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In occasione della morte di Hugo Chavez, pubblichiamo l’articolo di Comedonchisciotte del febbraio 2012.
CIA: esperimenti
di cancro con i presidenti dell'America Latina?
di Nil
Nikandrov (Fonte: strategic-culture.org / comedonchisciotte)
visto su www.luogocomune.net
In una serie di suoi discorsi pubblici Hugo Chavez ha definito come "epidemia" i casi di cancro che stanno colpendo molti presidenti latino-americano, definendo tutto ciò un fenomeno strano ed allarmante. Il cancro ha colpito Chavez in primis, il presidente paraguayano Fernando Lugo, Dilma Rouseff e Lula da Silva (Brasile), Crisitina Fernandez (Argentina). Tutti loro sono conosciuti come politici di centro-sinistra che lottano per accelerare il processo di integrazione dell'America Latina e per liberarsi del dominio degli Stati Uniti nell'emisfero occidentale. Chavez ha parlato di imperi che sono pronti a tutto pur di raggiungere i loro obiettivi.
La risposta di Washington non si è fatta attendere. Victoria Nuland, portavoce ufficiale del Dipartimento di Stato americano, ha definito le parole di Chavez "orribili e riprovevoli". Cioè esse sono state percepite dall'amministrazione Obama come una accusa di utilizzo di particolari tecnologie biologiche per causare il cancro tra i leader latino-americani colpevoli di non perseguire una politica amichevole nei confronti degli Stati Uniti.
Naturalmente, Hugo Chavez non è così maleducato. Ha capito che Washington avrebbe richiesto prove. Così il presidente ha spiegato la propria posizione dicendo di non aver mai incolpato nessuno, ma che piuttosto ha fatto utilizzo della libertà di pensiero di fronte ad una strana serie di eventi di difficile spiegazione. La sua ansia è ben compresa, poiché per scongiurare il rischio di morte si è dovuto sottoporre ad una serie invasive chemioterapie a Cuba. E l'ansia è destinata a rimanere. Come compaiono queste malattie? Come un tumore maligno ha potuto colpire un uomo sano, ...
... militare in pensione, ex giocatore di baseball, regolare frequentatore di palestre nonché corridore agonista? Perché solo i politici populisti incappano in questi problemi e ciò non accade mai ai presidenti di destra che favoriscono l'Impero?
Il dottor Salomon Yakubowicz, un popolare dottore venezuelano, specialista in diete e frequente visitatore dell’ambasciata degli Stati Uniti, si è precipitato a chiudere la questione. Egli ha detto in modo autorevole, non usando note preparate dalla CIA, che sono i presidenti stessi ad essersi attirati questi problemi. Ha asserito che Lula da Silva ha fumato troppo. Christina Fernandez si è sottoposta a troppe procedure per il ringiovanimento del viso e del collo. Il paraguayano Lugo non ha usato alcuna protezione durante i numerosi rapporti sessuali avuti durante la sua vita; il linfoma è una cosa comune in questi casi ed egli deve essere già grato a Dio per non aver sviluppato l’AIDS. Chavez deve biasimare solo se stesso per non aver vissuto in armonia con i bioritmi, lavorando di notte, mangiando male: questo è ciò che la sua malsana tendenza a espletare troppe attività testimonia. I circoli di opposizione ed i media a favore degli Stati Uniti hanno fatto da cassa di risonanza a queste affermazioni: Chavez ed i suoi amici populisti sono soggetti a stress, paura del futuro e soffrono di manie di persecuzione vedendo “cospirazioni dell’impero” ovunque.
Eppure la
spiegazione dell’epidemia ventilata da Chavez è stata presa sul serio.
Studiosi di politica non dubitano che i servizi speciali americani
stiano conducendo un'operazione su vasta scala per neutralizzare i
"ribelli leader latino-americani". Hanno studiato la storia; sanno come
il Pentagono e la CIA abbiano usato sostanze radioattive, biologiche ed
armi chimiche sul continente e ricordano eventi mostruosi in cui sono
stati utilizzati esseri umani come cavie, nel totale silenzio dei mass
media.
