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Code e orecchie
dei cani
a cura del dott. Francesco
Carrani
"Il problema di fondo e' far
capire che l'animale al quale si tagliano le orecchie e/o la coda non
soffre."
Il Dott. Carrani offre il suo punto di
vista scientifico e medico alla questione, al di fuori di ogni
sospetto:
Quando ho letto questa frase ho avuto la
conferma che quello che stavo leggendo non era un racconto di fantasia
ma il solito trito e ritrito condensato di luoghi comuni riguardante la
presunta utilità di certe pratiche subite da molti cani.
Io credo veramente che la scienza non
rinneghi il proprio passato ma cerchi di migliorarlo ed in questo e'
sicuramente aiutata dall'evoluzione morale ed etica dell'uomo. E
veramente un anacronismo che l'uomo oggi voglia continuare ad imitare
cio' che gli antichi romani facevano ai loro cani da combattimento, a
meno che non si voglia far combattere il proprio cane.
In dieci anni di professione veterinaria
credo di avere curato si e no una ventina di lesioni traumatiche alla
coda di cani da caccia, un numero certamente inferiore alle lesioni
procurate, per esempio, dal cinghiale ai cani della muta oppure alle
lesioni procurate dalle spighe di graminacee nelle orecchie o nei
polmoni. Allora dovremmo mettere armature ai cani da cinghiale oppure
tappi nelle orecchie o dotare di mascherine i cani da caccia o meglio
non mandarli più a caccia a causa di questi pericoli ?
Mi piacerebbe chiedere ai sostenitori
dell'amputazione della coda, come mai al setter inglese ed al pointer,
due tra le razze da caccia più diffuse, non si amputa la coda; forse
che loro sono più furbi del breton o dello spinone e non si fanno male
quando cacciano ? Gli otoematomi sono secondari, nella maggior parte dei
casi, a scuotimento delle orecchie per problemi di otite; e' molto raro
che si formi un otoematoma semplicemente per aver sbattuto un orecchio,
altrimenti dovremmo tagliare le orecchie a tutti i cani. Il motivo
storico dell'amputazione dell'orecchio è noto a tutti, o quasi, ed è
che il cane che combatte deve offrire meno punti deboli possibili
all'avversario ed un orecchio svolazzante, facile bersaglio di un morso,
si lacera con facilità e sanguina abbondantemente.
Purtroppo le motivazioni addotte in favore
delle amputazioni sono solo scuse tese a giustificare un atto che è
frutto della strumentalizzazione dell'animale da parte dell'uomo.
Ogni volta che , per stimolare la
discussione, chiedo ai proprietari di un cucciolo perché vogliono
amputare coda ed orecchie, mi sento rispondere perché se lo lasciamo
integro non SOMIGLIA più ad un dobermann oppure perché con le orecchie
lunghe non SEMBRA più aggressivo come quelli con le orecchie tagliate
Sembrare, somigliare, apparire, queste sono le reali motivazioni delle
amputazioni subite dai nostri cani. Le risposte dei proprietari
testimoniano come il motivo principale sia esclusivamente estetico e non
funzionale. Non esiste un motivo diverso da quello medico per amputare
una coda od un orecchio. Se l'uomo taglia un pezzo d'orecchio ad un
altro uomo contro la sua volontà viene chiamato criminale, se però lo
fa ad un cane, sicuramente mai consenziente, allora viene fatto passare
come un benefattore della razza.
Tornando ad analizzare il problema dal
punto di vista del cane e non dell'uomo mi chiedo come sia possibile
affermare che il cane non soffre !!! Già, forse chi dice questo non ha
mai assistito a queste pratiche; cosa si intende con sofferenza ?
Piangere ? Ebbene i cuccioli che subiscono l'amputazione della coda
piangono eccome; ah già, piangono poco, allora soffrono poco, ok
d'accordo comunque un pochino soffrono ed è sempre peggio che non
soffrire per niente; chi ha il potere di stabilire quanto deve soffrire
un cane ?
Peccato che le orecchie vengano amputate a
cuccioli gi– grandi, normalmente dai 2 ai 3 mesi. A parte il fatto che
devono subire un'anestesia generale che necessita di accurati controlli
preoperatori, a parte che qualche soggetto, nonostante questi controlli,
muore per un'anestesia inutile (le statistiche parlano chiaro), come si
fa a dire che non soffre un cucciolo sottoposto a medicazioni continue
per lunghi periodi, costretto spesso a portare protezioni perché non
danneggi l'impalcatura, spesso tenuto lontano dai suoi simili proprio
nel momento più importante per la socializzazione !! Questa non la
chiamate sofferenza ? Sarebbe il momento di smetterla di parlare di
fratture delle vertebre coccigee perché il boxer e' ipereccitabile o di
otoematomi perché sbatte le orecchie, queste sono scuse puerili ed
antiquate, in realtà sono solo falsità propinate per raggiungere i
propri scopi che sono solo ed esclusivamente estetici.
La caratteristica andatura del boxer od il
galoppo del dobermann sono assolutamente innaturali, la coda non serve
solo a scodinzolare, funzione peraltro indispensabile per comunicare con
gli altri cani, ma e' un timone ed un bilanciere fondamentale per le
corrette andature del cane, chi possiede un pastore tedesco, altra razza
da lavoro, lo sa bene. Rispetto molto di più chi ammette i fini
estetici delle amputazioni, aldilà del fatto che sia giusto o
sbagliato, non sta a me giudicare, ma non riesco a tollerare chi
maschera le proprie azioni dietro il velo di un falso amore verso l'animale
ed il suo benessere. Dovrebbe essere universalmente accettato che gli
unici interventi chirurgici sull'animale, se vogliamo parlare in termini
di benessere, sono quelli giustificati da patologie che minacciano la
salute dell'animale stesso, il resto invenzione. Chiedetelo ad un boxer.
Dott. Francesco Carrani
Medico Veterinario presso la Clinica
Veterinaria Cascina (PI)
Specialista in malattie dei piccoli
animali
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