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Dai
telefonini tumori all'orecchio?
Tratto
da http://punto-informatico.it/index.asp
Gli scienziati che affermano l'aumentato rischio-tumore mettono le mani avanti: vanno fatte altre ricerche. Più rischi dopo 10 anni di utilizzo. Tutti i dettagli
15/10/04
- Telefonia
& C. - Stoccolma - Alle loro dichiarazioni premettono che
non se ne sa abbastanza e che ulteriori approfondite analisi vanno
condotte prima di dire qualcosa di certo ma, in ogni caso, alcuni
scienziati svedesi si sono spinti ad affermare che in certi casi l'uso
del telefono mobile può rivelarsi un
rischio salute.
A dirlo non sono i primi arrivati: il team di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, che in queste ore viene
interpellato dai giornali di mezzo mondo, è infatti composto da scienziati
di grosso calibro,
basti pensare che il 40 per cento di tutta la ricerca medica svedese è
coordinata da questo ente.
Ebbene, stando ad un comunicato diffuso dai ricercatori, l'utilizzo
prolungato del telefonino aumenta i rischi di tumore all'orecchio,
in particolare sarebbe in agguato, per chi ha lungamente sfruttato il
cellulare, una patologia tumorale nota come "neuroma
acustico". Si tratta di un tipo di tumore che colpisce il nervo
uditivo e che cresce molto lentamente, venendo quindi tipicamente
diagnosticato anche anni dopo la prima insorgenza. Il decorso raramente
è letale, sebbene la crescita del tumore possa finire per creare una
compressione dannosa sull'encefalo.
La
ricerca svedese, destinata ad alimentare le ansie mai sopite di milioni
di utilizzatori di telefonini, si basa sulle analisi condotte su 150
persone a cui è stato diagnosticato quel tipo di tumore. Inoltre è
stato preso in esame il rischio-tumore per ulteriori 600 individui,
scoprendo che è
quasi il doppio in chi ha iniziato ad utilizzare il telefonino da almeno
dieci anni.
Ma non è tutto qui. Il rischio sale infatti di quasi quattro volte se
l'utente non solo ha usato frequentemente il cellulare ma lo ha fatto accostandolo
all'orecchio.
Quanto alto dunque è il rischio? Secondo i ricercatori svedesi questo
tipo di patologia si riscontra in non più di una persona adulta ogni
100mila individui. Nel peggiore dei casi, dunque, il rischio sale ad uno
su 25mila.
Per dimensionare nel modo esatto la situazione, comunque, va
sottolineato che lo studio ha preso in considerazione l'utilizzo
dei telefonini TACS
e i ricercatori sono i primi ad affermare che con i GSM, cellulari
digitali, i risultati raggiunti non possono essere considerati
significativi. Secondo gli scienziati sono ancora molte le ricerche da
eseguire prima di poter definire se i cellulari oggi più utilizzati, i
GSM appunto, possono o meno costituire un rischio-salute.
Bisogna
anche sottolineare che lo studio svedese è parte di Interphone,
la grande
ricerca avviata dall'Organizzazione mondiale della Sanità,
che si focalizza proprio nell'individuazione di possibili rischi
tumorali dovuti all'esposizione a campi magnetici di varia frequenza. Si
tratta di ricerche condotte in Germania e nei paesi europei a maggiore
densità di cellulari, come la Svezia, appunto, la Norvegia, la
Danimarca e il Regno Unito.
Da
parte loro, i grandi operatori di telefonia mobile hanno reagito
spiegando di voler studiare a fondo i risultati ma l'associazione
statunitense del settore ha voluto ricordare come gli stessi scienziati
del Karolinska abbiano affermato che "non si possano trarre
conclusioni da questo studio e prima che ciò avvenga ulteriori analisi,
in futuri studi, devono essere compiute". Non solo, secondo
l'Associazione vi sono altre ricerche, come quelle condotti in
Danimarca, che non mostrano alcun rischio di maggiore incidenza di quel
genere di tumore