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I dati in una ricerca commissionata dall'Unione europea.
"Quando possibile, usate sempre il telefono fisso"
Studio tedesco sui cellulari: "Danneggiano il dna"
Tratto da “La Repubblica” 21 dicembre 2004

ROMA - Arriva dall'Unione europea un nuovo allarme sui rischi che comporterebbe l'uso del telefono cellulare, accessorio fra i più gettonati per il Natale 2004 in Occidente e in particolare in Italia. Le onde elettromagnetiche prodotte dai telefonini alterano il dna e danneggiano le cellule: è quanto emerge da una ricerca intitolata "Reflex" e commissionata dalla Ue. Che contiene, sì, dati concreti, ma anche qualche riserva: ci vorranno "altri cinque anni di studi - dicono i ricercatori - prima di esprimere un parere definitivo". 
Insomma, se alterazioni ci sono, non c'è però prova che rappresentino un pericolo per la salute.
I test, coordinati dal gruppo tedesco "Verum", hanno verificato in laboratorio gli effetti delle onde su animali e uomini. Ed hanno provato che, dopo l'esposizione a campi elettromagnetici, le cellule umane mostrano un aumento significativo nei danni al dna, che non sempre la cellula è in grado di riparare e che si trasmette alla generazione successiva di cellule. La mutazione cellulare, ricordano gli esperti, è una delle possibili cause di cancro.
Franz Alkofer, alla guida del gruppo che ha cooordinato la ricerca, consiglia di usare sempre, quando possibile, il buon, vecchio telefono fisso, per precauzione. Gli studi scientifici compiuti finora hanno dimostrato che le radiazioni dei cellulari possono avere effetti sul corpo, come un surriscaldamento dei tessuti o mal di testa e nausea, ma nessuno ha mai provato che causino danni permanenti. L'unico vero avvertimento, dunque, riguarda i più piccoli: "I bambini - stabiliscono i ricercatori - dovrebbero usare i cellulari solo in caso di emergenza".


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