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- Pagina cambiamento climatico
“Ogni bambino nato
in soprannumero rispetto all’occorrente per mantenere la popolazione
al livello necessario deve inevitabilmente perire, a meno che per lui
non sia fatto posto dalla morte degli adulti...pertanto...dovremmo
facilitare, invece di sforzarci stupidamente e vanamente di impedire, il
modo in cui la natura produce questa mortalità; e se temiamo le visite
troppo frequenti degli orrori della fame, dobbiamo incoraggiare
assiduamente le altre forme di distruzione che noi costringiamo la
natura ad usare.
Invece di
raccomandare ai poveri l’igiene, dobbiamo incoraggiare il contrario.
Nelle città occorre fare le strade più strette, affollare più persone
nelle case, agevolando il ritorno della peste. In campagna occorre
costruire i villaggi dove l’acqua ristagna, facilitando gli
insediamenti in tutte le zone palustri e malsane. Ma soprattutto occorre
deplorare i rimedi specifici alla diffusione delle malattie e
scoraggiare quella persone benevole, ma tratte decisamente in ingannano,
che ritengono di rendere un servizio all’umanità ostacolando il
decorso della estirpazione completa dei disordini particolari”.
Da
Hitler a Gore, la strategia ecologista dell'Impero Britannico
Tratto da
Movisol - www.movisol.org
L'attuale campagna sul riscaldamento globale dell'ex vice
presidente USA Albert Gore trae origine da un altro ben più noto
progetto britannico, quello che portò al potere Adolf Hitler in
Germania. Fu lanciata negli anni Ottanta dal governo di Margaret
Thatcher. La politica ambientalista del governo britannico fu
gestita da sir Crispin Tickell, che indusse la signora Thatcher a
sollevare il tema del riscaldamento in diverse conferenze, nel tentativo
di prevenire alcuna opposizione o resistenza in quella che fu un'opera
di calcolata erosione delle resistenze da parte degli USA e di altri
paesi.
L'Inghilterra, si sa, sponsorizza da sempre la politica “ecologista”
in chiave malthusiana, mirante cioè a ridurre la popolazione mondiale e
a mantenerne la stragrande maggioranza in uno stato di forzato
sottosviluppo.
Il primo ideologo di questa politica fu Thomas Malthus
che, al soldo della Compagnia delle Indie Orientali, mise a punto
l'ideologia del limite delle risorse a fronte della crescita demografica
nel quadro dei nuovi strumenti ideologici che questa si dette verso la
fine del XVIII secolo per cercare di recuperare i suoi monopoli globali
che erano stati infranti dal successo della Rivoluzione Americana.
Negli anni Trenta, la politica del genocidio che sottende l'ideologia
dei “limiti delle risorse”, fu riformulata nel corso di un incontro
tra Adolf Hitler e Lord
Lothian (Philip Kerr) il capo della Tavola Rotonda, o gruppo
di lord Milner, la formazione più direttamente impegnata a
sostenere la scalata al potere di Adolf Hitler in Germania.
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Lord
Lothian |
Thomas
Malthus |
Nell'incontro, avvenuto il 29 gennaio 1935, Adolf Hitler
disse a lord Lothian che
“Germania, Inghilterra, Francia,
Italia, America e Scandinavia...debbono raggiungere un accordo di
qualche tipo mirante ad impedire che i rispettivi cittadini o sudditi
contribuiscano all'industrializzazione di paesi come
Lothian e Hitler s'incontrarono di nuovo nel maggio 1937 per concordare
il piano della conquista nazista dell'Europa orientale. Quella stessa
estate fu fondato all'Università di Oxford il Consiglio Mondiale
delle Chiese, secondo uno schema messo a punto da lord Lothian e
altri esponenti della Tavola
Rotonda (Round Table). A presiedere
Fu questa stessa “teologia” satanica imperialista che
il principe Filippo d'Edimburgo successivamente esportò nelle
chiese e nel mondo politico degli USA, sulla scia delle operazioni
condotte dai lord Lothian e Halifax che si avvicendarono
nella carica di ambasciatore inglese a Washington, dal 1938 al 1940 e
dal 1940 al 1945.
