Home Page - Contatti - La libreria - Link - Cerca nel sito - Pubblicità nel sito - Sostenitori |
Cancro: Nature,
chemioterapia ne rafforza crescita e resistenza
Fonte Agi,
5 agosto 2012 -
http://www.agi.it/cronaca/notizie/201208051857-cro-rt10094-cancro_nature_chemioterapia_ne_rafforza_crescita_e_resistenza
(AGI) - Parigi, 5 agosto 2012
La chemioterapia usata da decenni per combattere il cancro in realtà può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti.
La scoperta, "del tutto inattesa", è stata pubblicata sulla rivista "Nature" ed è frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata tesa ad accertare come mai queste ultime siano così difficili da eliminare nel corpo umano mentre sono estremamente facili da uccidere in laboratorio.
Sono stati
analizzati gli effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti
da pazienti affetti da tumore alla prostata.
Sono state scoperte "evidenti danni nel Dna" nelle cellule sane
intorno all'area colpita dal cancro.
Queste ultime producevano quantità maggiori della proteina WNT16B che
favorisce la sopravvivenza delle cellule tumorali.
La scoperta che "l'aumento della WNT16B...interagisce con le vicine cellule tumorali facendole crescere, propagare e, più importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali...era del tutto inattesa", ha spiegato il co-autore della ricerca Peter Nelson del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle nello stato di Washington.
La novità conferma
tra l'altro un elemento noto da tempi tra gli oncologi: i tumori
rispondono bene alle prime chemio salvo poi ricrescere rapidamente e
sviluppando una resistenza maggiore ad ulteriori trattamenti
chemioterapici.
Un dato dimostrato dalla percentuale di riproduzione delle cellule
tumorali tra i vari trattamenti. "I nostri risultati indicano che il
danno nelle cellule benigne può direttamente contribuire a rafforzare la
crescita 'cinetica' del cancro", si legge nello studio che, hanno
spiegato i ricercatori, ha trovato conferma anche nei tumori al seno e
alle ovaie.
Ma la scoperta potrebbe aprire la strada allo sviluppo di un trattamento che non produca questo dannoso effetto collaterale della chemioterapia: "Per esempio un anticorpo alla WNT16B, assunto durante alla chemio, potrebbe migliorarne la risposa uccidendo più cellule tumorali. In alternativa si potrebbero ridurre le dosi della chemio". (AGI) .