del Priorato di Sion, che non è mai esistito se non nella fantasia funzionale agli scopi degli autori, meriterebbe una disamina molto più approfondita. 
Grazie alla sua inventata esistenza infatti, nascono complicatissimi intrecci che riguardano molti altri fattori quali: la storia dei Templari, la ricerca del Santo Graal, i Catari, i Rosacroce, Rennes le Chateau ed altri fatti ancora.
    Tutto ciò ha sempre un elemento in comune: 

1) si cerca di convincere il lettore (tramite menzogne) che il Cristo Gesù non è un Essere spirituale Divino, 
2) molto più semplicemente (vero obiettivo) Egli è stato un profeta, un uomo mortale molto elevato ma pur sempre un mortale con problemi e caratteristiche di qualsiasi altro essere umano e perciò non così credibile.

    Poter contestare punto per punto tutti gli aspetti di questa squallida storia, richiederebbe come detto molto tempo e più spazio. Quello che m'interessa è il poter andare alla radice del problema e dimostrare, come anche altri ricercatori hanno fatto, la colossale invenzione di tutto questo e cercare di comprenderne il perché.
Cercherò di scegliere ancora alcuni fatti per poter meglio dimostrare la grossolanità di questo libro così generoso dispensatore di falsità.

V°) Les Dossiers secrets

    Nella già citata pag. 9 del libro "Il codice da Vincí" viene affermato: "Il Priorato di Sion - società segreta fondata nel 1099 - è una setta realmente esistente".
Vediamo ora di smascherare questa ulteriore menzogna.
    Nell'anno 1975 presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, sono state scoperte alcune pergamene note come "Les Dossiers secrets...". Questi famosi Dossiers sono invece dei veri e propri falsi, come ufficialmente è stato affermato dagli stessi compilatori 
    Infatti un certo P. Plantard - ma ancora prima di lui un altro personaggio, un certo Philippe de Cherisey compagno del primo - hanno affermato che i "Dossiers secrets " di Henri Lobineau depositati presso la Bibliothèque Nationale il 27 aprile 1967, sono "invenzioni deliranti" scritte da Phllippe de Toscane du Plantier sotto l'effetto della droga (lettera di P. de Cherisey a Plantard dell' 11 luglio 1985).

Anche lo scritto conosciuto come "Henry Lobineau" depositato presso la Bibliothèque Nationale il 18 novembre 1964, viene dalla mano dello stesso P. Plantard.
Questi scritti perciò sono dei falsi creati appositamente, scoperti per caso e, al momento giusto, messi in circolazione.

    Il primo documento principalmente sia della nascita del Priorato di Sion che della lista dei loro Gran Maestri. 
Il secondo riguardava la storia di Gesù, Maddalena e della dinastia dei Merovingi.
    Concludendo quindi sono queste le "sconvolgenti rivelazioni" che assieme ad altre sono andate a formare i famosi "Dossiers secrets" tanto citati da Dan Brown, e che hanno dato il via alla vicenda di Rennes le Chateau. Questa storia è stata poi ripresa e ulteriormente ampliata da altri, ampliando e suggerendo ulteriori false speculazioni.

    Decine e decine di libri, soprattutto di area anglosassone, sono stati scritti aventi tutti questa medesima base di informazioni veridica, compresi il già citato "Il Santo Graal" e per l'appunto "Il Codice da Vinci" di Dan Brown.

    Giunti a questo punto sorgono spontanee varie domande:
- Come mai è stato creato un tale battage mediatico per un thriller, in fin dei conti per una sorta di libro giallo uguale a tanti altri e che oltre tutto ha dei contenuti conosciuti da più di quarant'anni?! 

- Qual è il vero scopo, quale il vero obiettivo e perché proprio in questo momento?
-
Cui prodest? Possibile sia soltanto una forma di d'investimento, una manovra economica?

    Secondo la mia opinione, tutto ciò riguarda direttamente la Verità fondamentale del Cristianesimo stesso: si vuole far credere che il Cristo sia solo un Profeta, un essere umano e mortale, non invece un Essere Spirituale Divino e in quanto tale immortale. Desidero sottolineare ancora una volta come questo scritto vada aldilà di considerazioni e scelte di un credo personale, in nome di una ricerca della verità indipendentemente da altre opinioni.