Alla fine della seconda guerra mondiale gli inglesi sfornarono la
politica hitleriana dell'eugenetica contro l'industrializzazione dei
paesi poveri, ammantandola di razionalizzazioni “ecologiste”. Per
questo si servirono di Julian Huxley, Teilard de Chardin e di
altri luminari malthusiani. Nonostante ciò, anche dopo il lavaggio di
cervello della “controcultura” degli anni Sessanta, la sostanza
della svolta anti-industriale riusciva decisamente indigesta alla
stragrande maggioranza della popolazione americana. Per costringerla a
superare tale riluttanza fu essenziale il ruolo del governo britannico
della Thatcher tra il 1979 ed il 1990.
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Julian Sorell Huxley biologo e umanista britannico. Uno dei fondatori
dell’UNESCO, fratello di Aldous Huxley (scrittore di
fantascienza) |
Crispin Tickell |
Mentre
In quel periodo il principe Filippo, fondatore del WWF, manovrava
per fare della riduzione demografica il tema centrale degli affari
mondiali. Per questo promosse la carriera politica di Crispin Tickell,
ambasciatore inglese alle Nazioni Unite tra il 1987 e il 1990. Tickell
indusse
“Da generazioni si ritiene che gli sforzi dell'umanità possano mantenere
stabile l'equilibrio fondamentale dei sistemi mondiali e dell'atmosfera.
Ma è possibile che con tutti questi enormi cambiamenti (popolazione,
agricoltura, impiego dei carburanti fossili) concentrati in un periodo
di tempo così breve, abbiamo involontariamente iniziato un esperimento
enorme con il sistema del pianeta stesso.
“Recentemente, tre cambiamenti della chimica atmosferica sono
diventati preoccupazione comune. Il primo è l'aumento dei gas serra,
biossido di carbonio, metano e clorofluorocarburi, che ha indotto alcuni
a temere che si stia creando una trappola di riscaldamento globale che
potrebbe condurre all'instabilità climatica ... E la metà del carbonio
emesso dall'epoca della Rivoluzione Industriale rimane nell'atmosfera.
C'è un ampio programma di ricerca condotto dai nostri uffici
meterologici ... per lo studio dei cambiamenti climatici...”
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John Theodore Houghton, stewardship del “Giardino dell’Eden di Adamo ed Eva” |
Principe Filippo (Mountbatten) Duca di Edimburgo, Principe di Grecia e Danimarca. Marito della Regina Elisabetta II. Fondatore e Presidente internazionale del WWF |
Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico
(Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC), presieduto da
John Houghton per le valutazioni scientifiche fu costituito nel
1988.
La regina Elisabetta II ha insignito Houghton del titolo di
cavaliere nel 1991. Da allora, sir Houghton si è posizionato
come leader dei fondamentalisti religiosi che negli Stati Uniti
promuovono la frode del riscaldamento globale sulla scia della “cura
del creato” predicata dal principe Filippo d'Edimburgo.
Il principe Filippo, fondatore del WWF, pronunciò nel 1990 un discorso
intitolato “Crisi demografica” in cui disse tra l'altro: “Dovrebbe
essere ormai ovvio che è indesiderabile un'ulteriore crescita
demografica in qualsiasi paese... Non riesco a capacitarmi di come si
possa ancora sostenere che c'è spazio a sufficienza per la popolazione
attuale e ancora di più su questo pianeta ... Con l'assottigliarsi
delle risorse e la qualità dell'ambiente che continua a peggiorare, c'è
sempre più gente destinata a vivere in povertà e nel disagio. La cosa
migliore per limitare l'aumento delle persone sarebbe riuscire a
stabilizzare la demografia mondiale”.
