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L’O.M.S. lancia
una campagna contro la polio.
Si salvi chi può…
A cura di Naturalia -
www.naturalia.net
È
notizia di questi giorni: «L’OMS lancia una campagna contro la polio.
Un programma di 51 campagne intensive di immunizzazione avrà come obiettivo 13
“punti caldi”, fra i quali India, Egitto e Afganistan. La nuova campagna
prevede 297 milioni di dosi di vaccino da inviare in questi e altri 10 paesi».
(fonte: «Le Scienze»).
È la solita storia e, come ormai sappiamo, la storia si ripete… Come e
possibile, ci domandiamo noi, se quando ormai da più parti è stato appurato
che la «battaglia» contro certe malattie si vince unicamente migliorando le
condizioni igieniche e non con i vaccini che, al contrario, pare favoriscano la
diffusione e lo sviluppo di molte malattie (esiste tutta una esaustiva
letteratura e prove a sostegno di ciò).
Viene spontaneo domandarsi a chi e a cosa servano veramente queste «crociate»
anti-malattie che periodicamente vengono organizzate con grande dispendio di
mezzi e denaro dei cittadini; viene spontaneo domandarselo anche in virtù del
fatto che, per esempio, l’Uganda prima che iniziassero le vaccinazioni di
massa era un paese dove non vi erano praticamente casi di AIDS, dopo la
massiccia campagna di vaccinazioni di massa atta a debellare le presunte
malattie che «decimavano la popolazione», oggi l’Uganda è uno tra i paesi
con il più alto numero di ammalati di AIDS.
Ecco dunque che, nonostante vi siano numerose prove e ricerche a suffragio del
fatto che i vaccini e le vaccinazioni di massa abbiano, alla fine dei conti,
arrecato più danni che benefici, ci si ostina a promuovere campagne di
sensibilizzazione e operazioni di vaccinazioni di massa in tutto il mondo, ma,
guarda caso, soprattutto nei paesi del cosiddetto terzo mondo.
Ma quali sono gli effetti reali dei vaccini? La dottoressa Lanctot* afferma che:
«la vaccinazione potrebbe provocare la malattia che dovrebbe prevenire; la
persona vaccinata può trasmettere la malattia, anche senza ammalarsi; la
vaccinazione può sensibilizzare la persona alla malattia».
Senza dover necessariamente elencare tutti i problemi che possono dare a breve,
medio e lungo termine i vaccini, diamo comunque uno sguardo a quelli
principali*:
A BREVE TERMINE:
la malattia stessa o sue forme atipiche (la
parola «atipica» vi ricorda qualcosa?); allergie; febbre; danni renali;
morte improvvisa (del lattante da 1 a 3 settimane dopo la vaccinazione); tutte
la malattie acute del sistema nervoso (tra cui l’encefalite, meningite,
paralisi celebrale, danni neurologici irreversibili, ecc.); epatite; ecc. ecc.
A MEDIO TERMINE:
autismo; danni cerebrali (più o meno gravi); problemi mentali (ritardo mentale,
turbe del comportamento, ecc.); leucemia infantile, infezioni ripetute.
A LUNGO TERMINE:
squilibri dell’organismo; indebolimento del sistema immunitario;
sconvolgimento nelle cellule; introduzione di proteine estranee trasmissibili al
codice genetico di una specie. Le conseguenze di tutto ciò sono potrebbero
essere per esempio il cancro, la leucemia, l’AIDS, sterilità, epilessia,
allergie +++; alzheimer; ecc. ecc.
Se quest’elenco non bastasse ci sono altre informazioni che si possono
reperire anche nel web, ma quello che ci preme sottolineare qui è che, ancora
una volta, ci troviamo di fronte ad un’imposizione che limita le libertà
individuali. Tutti sappiamo che in quasi tutti i paesi del modo i vaccini sono
obbligatori; in quelli che non lo sono vengono appunto organizzate delle
campagne di vaccinazioni di massa con la scusa di salvare le popolazioni mentre,
in realtà, a nostro avviso (e non solo) questo genere di operazioni «puzza»
ancora una volta di «eugenetica» (cioè, per semplificare, un programma di
epurazione delle cosiddette razze inferiori), ecco quindi che non solo non siamo
liberi di decidere come gestire la nostra salute, ma ci viene addirittura
imposto quello che è, a nostro avviso, un vero e proprio sistema di distruzione
della salute e dell’integrità dell’individuo spacciato per prevenzione.
Qualcuno sapeva, per esempio, che: «l’UNICEF è incoraggiata nella sua nobile
avventura dalla Fondazione Mèrieux che controlla il 30% del mercato mondiale
della produzione dei vaccini e dall’Istituto Pasteur (…)»*
I vaccini fanno bene? Secondo noi, come per tante altre cose, fanno molto bene a
chi li vende…
* Guylane Lanctot «La mafia della sanità» Macro edizioni