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Timori
per la diffusione di un ulteriore strumento di sorveglianza
Usa, sì al microchip
sotto pelle per uso medico
Tratto da www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/10_Ottobre/14/microchip.shtml
La Food and Drug Administration dà l'ok alla vendita negli States. in Italia uno studio sull'opportunità dell'utilizzo
NEW
YORK - Microchip
impiantati sottopelle e contenenti preziose informazioni sulla salute.
La Food and Drug Administration, ente statunitense per il controllo di
alimenti e farmaci, ha dato il suo permesso alla vendita dei microchip VeriChip,
prodotti in Florida dalla Applied Digital Solution, e al loro impiego in
campo medico. «Il
dispositivo», sostiene
l'azienda di Delray Beach, Florida,
«potrebbe salvare vite umane».
UN
GRANELLO DI RISO
- VeriChip
è grande quanto un granello di riso e viene inserito sotto la pelle del
braccio o della mano con
una siringa. Non
contiene dati, ma soltanto un numero.
Una cifra personale che permette ai dottori di identificare la persona e
risalire alla scheda
medica che contiene tutti i dati su diagnosi, malattie e trattamenti di
cura. Pazienti con
patologie gravi
o croniche sarebbero
quindi i primi utilizzatori del chip. Unica condizione: che pronto
soccorsi e reparti d'emergenza si dotino
degli appositi lettori di microchip. Risultato,
secondo l'azienda statunitense: diagnosi
più veloci, vite salvate e riduzione del rischio di errori nella
somministrazione di farmaci.
TIMORI
-
L'apertura della Food and Drug Administration verso
l'utilizzo di un dispositivo considerato invasivo
non placa però
i timori e la diffusa resistenza
all'utilizzo di un oggetto che evoca scenari cupamente orwelliani.
Controllo e invasione della privacy sono tasti delicati e l'uso per
scopi medici del microchip potrebbe essere solo l'inizio della
diffusione di un
ulteriore strumento di «sorveglianza».
ANIMALI
DOMESTICI
- Circa un
milione di animali domestici negli
Usa hanno già il loro microchip: li hanno fatti installare i loro
padroni per non perdere mai le tracce dei loro amici a quattro zampe.
Per favorire l'utilizzo umano e medico del VeriChip negli USa la Applied
Digital ha annunciato che fornirà
gratis a più di 200 ospedali e istituti gli scanner per leggere i
dispostivi sottocutanei.
IN ITALIA - Ma VeriChip ha già varcato i confini degli Stati Uniti. E' approdato in Messico, dove, fa sapere la società distributrice Solusat, già mille persone vivono con il loro microchip sotto pelle. Nel paese centro americano VeriChip viene utilizzato anche dal procuratore generale della Repubblica Rafael Macedo de la Concha e dagli uomini che lavorano con lui: in questo caso non per motivi di salute ma per avere accesso ad una stanza dove sono nascosti documenti riservatissimi sul traffico di droga. Il dispositivo è arrivato anche in Europa. Un esclusivo locale di Barcellona ha dotato i clienti del microchip per evitare loro code all'entrata. In Italia è invece in corso una valutazione sull'opportunità del suo uso. A condurla è il dottor Giorgio Antonucci dell'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. «Stiamo cercando di capire - spiega Antonucci - se i medici ritengono utile l'uso del chip».