“Il nostro pianeta va incontro ad una crisi ecologica ...
provocata dal genio scientifico e tecnologico umano. L'esplosione
demografica, sostenuta dalla scienza e dalla tecnologia ...
consuma ... le risorse ... e, soprattutto, condanna all'estinzione
migliaia di organismi che vivono con noi”.
Il 26 aprile 1991 il principe Filippo presenziò al
discorso annuale che sir Crispin Tickell pronunciò nella Cappella
di San Giorgio del castello di Windsor, il luogo di culto della
famiglia reale, in cui sir Crispin criticò l'idea del mondo cristiana
che si fonda sulla convinzione che “il mondo sia stato creato per
l'umanità e che con l'autorità divina - e presumibilmente la
cooperazione - possiamo governarlo come vogliamo...Dio ha creato il
mondo ed ha dato all'uomo il dominio su di esso come scritto nel Genesi...L'idea del dominio è ancora vigente.
Ci lusinghiamo del fatto che l'uomo sia creato ad immagine e somiglianza
di Dio (sebbene sia più plausibile sostenere che Dio sia creato a
immagine e somiglianza dell'uomo)”.
Tickell si è particolarmente soffermato sul paradigma per
comprendere i rapporti della vita umana con i cambiamenti climatici. Ha
anche elogiato Thomas Malthus ed ha affermato che “l'aumento
demografico” è la causa principale della “sofferenza della natura...Se questo aumento non sarà posto sotto controllo e quindi
rovesciato, tutti gli sforzi per ripristinare la stabilità del nostro
ambiente saranno invano...Non si può in alcun modo prospettare un
aumento dei livelli di vita in tutto il mondo pari a quelli dei paesi
industriali. In tal caso, questa capacità portante della terra sarebbe
intorno ai 2,5 miliardi di persone”.
Nel 1990 sir Crispin Tickell ottenne la presidenza
del Climate Institute che ha sede a Washington. Avvalendosi della
copertura americana di tale entità nel 1991 e 1992 sir Crispin
“organizzò dei briefing per i capi di stato e ministri di 22 nazioni
e contribuì a gettare le basi per la firma della Convenzione sul
Cambiamento Climatico a Rio de Janeiro nel giugno 1992”
, si legge sul sito web del Climate Institute.
Con Crispin Tickell all'ONU e poi al Climate Institute, il
“thatcherismo verde” bombardò la nuova amministrazione di Bush
padre con i dogmi climatici. Sebbene Bush senior si mosse in quella
direzione, il senatore Al Gore si mise in cattedra per deprecare
il fatto che i passi compiuti non erano sufficienti e continuò a
spronare la svolta ecologista del suo paese.
Nel 1992 Al Gore pubblicò il suo libro “Earth in the
Balance: Ecology and the Human Spirit” in cui riproponeva la
furiosa campagna del governo britannico contro i paesi inadatti allo
sviluppo ai quali il principe Filippo chiedeva insistentemente di
ridurre la propria popolazione.
Gore arrivò ad affermare che la minaccia nucleare che aveva
caratterizzato gli anni della Guerra Fredda fosse stata sostituita
“dalla natura strategica della minaccia che ora la civiltà umana pone
all'ambiente globale e dalla natura strategica posta alla civiltà dai
cambiamenti nell'ambiente globale”. Chiese ai leader mondiali di non
lasciarsi distrarre dall'intraprendere questo nuovo corso anche se
questo avrebbe lasciato “milioni di persone...a soffrire nella
povertà e a morire di stenti, guerre, e malattie”.
Il presente articolo è tratto da uno studio di
intelligence redatto nel maggio 1991 per l'EIR dal giornalista Mark
Burdman, scomparso l'8 luglio 2004
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Il
razzista Al Gore
30
marzo 2007 – Lyndon LaRouche ha lanciato negli USA una campagna
di denuncia del razzismo che anima l'intera carriera di Al Gore, primo
responsabile delle ripetute sconfitte elettorali e politiche dei
democratici. La rivista EIR ha già pubblicato e continuerà a
pubblicare dossier e documentazioni su questi temi: