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C.I.A. &  soci
Rodolfo Roselli, intervento su Radio Gamma 5 del 1.7.2005

    13 agenti  della CIA, hanno sequestrato l’imam Abu Omar a Milano. La centrale della CIA è stata individuata a Roma, le direttive partivano dal Comando USA di Ramstein in Germania.
Questa la notizia del giugno 2005.
Non ci si deve meravigliare che, ogni nazione, abbia strumenti di spionaggio, interni ed esterni, per difendersi. Li hanno gli stati, li hanno le grandi multinazionali, li hanno, in proporzione, le aziende.
La CIA (Central Intelligence Agency), è stata creata dal presidente Harry Truman nel 1947, per assoldare spie nel mondo e raccogliere informazioni, utili per la difesa degli Stati Uniti.
    Una polizia internazionale specializzata, è doverosa per la difesa, non è però giustificata per l’offesa o peggio. E questo risulta, ancor più grave, quando avviene in stati che si definiscono democratici e che, come tali, dovrebbero applicare il principio del reciproco rispetto, non solo nei confronti degli individui, ma anche degli stati, che vengono volontariamente o involontariamente coinvolti.
Non credo che sia bello fare i porci comodi in casa degli altri.

    Purtroppo la realtà è diversa, e la notizia di Milano è solo uno spunto, ma ben altri gravissimi fatti sono stati compiuti da tutti i servizi segreti, a partire da quelli italiani, ricordando la strage di Ustica, a quelli esteri, come il KGB russo, la CIA americana, il MOSSAD israeliano, l’intelligence inglese e, non meno importante, la GESTAPO tedesca e l’OVRA di Mussolini
Per contro però, un apparato costosissimo, come la CIA , non ha evitato l’11 settembre, ha detto balle sulle armi di distruzioni di massa, non ha previsto la vigorosa e lunga resistenza irachena, è stata dunque la prima responsabile di una guerra costosissima e totalmente sbagliata.
    Quindi fonti informative sbagliate, professionalità nulla, e sulla buona fede….lasciamo perdere!
Ma la CIA non si è limitata solo a raccogliere informazioni, ma ha fatto anche azioni illegali di tipo internazionale, alla stessa stregua del terrorismo e della malavita internazionale, e queste deviazioni  hanno sovente destabilizzato il mondo in modo inimmaginabile.

    Sono stati commessi crimini di guerra, simili a quelli compiuti dai nazisti, o dai serbi di Milosevich, passibili di essere giudicati dai tribunali internazionali.
Nel febbraio 1969, il colonnello Bob Kerrey era in missione, per conto della CIA in Vietnam, e con una squadra di sette Seals della Marina militare USA, nel villaggio di Thanh Phong uccise più di una dozzina di persone innocenti tra donne e bambini, solo per spargere il terrore tra la popolazione. A questa, seguì l’operazione Phoenix, che massacrò 11.000 abitanti, solo sospettati di essere simpatizzanti dei Viet Cong.
Si potrebbe obiettare che, in tempo di guerra, queste azioni sarebbero comprensibili. Sono state fatte in via Rasella dai partigiani, con la ritorsione della strage delle Ardeatine, sono state fatte dai nostri soldati in Libia ed Etiopia, sono state fatte dai nazisti e fascisti nelle città dell’Italia settentrionale etc. 

    Ma ci sono ben altre cose, che nulla hanno a che fare con guerre in atto, e che la CIA ha fatto, e forse continua a fare, che non sono serto semplici raccolte d’informazioni.
Il Progetto Sunshine, lanciato da una organizzazione internazionale, senza fini di lucro, con sede in Amburgo, lavora per portare a conoscenza di tutti, fatti riguardanti le armi biologiche.
Dal 1997 i laboratori biotecnologici della Marina e dell’Aviazione statunitense, in collaborazione con la CIA , sono impegnati nella sperimentazione di armi biologiche, da utilizzare sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace, sia nelle operazioni antidroga e Peacekeeping, come in Kosovo e Iraq.
    Gli Stati Uniti hanno rifiutato un trattato che consentiva alle Nazioni Unite di fare delle ispezioni, ove fosse sospettata la presenza di armi biologiche.
Sono state realizzate armi sintetiche narcotizzanti, dello stesso tipo di quelle che hanno ucciso più di  cento persone, durante il “famigerato” salvataggio degli ostaggi in un teatro di Mosca nell’ottobre 2002. Si trattava di una droga pesante ad uso militare, chiamata fentanyl, che la Chemical Weapons Convention (Convenzione delle Armi Chimiche) del 1993, insieme ad altre, aveva deciso di cancellare dalle scorte militari.
   
Un programma congiunto del Pentagono e della CIA, prevede invece armi dalle proprietà ipnotiche e allucinogene, che sono già state usate sui detenuti di al Qaeda, nella base americana di Guantanamo.
   
Proiettili non letali da 81 mm . per mortai standard da campo, per sparare armi chimiche, sono stati già prodotti per l’esercito americano fin dal 2002 dalla General Dynamics. L’uso dei prodotti sparati da queste armi su esseri umani, negli Stati Uniti è ufficialmente proibito.
Ma un‘altra area, ove la CIA ha avuto un peso determinante, è quella dell’importazione di droga dal Viet Nam verso gli Stati Uniti.