C'è solo una piccola possibilità che un approfondito resoconto del
programma statunitense sulle armi biologiche possa mai vedere la luce.
La maggior parte degli archivi è classificata, i file più riprovevoli
sono progressivamente eliminati e gli studiosi, che miravano a rendere
nota la verità sugli esperimenti criminali, sono morti in strane
circostanze.
Nel 1947 cioè poco
dopo la sua istituzione, la C.I.A. è stata colta in flagrante mente
compiva tali esperimenti. Gli agenti della F.B.I. e della C.I.A.
"proteggevano" i medici degli Stati Uniti che in Guatemala infettarono
2000 guatamaltechi per studiare la sifilide e la gonorrea. Il consenso
ai guatamaltechi sulla loro volontà a sottoporsi a tali esperimenti non
è mai stato chiesto.
Il Presidente del Guatemala Alvaro Colom ha definito questi esperimenti
un crimine contro l'umanità. Barack Obama ha dovuto chiedere scusa in
una conversazione telefonica con il Guatemala. Ha detto che gli
esperimenti erano in contraddizione con i valori degli Stati Uniti. Ma
quale contraddizione! Gli esperimenti ed i valori degli USA sono ben
allineati.
Fu sempre nel 1947
che la CIA lanciò il programma di test su “materiale umano” dell’LSD
(dietilamide dell'acido lisergico). Più tardi l'intelligenza militare
degli Stati Uniti ha portato il programma ulteriormente avanti e ha
utilizzato i suoi risultati "sul campo" nell’Estremo Oriente ed in
Europa occidentale.
Nel 1953 la CIA ha lanciato il progetto MK ULTRA. Esso aveva ad oggetto
lo studio dei modi per influenzare "il comportamento umano ed il modo di
pensare degli uomini tramite l'aiuto di farmaci e microrganismi. Gli
"studi" della Cia e dei laboratori militari hanno incluso la dispersione
di batteri patogeni nella metropolitana di New York. Come si vede, gli
sperimentatori non ha risparmiato neanche i propri compatrioti. In
questo modo è stato attuato il contagio intenzionale di 240 città della
provincia americana nonchè dei quartieri poveri di Washington, San
Francisko e del Minnesota. Alcuni esperimenti sono stati condotti nei
tropici, a Panama City per esempio. Nel 1970 la CIA e il Pentagono
lanciarono un programma di test per sperimentare armi genetiche super
segrete. Una missione strategica fu assegnata a degli scienziati con lo
scopo di ottenere una massiva riduzione della popolazione nei paesi
potenzialmente ostili. La Cina, l’Iran, l’India ed il Pakistan sono
stati presi di mira dai genetisti americani che da tempo hanno superato
i "successi" del medico nazista Mengele.
Nell'emisfero
occidentale è stata Cuba a subire la maggior parte degli attacchi
biologici made in USA. Almeno 300 mila cubani hanno sofferto di febbre
emorragica dengue. 150 uomini, tra cui 50 bambini, sono morti. I
“mosquitos” cresciuti nei laboratori della Georgia e della Florida sono
stati portati sull’isola in diversi modi. Anche il personale militare
sovietico di stanza a Cuba è stato oggetto di febbre dengue e sono stati
registrati dei morti.
Lo scrittore guatemalteca Persi Francisko Alvarado, che ha lavorato 20
anni per l’intelligence cubana negli Stati Uniti, ha pubblicato un
articolo sull’uso dell’impianto di cancro quale arma da parte della
C.I.A. Egli ha fornito elementi concreti sull’esistenza di decine di
laboratori di guerra biologica sul suolo americano. Fort Detrick, un
reparto di virologia, è un luogo dove sono stati ottenuti molti sinistri
successi.
Gli
studiosi venezuelani di politica spesso commentano il potenziale uso di
armi sperimentali che emanano radiazioni elettromagnetiche e
direzionabili da parte dei servizi speciali degli Stati Uniti. È
possibile che l'arma sia già operativa per attacchi selettivi contro il
"i politici invisi agli USA". Una vittima non muore subito ma dopo
qualche tempo, caratteristica positiva che permette di fuggire senza
lasciare tracce.
