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“Il
cancro è una malattia puramente artificiale”, parola di
scienziati
Marcello Pamio – 19 ottobre 2010
Evviva, ci sono arrivati perfino gli scienziati: il cancro è una malattia
artificiale!
Meglio tardi che mai, possiamo dire.
Dopo innumerevoli tentativi - tuttora in corso - di farci credere che il
cancro è un difetto genetico, un microbo errante o peggio ancora un
virus, arriva, dagli stessi ambienti dell’establishment
medico-scientifico, una notizia alquanto interessante. Una notizia che
smentisce loro stessi.
In Inghilterra, per l’esattezza all’Università di Manchester, un gruppo
di ricercatori dopo una lunga ricerca che ha scandagliato e perlustrato
migliaia di anni di storia, dalle mummie egiziane fino ad alcuni corpi
del Sud America, hanno concluso che le patologie tumorali erano pressoché
sconosciute dagli esseri umani dell’antichità.
Lo studio, capeggiato dal professor Michael Zimmerman e collega Rosalie
David, è stato pubblicato nella rivista scientifica Nature Reviews Cancer. Zimmerman ha espressamente detto che “l’assenza di neoplasie in mummie deve essere interpretato come
indicazione della loro rarità nell'antichità, indicando che i fattori
che causano il cancro sono limitati alle società moderne
industrializzate". Hanno esaminato al microscopio innumerevoli
reperti fossili di corpi mummificati, centinaia e centinaia di mummie
egiziane, risultato: un solo caso di cancro confermato.
I ricercatori hanno poi rigettato la
classica tesi secondo la quale gli antichi egizi non vivevano abbastanza
a lungo per sviluppare il cancro, portando invece le prove oggettive del
riscontro di altre malattie legate proprio all’avanzare dell'età:
indurimento arterioso e ossa fragili. Per tanto la quasi totale assenza
di tumori non è da imputarsi alla brevità della vita. D’altronde
basta studiare attentamente la storia (non quella dei sussidiari
moderni, scritti dalla propaganda di Regime), per rendersi conto che per
esempio nell’antica Grecia la longevità era fatto assolutamente
normale e che superava anche le nostre attuali tendenze.
Un’ulteriore conferma delle scoperte degli
scienziati britannici è venuta dallo studio di migliaia di ossa di
uomini di Neanderthal: un solo esempio di un tumore. Mentre le prove di
cancro descritte negli antichi testi egizi, secondo i ricercatori
sarebbero state causate da vene varicose, lebbra o altro, ma non tumore.
Gli antichi greci furono probabilmente i primi a definire il cancro come
una malattia specifica, distinguendo tra tumori benigni e maligni, e
tale lavoro è stato portato avanti dal padre della medicina moderna, il
grande Ippocrate.
I professori di Manchester continuano la
loro requisitoria ricordando che solo nel XVII° secolo vi furono le
prime vere descrizioni di operazioni al seno per tumori, e i primi
rapporti nella letteratura scientifica di tumori ben distinti si
verificarono solo negli ultimi 200 anni o poco più (il cancro ai
testicoli negli spazzacamini nel 1775 e il cancro al naso nelle persone
che fiutavano il tabacco nel 1761).
In conclusione, il tasso
di insorgenza di tumori (soprattutto nei bambini, cioè nelle persone più
indifese e sensibili della società) è aumentato esponenzialmente dopo
la grande rivoluzione industriale, dimostrando inequivocabilmente che
tale aumento non è dovuto alla maggiore longevità delle persone ma
all’enorme inquinamento ambientale.
Il professor Rosalie David, che ha
presentato i risultati allo zar britannico del cancro Mike Richards, in
una recente conferenza, ha detto: “Nella
società industrializzata, come causa di morte il cancro è secondo solo
alle malattie cardiovascolari. Ma nei tempi antichi, era estremamente
raro. Non c'è nulla nell'ambiente naturale che possa provocare il
cancro. Quindi deve essere una malattia artificiale, inquinamento e
cambiamenti della nostra dieta e del nostro stile di vita. Abbiamo
osservato millenni e non centinaia di anni”.
A tal proposito, il dottor Rachel Thompson, del World
Cancer Research Fund, ha detto che “questa
ricerca è molto interessante. Circa una persona su tre nel Regno Unito
avrà il cancro per cui è abbastanza comune nel mondo moderno.
Una persona su tre, secondo oncologi, in Inghilterra manifesterà il
cancro; ogni anno ne muoiono proprio per questa malattia o per le cure
associate, oltre 150.000.
