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Caro
Topo Gigio...
Lettera aperta scritta dal dottor
Eugenio Serravalle, pediatra.
Caro Topo Gigio,
sei stato molto impegnato quest'anno: tra influenza stagionale ed
influenza A, eri sempre sui giornali, alla radio, in televisione, a
propagandare un vaccino che pochi, tra medici, soggetti a rischio, donne
in gravidanza, e bambini hanno fatto. Quanto lavoro, e quale spesa per
noi?
Chi ti ha incaricato di darti questo gran da fare non è
soddisfatto: «Dobbiamo avere una forma mentale che ci faccia capire
l'importanza di vaccinarsi per proteggerci» ha detto il ministro per
Soprattutto per i bambini, tra i quali l’incidenza di malattia continua ad essere elevata, ma la gravità e la letalità sono risultate minori che in altre fasce di età. Eppure le previsioni erano state molto fosche: hanno proposto di chiudere le scuole, di vietare gli abbracci durante le funzioni religiose. Nel Regno Unito hanno prospettato l'esigenza di accorciare i tempi dei funerali, di scavare fosse comuni per seppellire le vittime della pandemia. I morti avrebbero dovuti essere centinaia di migliaia, milioni. Come per l'aviaria: anche allora erano stati previsti 7 milioni di morti. Ma questi sono stati solo 262. Un altro grave errore prognostico.
Sarebbe stato meglio investire maggiori risorse (e non
affidarti tutto questo lavoro) negli unici strumenti che si sono
dimostrati efficaci nell’impedire la diffusione di tutti i virus
respiratori: le misure igieniche che sono facilmente attuabili almeno
nei paesi benestanti come il nostro, senza voler riaffermare l'utilità
di un vaccino, della cui sicurezza ed efficacia nessuno ha ancora
fornito le prove. Sopratutto i medici (se ne sono vaccinati meno del 15
%) non ti hanno dato ascolto, caro Topo Gigio. E non per scarsa
informazione, per “una conoscenza superficiale della pandemia e degli
strumenti per affrontarla”, come sostiene il presidente della Fnomceo,
Amedeo Bianco. Ma per la sana applicazione di un principio di
precauzione: dal momento che l'influenza è innocua, perché avrei
dovuto sottopormi ad una vaccinazione di cui non si conoscono i dati di
sicurezza ed efficacia ?
Sarebbe stato meglio spendere tutti quei soldi in altre
iniziative, Non è stato bello sapere che gli accordi di fornitura
stipulati dal Governo con la multinazionale farmaceutica Novartis sono
stati avvolti nel mistero più totale. A cominciare dal costo delle 24
milioni di dosi commissionate che, secondo indiscrezioni, ammonterebbe a
circa 200 milioni di euro. Neppure
Mi spiace, Topo Gigio, ma non sei stato convincente: Non è
certo colpa tua:anche negli altri paesi europei che avevano fatto scorte
di vaccini c'è ora il problema di come eliminare l'eccesso delle fiale
che riempiono i magazzini: smaltirli, o piazzarli in qualche paese
africano?
Ti affideranno anche questo incarico? Potresti allora
chiedere consiglio a qualche esponente del gruppo consultivo dell' OMS
che ha il compito di elaborare le politiche globali e le strategie
vaccinali, di indirizzare la ricerca, la tecnologia, lo sviluppo e la
fornitura dei vaccini. I membri permanenti di questo gruppo sono 15. Non
rivolgerti però a quei 7 che, si è saputo in questi giorni, sono nei
libri-paga dell'industria farmaceutica. Il conflitto di interessi è
diffuso in tutto il mondo.
Potresti approfittarne per chiedere il motivo per cui è
stata cambiata la definizione di pandemia fra il primo ed il 9 maggio.
