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Il
business degli eserciti privati
Tratto da Movimento
Internazionale per i diritti civili - Solidarietà
www.movisol.org/znews075.htm
6 aprile 2006 – Alla testa delle imprese impegnate
nella “privatizzazione della sicurezza nazionale”, promossa negli
Stati Uniti da Dick Cheney, Donald Rumsfeld, George Shultz e Felix
Rohatyn (vedi qui), si
distingue
Cofer ha riferito che Blackwater USA ha avviato le sue
operazioni di “marketing” per piazzare eserciti privati per
conflitti del genere l’hanno scorso, dopo aver visto che “è nelle
nostre possibilità”. Tra i primi teatri d’intervento Black prevede
la regione del Darfur nel Sudan: “C’è chiaramente la possibilità
di svolgervi operazioni di sicurezza ad un costo che è una frazione di
quello sostenuto dalla NATO. È un argomento insolito, e per questo lo
sollevo”.
Gary Jackson, presidente di Blackwater,
ha spiegato al quotidiano londinese Guardian che “andiamo fino
in capo al mondo per scovare dei professionisti”. Per questo ha fatto
l’esempio dei commando cileni che furono addestrati sotto la
dittatura di Augusto Pinochet, tra il 1973 ed il 1990: “I commando
cileni sono molto, molto professionisti e s’inquadrano bene nel
sistema di Blackwater”. Se il giornalista avesse fatto un po’ più
di pressing forse Jackson non avrebbe esitato ad ammettere che cerca i
reduci dell’Operazione Condor, il sodalizio tra le squadre
della morte di diversi regimi fascisti latinoamericani e
Blackwater è il principale contractor del Pentagono per la
sicurezza in Iraq, operazioni in cui ha impegnato un migliaio di
mercenari cileni.
L’amministratore delegato di Blackwater è il miliardario Erick
Prince, un generoso sostenitore delle campagne elettorali di Bush,
nel 2000 e nel 2004, oltre che del partito repubblicano e di Tom Delay,
il capogruppo repubblicano alla Camera a carico del quale c’è una
procedura legale per corruzione.
Il
modello della compagnia delle Indie...
“Riversiamo la linfa vitale della nostra difesa sui
mercati” ha affermato Peter W. Singer nel discorso che pronunciò
alla stessa conferenza del
Ricostruendo la storia delle privatizzazioni delle funzioni militari
Singer scrive: “L’impresa privata cominciò ad assumere dei ruoli
militari esterni al governo attraverso il sistema della chartered
company [
“Mentre erano nominalmente sotto il controllo della
licenza ottenuta in madrepatria, all’estero le charter ventures
diventarono forze autonome. Non dominavano soltanto il mondo degli
affari (monopolizzando il commercio delle spezie, come noce moscata,
chiodi di garofano, cannella e pepe, the, e più tardi seta, porcellane
cinesi, oro e oppio), ma presero le precauzioni necessarie per
proteggersi militarmente.
“Così non era cosa insolita per una chartered company ammantarsi
delle prerogative d’uno stato. Diventarono istituzioni decisamente
peculiari, in cui ogni distinzione tra economia e politica, ambito
statale e non statale, diritto di proprietà e potere sovrano, e tra
pubblico e privato finì per essere cancellata ... Imprese del genere
non soltanto registrarono profitti enormi controllando il commercio tra
Est ed Ovest, ma controllavano anche forze armate e territori di
dimensioni tali da far impallidire quelle della loro madrepatria.
... e il
modello delle SS
La formazione delle SS di Heinrich Himmer,
una milizia del partito nazista, contava appena 10 mila membri prima che
Hitler diventasse Cancelliere, nel 1932. L’altra milizia, le SA di
Ernst Röhm, contava invece 3 milioni di membri. Ma Hitler ricorse
ad un gruppo selezionato di SS per eliminare quella che riteneva
l’opposizione in seno alle SA, nella notte dei lunghi coltelli del 30
giugno 1934.
Hitler diffidava non soltanto delle squadracce di
picchiatori di Röhm, le SA, ma anche delle forze armate,
In questi anni a finanziare le SS
c’era un gruppo di “Amici del Reichführer-SS”, cioè amici
di Himmler che era il Reichfürer. Si trattava di un circolo di 32
industriali e banchieri in larga parte corrispondente alla Commissione
di pianificazione per i problemi economici che era stata costituita
nell’estate del 1932 dal consigliere economico di Hitler Wilhelm
Keppler. Nel comitato spiccava ovviamente Hjalmar Schacht,
allora presidente della Reichsbank e primo factotum degli interessi
finanziari anglo-americani impegnati a sostenere Hitler. C’era poi Albert
Vögler, presidente della United Steelworks e Kurt von Schröder,
un banchiere di Colonia che nel gennaio 1933 organizzò a casa sua un
incontro di vertice in cui fu deciso di catapultare Hitler al potere.
Questi “amici” versavano annualmente alle SS circa un milione di
marchi, ed Himmler ricompensò 15 di loro con il titolo di “comandante
onorario delle SS”.
Himmler era decisamente impegnato a sollecitare sostegni
per le sue SS tra l’aristocrazia e le classi abbienti e ricompensava i
più generosi nominandoli “membri onorari” della sua milizia
personale. Nel 1932 i “membri onorari” delle SS erano 13.217 e
avevano sborsato 17 mila marchi. Nel 1934 erano diventati 342.492 e il
loro contributo complessivo era salito a 581 mila marchi.
Furono le SS a guidare l’esercito tedesco
nell’occupazione della Renania del 1936 ed Hitler le premiò
definendole una “organizzazione al servizio dello stato” e ne ordinò
la copertura del bilancio da parte del Ministero degli Interni. Le SS
ottennero inoltre uno status legale tutto particolare, tanto che nessun
tribunale nazista aveva il diritto di processare i suoi uomini, i quali
rispondevano legalmente del loro operato solo alla gerarchia ed al
tribunale interno delle SS.
Il conflitto tra il comando militare tedesco e il comando
delle SS si andò accentuando sempre di più col passare del tempo. Nel
1938 il gen. Wener von Fritsch, comandante in capo
dell’esercito, scrisse che le SS “si sono sviluppate in maniera del
tutto autonoma, e, a me sembra, in maniera deliberatamente antagonistica
nei confronti dell’Esercito. Tutte le unità riferiscono che i
rapporti delle SS-Verfügungstruppen sono molto freddi, se non
ostili”. Nel febbraio 1938 una manovra concertata di Himmler, Hermann
Goering e Hitler costrinsero il generale Fritsch a dimettersi per uno
scandalo evidentemente orchestrato. Hitler poi riorganizzò l’Alto
Comando assumendone personalmente il controllo e liquidando gli
ufficiali "tiepidi" verso il Nazismo, e soprattutto realisti