Dati allarmanti che dovrebbero farci tutti
riflettere, anche perché, molto probabilmente la mortalità per cancro
non è seconda alle malattie cardiovascolari. Quando infatti muore una
persona (per cancro o anche per cause naturali) normalmente viene
scritto nell’atto di decesso: “arresto cardiorespiratorio” o “arresto
cardio-circolatorio”, e questi dati potrebbero andare a gonfiare
le statistiche delle mortalità per malattie cardiovascolari,
posizionandole al primo posto almeno nel mondo occidentale.
Ufficialmente le cause di morte sono le seguenti:
1° malattie
cardiovascolari
2° tumori
3° cause iatrogene: medici stessi.
La realtà, come sempre, è assai diversa
dalle cose che ci raccontano gli “esperti”.
Ufficiosamente le principali cause di morte sono le seguenti:
1° tumori
2° malattie cardiovascolari
3° cause iatrogene: medici stessi.
Quello che probabilmente rimane invariato
sono proprio le morti iatrogene, cioè indotte e/o provocate da errori
medici (farmaci, operazioni, ecc.).
Dal punto di vista igienistico, non ha molto senso tale diversificazione
tra malattie cardiovascolari e tumorali, perché entrambe sono il
risultato finale dello stile di vita!
Per riprendere il titolo della ricerca
britannica e del presente articolo, le odierne malattie che stanno
mietendo vittime ogni secondo nel mondo industrializzato, sono
assolutamente artificiali e non naturali. Perciò non dobbiamo dare la
colpa ad un gene viziato o difettoso, ad un microbo (i quali vivono in
simbiosi, con noi e dentro di noi, da centinaia di migliaia di anni e
sono di vitale importanza per l’economia organica), o ad un esserino
un milione di volte più piccolo di una cellula, come il virus, perché
è molto più semplice incolpare qualcuno esterno a noi, qualcuno che ci
deresponsabilizzi, che ci tolga lo specchio per non guardare la nostra
stessa esistenza.
Così facciamo sistematicamente da decenni e i frutti sono sotto gli
occhi di tutti coloro che vogliono vedere!
I numeri sono allarmanti e i tempi sono
assolutamente maturi per prendere coscienza del fenomeno e soprattutto
per muoversi.
Ora gli stessi scienziati dicono che una dieta sana, un’attività
fisica regolare, un peso sano possono prevenire circa un terzo dei
tumori più comuni. Un terzo.
Poco importa la riduzione di un terzo, piuttosto che tre quarti, sono
soltanto numeri, e in quanto tali manipolabili a proprio piacimento. La
cosa fondamentale è capire che lo stile di vita ha sempre fatto in
passato e fa ancor oggi una grande differenza.
Cosa s’intende per stile di vita?
Per stile di vita s’intende tutto: quello che mangiamo, respiriamo e
beviamo, pensiamo, sentiamo e proviamo; è l’intero mondo dei
sentimenti, il corretto del corpo, il riposo, l’aspetto spirituale,
ecc.
-
Un’alimentazione sana
nel rispetto della Natura e delle corrette combinazioni e sequenze, è
un’alimentazione basata su alimenti vivi e vitali, non morti
(raffinati, pastorizzati) o pregni di chimica tossica e cancerogena
(additivi, aromi, edulcoranti, zuccheri, ecc.) o acidificanti come tutte
le proteine di origine animale (carne, pesce, uova, latticini).
Una alimentazione sana aiuta ad avere digestioni rapidi e veloci,
riducendo le tossine derivate da fermentazioni e putrefazioni
intestinali, e fornendo oltre all’energia vitale anche le sostanze
nutrizionali (vitamine, sali minerali, enzimi) fondamentali per un
corretto funzionamento organico e cellulare.
Se è vero, come è vero, che la malattia acuta è una “eliminazione
vicariante” delle tossine, cioè il meccanismo intelligente messo in
atto dalla Natura per eliminare o abbassare il carico tossico, viene da
sé che diminuendo la quantità delle tossine endogene prodotte con
l’alimentazione, si riduce la cosiddetta “malattia”.
-
L’attività fisica
regolare non è intesa per modellare esteticamente il corpo, ma per
smuovere il sistema linfatico. Tramite la linfa infatti avviene da una
parte il trasporto di alcuni importanti nutrimenti, e dall’altra
l’espulsione delle scorie tossiche che produciamo. Basti pensare che
ogni giorno, per l’intera nostra esistenza, muoiono circa 70 miliardi
di cellule. Una parte di queste viene riciclata dal corpo stesso, mentre
il resto deve essere espulso dal corpo intossicante.
Inoltre il movimento smuovendo muscoli e articolazioni, li mantiene
efficienti e attivi (come per esempio il classico esercizio per gli
addominali che è straordinario per la funzionalità degli intestini e
non solo).