In un rapporto dell’agente della DEA (Agenzia della lotta alla droga) Michael Levine, incaricato, sotto copertura, nel 1971, di sgominare una banda di trafficanti e produttori di droga, di base nel Sud est asiatico a Chiang Mai, è stato denunciato che, proprio la CIA , bloccò l’azione dell’arresto conclusivo, adducendo il motivo che gli Stati Uniti avevano altre priorità rispetto alla guerra alla droga.
    Molto strano perché, proprio nel 1971, il presidente Nixon aveva dichiarato all’opinione pubblica, di voler fare una guerra alla droga che, da quel momento, costò ben 1.000 miliardi di dollari.
Nel giro di un anno, Michael Levine, venne a sapere che proprio la fabbrica di droga di Chiang Mai, che la CIA aveva impedito di distruggere, era la fonte di grosse partite di eroina introdotte negli USA, nei corpi e nei sacchi per cadaveri dei soldati uccisi in Vietnam.
   
Compagnie aeree di proprietà della CIA, come l’Air America, venivano utilizzate per il trasporto della droga dal sud-est asiatico. Operazioni bancarie su conti della CIA, servivano a riciclare i soldi della droga, mentre sui mass media si dava a credere all’opinione pubblica, che fosse in corso una guerra alla droga.

    Il 17 luglio 1980, per la prima volta nella storia, i trafficanti di droga assunsero il controllo effettivo di una nazione. Infatti in  Bolivia, con il cosiddetto “Golpe della Cocaina”, si ebbe  il più sanguinoso golpe nella storia di quel paese. Allora la Bolivia era la fonte maggiore di esportazione di cocaina verso gli Stati Uniti.
    Questo golpe fu realizzato con l’assistenza e la partecipazione della CIA, che aveva completamente affossato una indagine della DEA, e furono posti nel nuovo governo boliviano, Klaus Barbie, noto gerarca nazista e Roberto Suarez capo dei trafficanti di droga.
   
La CIA diede protezione analoga ai trafficanti di droga in Honduras, in Afghanistan. Le operazioni Trifecta e Sauber della DEA, contro i trafficanti di droga in Colombia, Messico e Panama furono, prima ostacolate, e poi insabbiate proprio dalla CIA.
    Negli anni novanta, agenti della CIA, fatti passare per commercianti, vendevano petrolio sottratto all’embargo, e avevano stretti legami con il figlio di Saddam, Uday, ma finsero di non sapere nulla, che il padre, Saddam, aveva segretamente già distrutto tutte le sue armi di distruzione di massa.

    Solo per questa mancata informazione, potevano essere evitati 1700 morti tra le truppe americane e centinaia di migliaia di morti tra i civili iracheni.
Davanti a tutti questi fatti gravissimi, il governo degli Stati Uniti non solo è rimasto e resta impassibile ma, con ogni mezzo, ostacola le indagini delle magistrature di altri paesi, come il nostro, per processare i colpevoli e addirittura, ne impedisce le rogatorie e le estradizioni.
Perché?
Ma perché, con la scusa della lotta al terrorismo, il Pentagono sta attuando un piano che consente alle sue Forze Speciali di entrare in qualsiasi paese straniero, per operazioni militari top secret, senza l’assenso del rappresentante diplomatico USA sul posto. In questo modo, non solo i paesi interessati restano all’oscuro di tutto, ma sono esautorati anche i rispettivi ambasciatori USA.
Così il Pentagono tenta si escludere addirittura sia il Dipartimento di Stato che la CIA , giudicati poco efficienti per svolgere operazioni militari improvvise ovunque.

    Il Washington Post riferisce che, molti americani, giudicano tutto questo un modo di agire da Far West, estremamente pericoloso. Per esempio in Pakistan girano per gli alberghi, uomini delle Forze Speciali con le granate in tasca, cosa assolutamente proibita in quel paese. In un bar dell’America Latina, un gruppo di Forze Speciali hanno assassinato un presunto terrorista, senza mai prendersi la briga d’informare l’ambasciata USA sul posto, ed é risultato poi dalle indagini, essere un innocente cittadino di passaggio, scambiato per un altro.
   
Da quanto sopra, i fatti dimostrano che, non solo la CIA , non ha saputo fornire informazioni esatte, non solo non ha protetto gli Stati Uniti dalle minacce esterne, ma ha ostacolato ogni progetto di contrasto alla diffusione della droga in America e nel mondo, comportandosi alla stessa stregua di una banda di malfattori internazionali.
    Ma l’arroganza americana in casa d’altri è forse la cosa peggiore, e conduce a definire, purtroppo oggi, l’America non la culla della democrazia, ma la tomba della libertà.
Io non so se gli altri servizi segreti, sia della nostra, che delle altre nazioni, possano vantare lo stesso curriculum, ma il sospetto è molto forte, e tenendo conto che li paghiamo noi cittadini, potrebbe non essere certamente, per noi, un buon affare. 


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