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Mister
Magoo-Cheney scambia
l’avvocato per quaglia
Marcello Pamio 16/02/2006
Vice presidente Richard Bruce Cheney |
Avvocato
miliardario texano Harry Whittington |
La
tragedia è accaduta sabato 11 febbraio scorso in un ranch texano.
Durante il briefing – mascherato da caccia alla quaglia – nel quale
i vertici della Casa Bianca dovevano decidere se bombardare i siti
iraniani con missili nucleari statunitensi o usare come apripista
l’aviazione israeliana, il vicepresidente degli Stati Uniti, Richard
Bruce Cheney scambia l’amico Harry Whittington per una grossa quaglia
e lo impallina.
L’avvocato miliardario texano si era allontanato nell’erba per
recuperare il cadavere di qualche quaglietta colpita a morte, quando una
raffica di pallini, partirti dal fucile italiano Perazzi calibro 28 di
Cheney, lo ha investito in pieno. Ovviamente si è trattato di una
disgrazia: Cheney stava mirando ad uno stormo di uccelli che si stavano
alzando in volo.
Ricoverato
al Corpus Christi Memorial Hospital, Whittington ha avuto pure un
piccolo infarto a causa di un pallino che ha raggiunto al cuore.
Immediatamente Cheney, come solo lui sa fare, ha tentato d’insabbiare
la notizia ritardandone l’uscita nei media.
Le condizioni dello sfortunato cacciatore di quaglie non destano
preoccupazioni, quello che semmai invece preoccupa e non poche persone
(vista la sua carica importante) sono le condizioni psicofisiche del Mister
Magoo della sala ovale.
Il fucile usato è italiano, un
Perazzi calibro 28 della ditta omonima di Brescia.
A
Richard Bruce, detto Dick, infatti le cose ultimamente non vanno granché
bene.
Oltre all’incidente di caccia, quattro attacchi cardiaci e numerosi
bypass, il 9 febbraio scorso il giornalista Murray Waas ha riferito al National
Journal che Lewis “Scooter” Libby, suo braccio destro, avrebbe
confessato al Gran Giurì di essere stato autorizzato dai suoi superiori
a passare alla stampa il nome di Valerie Plame[1].
Ricorderanno tutti il gravissimo fatto accaduto all’agente della CIA
Valerie Plame, la cui identità segreta fu “bruciata”,
per ripicca nei confronti del marito, da qualche gola profonda interna
all’amministrazione americana.
Motivo
di questa ripicca è che il marito della Plame, l’ambasciatore Joseph
Wilson, incaricato proprio dal governo di indagare sull’uranio
proveniente dal Niger e diretto a Saddam Hussein, aveva in una
intervista alla CNN smontato tutta la costruzione di Bush & C
sull’argomento. Non esisteva
alcun uranio!
Ovviamente tale operazione aveva lo scopo di creare ad hoc le armi di
distruzioni di massa per giustificare alle masse il genocidio, che è
poi regolarmente avvenuto in Iraq.
Per
farla pagare a Wilson decisero di bruciare la copertura della moglie
Valerie Plame, mettendola in serio pericolo di vita.
Chi è il superiore di Lewis Libby? Proprio Cheney, che guarda caso ha
definito Wilson in una riunione segreta con Karl Rove (il consulente
strategico di Bush), «figlio di
puttana» e «buco di cuolo»[2].
Non male come vicepresidente!
Quindi prossimamente ci possiamo attendere pure l’incriminazione sia
di Cheney che di Rove nell’ennesimo Cia-Gate americano. Tali accuse se
confermate (Libby per esempio rischia 30 anni di carcere) sono di una
gravità enorme perché stiamo parlando della seconda carica degli Stati
Uniti d’America e del consigliere dello stesso presidente!
Questo potrebbe anche portare all’impeachment per George Walker Bush.
Tra alcolisti, gole profonde e cacciatori in erba, l’amministrazione
statunitense non smette mai di stupire il mondo…
Per
approfondire:
Caso
Plame: le nubi del Watergate
Un
colpo decisivo contro Cheney
Caso
Libby: poi toccherà a Cheney?
[1]
MoviSol – Movimento e Solidarietà http://www.movisol.org/znews027.htm
[2]
Idem