Nella nuova definizione sono spariti i riferimenti a morbilità e
mortalità elevate, presenti nella dizione precedente, e si parla solo
di ‘ampia diffusione di un sottotipo di virus nuovo (che H1N1 non è,
poiché gira in varie forme perlomeno dal 1918) contro il quale ci sono
pochi o zero anticorpi’. Ciò rende indistinguibile una pandemia
influenzale da una epidemia di influenza stagionale. In altre parole,
rischieremo di essere in pandemia perenne (che pacchia per untorelli e
venditori di pozioni e modelli matematici!) 1
La tua credibilità si è ridotta perché non ti hanno
fatto dire che: ”I vaccini contenente l'adiuvante a base di squalene
non sono sicuri.”
Le decine di milioni di dosi di vaccino con MF59 usate
negli ultimi 30 anni a cui spesso si fa riferimento, riguardano la
popolazione anziana.
Ma il funzionamento del sistema immunitario degli anziani
non è paragonabile con quello dei bambini. Gli studi pubblicati sui
vaccini contenenti MF59 nei bambini sono insufficienti, riguardano un
numero limitato (solo 130 bimbi) e, testualmente affermano che “è
necessario raccogliere più dati sulla reattogenicità e sicurezza dei
vaccini antinfluenzali adiuvati con MF59 nei bambini” e che
“occorrono ulteriori studi allargati sui vaccini antinfluenzali
adiuvati con MF59 nei bambini, compresi studi sull’efficacia”. I
vaccini contenenti questi adiuvanti non sono autorizzati negli USA,
perché possano indurre malattie autoimmuni, secondo
Inoltre la confezione multidose contiene Thiomersal, un
sale di mercurio usato come disinfettante, che la stessa FDA nei primi
anni
Ti hanno fatto pubblicizzare anche la vaccinazione contro
l'influenza stagionale, ma le prove della sua inefficacia sia nei
bambini che negli anziani sono sempre più numerose. E' dimostrato che
nei bambini fino ai 2 anni di età è pari a quella del placebo, cioè
dell'acqua fresca. Non c'è motivo per proporlo ai bambini sani. Non si
conosce ancora nemmeno la reale incidenza dell'influenza (numero di
casi, ricoveri e morti) nelle varie età dell’infanzia, perché pare
che solo il 10% delle varie sindromi respiratorie che possono colpire un
bambino durante l'inverno siano causate davvero dal virus influenzale.
Eppure ti hanno fatto proporre il vaccino come unico strumento per
difendere la nostra salute.
Non hanno ritenuto importante spendere qualche secondo dei
tuoi interventi per parlare della sicurezza, delle reazioni avverse al
vaccino. Non soltanto di quelle a breve termine, che sono per lo più o
molto gravi (e quindi evidenti e logicamente correlabili al vaccino) o
di lieve entità. Ma anche delle reazioni a medio e lungo termine, che
sono più subdole, perché difficilmente vengono associate alla
vaccinazione, dal momento che non esiste un sistema di farmacovigilanza
efficace. Questa nuova vaccinazione poteva prevedere almeno questo: un
sistema di vaccino-vigilanza attiva, per una corretta determinazione del
rapporto rischio/beneficio. Sia l’Organizzazione mondiale della sanità
(OMS) che l’Agenzia del farmaco europea (EMEA), avevano fatto presente
la necessità di un’attenta sorveglianza post- marketing per rilevare
le reazioni avverse e gli effetti collaterali. Ma nessun intervento
straordinario di sorveglianza è stato messo in campo, per cui ancora
una volta le reazione avverse emergeranno in un numero molto inferiore
al reale, come accade sempre per tutte le vaccinazioni.
Insomma Topo Gigio, “ma cosa mi hai detto mai?”
Dott. Eugenio Serravalle, Pediatra
1 http://attentiallebufale.it/informazione-scientifica/speciale-bufale-pandemiche-come-difendersi/lanalisi-di-doshi-al-voltafaccia-delloms/
2 http://quaderniacpnews.blogspot.com/search/label/A%2FN1H1