- Il Sole è fonte di vita. Nonostante alcune assurde indicazioni mediche, esporre il più possibile il corpo nudo anche d’inverno fa bene a tutto l’organismo. Nella pelle esposta al Sole si produce per esempio la Vitamina D, l’unica che possiamo correttamente assimilare a differenza di quella di sintesi. Va fatta molta attenzione, durante il periodo estivo, agli orari più caldi per non incorrere in ustioni cutanee gratuite! Ultima precisazione, qui si sta parlando del Sole e non delle deleterie lampade artificiali, perché l’essere umano ha bisogno di tutto lo spettro della radiazione stellare e non di una piccola parte di esso.
-
L’aspetto emozionale
gioca un ruolo estremamente importante. La televisione per esempio,
oltreché strumento di controllo mentale, serve proprio a veicolare
spazzatura per la mente, spazzatura emozionale sotto forma di
pseudo-notizie (stupri, assassinii, massacri, violenze, terremoti,
uragani, ecc.) che inculcano il senso di impotenza; programmi
d’intrattenimento beceri e assurdi che hanno l’obiettivo
d’ingolfarci la corteccia prefrontale del cervello per far sì che le
redini dei comandi (consci e inconsci) vengano prese dal cervello
limbico, quello antico, e guarda caso il “cervello
emozionale”…
Per questo e per
moltissimo altro ancora, la tivù va gettata nella spazzatura quanto
prima o centellinata con il contagocce, soprattutto se ci sono bambini.
Ci sarebbe ovviamente molto altro da dire,
ma la cosa importante è diventare una volta per tutte responsabili
della propria salute e soprattutto della propria malattia. Basta dare la
colpa a esseri microscopici come i batteri o invisibili come i virus;
basta incolpare la Natura per un corredo genetico imperfetto o
difettoso. Ricordiamo quello che disse Louis Pasteur sul letto di morte,
e cioè che il microbo non è niente in confronto al terreno. Il terreno
è il nostro intero organismo: cellule, liquidi (sangue, linfa e liquidi
extracellulari), organi, muscoli, apparati, ecc.
Poco importa se fu davvero Pasteur a dire quelle parole: sono una
profonda e sacrosanta Verità, il Terreno è tutto!
Un terreno inquinato, tossico, acido e
pregno di tossine endogene (fermentazioni e putrefazioni intestinali
dovute ad una alimentazione innaturale basata su proteine animali e
nelle scorrette combinazioni e sequenze, ecc.) e tossine esogene
(vaccini, inquinanti, metalli pesanti, nano particelle, droghe e
farmaci, ecc.) è il preludio di ogni malattia. Viceversa, un terreno
biologico sano, predispone alla salute organica.
Detto questo, e tenendo in considerazione
che nel Sistema-Uomo, Corpo e Mente viaggiano in due binari paralleli ma
collegati e interagenti tra loro, star bene dal punto di vista organico,
significa riflettere tale stato nell’aspetto mentale. Ridurre le
tossine prodotte nel corpo (e quindi presenti nel sangue) significa
ridurre il rischio che tali tossine penetrino la barriera
emato-encefalica (B.E.E.) entrando direttamente e pericolosamente nel
cervello. Possiamo a questo punto immaginare quali potrebbero essere le
conseguenze di tale ingerenza, nell’eziologia o nell’aggravamento di
serie problematiche (Alzheimer, Parkinson, Sclerosi, depressione,
iperattività, ecc.) aumentate negli ultimi anni a livelli esponenziali.
Ci hanno sempre rassicurati che la BEE è una barriera insuperabile,
eppure sempre più esami autoptici riscontrano sostanze tossiche e
velenose direttamente nel cervello!
Uno degli accessi
diretti al cervello è la cosiddetta “via
del glutammato”, cioè delle eccitotossine: acido aspartico (vedi
aspartame) e acido glutammico (vedi glutammato e glutammato monosodico,
MSG).[1] Quando sono presenti
nel nostro organismo in quantità elevata, “aprono”, grazie ai
recettori presenti dentro e fuori la BEE, un accesso diretto al cervello[2]. Questo potrebbe
essere uno dei meccanismi che permette l’entrata dei metalli pesanti
(iniettati in vena tramite i vaccini o introdotti con l’alimentazione
o la respirazione), come alluminio, mercurio, bario, cadmio, piombo e di
tutte le altre tossine presenti nel sangue, come le proteine non
completamente digerite (soprattutto “glutine”, la proteina di alcuni
cereali, e “caseina” quella dei latticini), candida, scarti e
residui metabolici tossici delle proteine animali (indòlo, scatòlo,
cadaverina, putrescina, ecc.).
Ecco perché il nostro stile di vita può
fare la differenza!
[1]
“Eccitotossine: i sapori
pericolosi per la salute”, di Marcello Pamio http://www.disinformazione.it/libreria/dispense_quaderni.htm
[2]
Idem