Una domanda viene spontanea: cosa ha portato i capi del governo
americano ad autorizzare le attività della CIA volte alla
"neutralizzazione" (uso proprio questo termine) dei presidenti -
populisti?
Si può supporre con grande credibilità che la sconfitta al IV vertice americano (novembre 2005), quando la squadra degli Stati Uniti ha cercato di imporre l’accordo del libero commercio (ALCA) sull’emisfero occidentale, ha contribuito a questo tipo di decisione. Alla cerimonia di apertura l'ospite allora presidente argentino Nestor Kirchner ha dichiarato che l'integrazione sarebbe potuta diventare una realtà solo nel caso in cui fossero state attuate misure appropriate per eliminare sproporzioni di sviluppo. In caso contrario, il "libero mercato" avrebbe ulteriormente indebolito l'America Latina e fatto crescere il suo debito estero. Rivolgendosi a Bush ha detto che la politica imposta dagli Stati Uniti ha aggravato la povertà del continente e ha anche portato all’instabilità e alla caduta di governi democraticamente eletti. Kirchner ha invitato i partecipanti al vertice a ricercare una nuova strategia di sviluppo regionale che avrebbe potuto incontrare l'interesse dei latino-americani. Presto un nuovo modello di integrazione - l'Unione delle Nazioni Sudamericane - UNASUR sarebbe nato. Durante gli anni della sua esistenza l'Unione ha impedito alla CIA l’attuazione di colpi di stato sia in Bolivia, sia in Ecuador, per esempio. Ha incoraggiato il dialogo tra vicini in conflitto e ha facilitato il ripristino della democrazia in Honduras.
Grazie a Chavez e
ai fratelli Castro l'ALBA (Alternativa Boliviana per l'America Latina),
un'alleanza di integrazione, creata nel 2004, ha ottenuto un impulso
potente. È stata fondata per fungere da contrappeso alla ALCA, basandola
sui principi dell’ideologia anti-imperialista al fine di garantire la
sicurezza energetica dei partecipanti. Il Petocaribe (giugno 2005) è
stato un successo dovuto agli sforzi da parte di Chavez. L'alleanza
prevede forniture di idrocarburi preferenziali dal Venezuela ai Caraibi
e Centro America Stati. Ciò pone fine agli abusi commessi da compagnie
petrolifere transnazionali.
Un altro importantissimo evento è stato il forum tenuto a Caracas
all'inizio del dicembre 2011 che ha avuto come risultato la creazione
della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC). La nuova
alleanza comprende 33 membri dell'emisfero occidentale, esclusi USA e
Canada.
Chavez ed i suoi
amici vedono il nuovo blocco come un necessario contrappeso alla
dittatura degli Stati Uniti nella OAS. Il CELAC nel prossimo decennio
diventerà la forza più influente dell'emisfero occidentale. L'OAS dovrà
rinunciare alla sua presentazione permanente negli Stati Uniti per
conservare la sua posizione nella regione.
Naturalmente Washington non è conciliante con l’idea di una America
Latina sempre più indipendente, ignorando le grida perentorie dei
dittatori e le minacce di usare la forza. Il primo tentativo di
sbarazzarsi dei "presidenti ostili" non è riuscito. Rafael Correa si
ferma nei tempi duri del tentativo di colpo di stato in Ecuador. I
cecchini addestrati della CIA mancarono il bersaglio. Hugo Chavez ha
sconfitto il cancro e sta con fiducia guardando alle elezioni
dell’ottobre 2012. Cristina Fernandez ha consultato i medici in tempo e
lo sviluppo critico della malattia è stato prevenuto. Anche se il
pericolo è ancora lì.
Gli Stati Uniti si stanno tuffando nella crisi più profonda della loro storia. La fase di stallo della élite si fa più acuta. Non hanno pietà per le proteste dei loro connazionali e non saranno più teneri con gli stranieri.
Nil Nikandrov
11.01.2012
Fonte originale:
strategic-culture.org
Traduzione per comedonchisciotte a cura di ALESSIA