    Io credo sia in atto una strategia per destabilizzare la coscienza dell'uomo occidentale tramite vari, molteplici strumenti economici che colpiscono i bisogni primari degli esseri umani: sicurezza economica, salute, perdita di ideali e quindi di speranza. 
In questo quadro si inserisce la perdita di certezze religiose. Le certezze religiose da me intese parlano di una religiosità non appartenente necessariamente ad una religione; intendo ciò un bisogno naturale di trascendenza, di una ricerca il più possibile cosciente e comunque connaturata all'essere umano.

    Questa strategia tende ad impedire agli esseri umani così coinvolti nelle loro necessità di evolversi verso un pensare libero.
    Certamente non diventano dubbiose le persone che già hanno intrapreso una loro personale strada di ricerca, ma bensì quelle persone incerte o che ancora sono legate ad una fede religiosa (che comunque dà loro delle certezze e sicurezza nella vita). Io credo che la maggior parte dell'umanità si trovi in questa condizione.

    Il "Codice da Vinci" si inserisce in questa strategia: viene reso cioè puramente terrestre un Ideale considerato da sempre spirituale e divino (il Cristo diventa un profeta umano) tramite un miscuglio di falsità e invenzioni rivestiti da una apparenza di verità.
    Tutto ciò genera disorientamento e paura alla maggior parte delle persone e quando si instaura la paura, contemporaneamente nasce un blocco e un indebolimento dell'evoluzione individuale interiore. Il singolo individuo che non sia ancora preparato ad approfondire alcune verità esoteriche, non solo viene deviato ma addirittura viene bloccato in una sua ricerca evolutiva.
    L'essere umano in queste condizioni non avrà perciò più una sua meta.
Perciò quale può essere il vero, il recondito obiettivo preparato da tante menzogne?

La coscienza che non ha mèta diventa molto più facilmente controllabile. 
    Controllare e manovrare la coscienza dell'uomo moderno perciò è il vero scopo, l'obiettivo finale di Forze contrarie all'evoluzione umana.
Come contrapporsi a tutto ciò?
    Occorre innanzitutto conoscere i metodi delle varie strategie. La strategia di base per far passare uno o più messaggi e creare in tal modo condizionamenti, consiste nel disorientare, bloccare e creare vuoti nelle coscienze, per poi riempirli con  adeguati contenuti.
    Tutto questo però, al contrario di quello che si potrebbe pensare, genera in un numero sempre maggiore di persone, una reazione del tutto positiva perché invita le persone a pensare con la propria mente, le invita a farsi un'idea propria ad esempio, sul libro "Codice da Vinci", poiché questo libro come molti altri fatti che hanno le caratteristiche della menzogna e che continuamente succedono, suscitano domande, perplessità, e quindi salutari processi di conoscenza.

    Questa è la migliore unica possibilità, per superare il disorientamento, per rimuovere i vari blocchi suscitati dalla paura. Per riempire il vuoto occorre riempire il nostra animo di contenuti veritieri, contenuti ricercati da noi stessi, in prima persona anche andando aldilà di quello che ci è stato trasmesso per tradizione o per fede.

In tal modo di può vincere qualsiasi forma di paura e sempre più si può rinforzare la globalità della nostra coscienza.
   
L'operazione "Codice da Vinci" rientra in una programmata, non casuale manipolazione globalizzata delle coscienze alla quale ci si può contrapporre unicamente tramite continua evoluzione della coscienza individuale.
Ciascuno cioè deve occuparsi dello sviluppo della propria coscienza senza più demandarlo ad altri.
Questo è quello che intendevo all'inizio parlando del pensare fino in fondo

Giovanni Peccarisio
Laureato alla "Libera Università della Scienza e dello Spirito" di Dornach (Svizzera), come Maestro Waldorf (scuole steineriane) e Maestro di pittura

Bibliografia:

-  " Il Codice da Vinci " di Dan Brown ( Ed. Mondadori )
-   " La verità sul Codice da Vinci " di B. D. Ehrman ( Ed. Mondadori )
-   " Il Santo Graal " di Baigent. Leigh, Lincoln ( Ed. Mondadori )
-   " Rennes le Chateau " di M. Bizzarri ( Ed. Mediterranee)
-   " Il tesoro scomparso di Rennes le Chateau " di B. Putnam, J.E.Wood
( Ed. Newton & Compton )
-   " Alla ricerca del Graal " di R. Rohr ( Ed. Piemme ).

 
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