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La propaganda
mediatica è iniziata! Tra "politici ladroni" e "tattiche
calcistiche" gratuite, il premier si fa vedere e sentire ovunque.
E' bene allora riproporre
alla memoria, sempre più corta, la perfetta indagine giornalistica pubblicata dal quotidiano "La Padania"
nel 1998.
Dieci
domande al signor Berlusconi
Indagine
giornalistica de «La Padania» - 19 agosto 1998
- Il
26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi
l’intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2.
Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre
miliardi di lire. Questa somma, nel ’68, quando lei aveva 32 anni
e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata.
Oggi, tabella Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000
lire. Dopo l’acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il
cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5
anni edificherà l’area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro
chi gliel’ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le
finanziarie di Lugano? Risponda.
- Il
22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì
un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8
miliardi di oggi. Fonte Istat). Il 22 luglio 1975 – un anno dopo
– la medesima società eseguì un altro aumento di capitale
passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi
di oggi. Fonte Istat). Anche in questo caso, che è solo l’esempio
di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue
società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le
sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo
spiega, signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia
denaro di dubbia origine, denaro dall’orribile odore.
- Il
2 febbraio 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un’altra società:
la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa
diventò una Spa, con un aumento di capitale a 500 milioni. In
seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in
modo da emettere anche un prestito obbligazionario per altri 2
miliardi. Nell’arco di nemmeno tre anni, una sua società forte di
un capitale di 20 milioni, appunto Italcantieri Srl, si trasformerà
in un colosso, moltiplicando per 100 il suo patrimonio. Come fu
possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in
possesso, signor Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti?
Risponda. Lo spieghi.
- Il
15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi,
cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di
Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno
lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società
acquirente. Infatti l’impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi
così proprio in quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16
settembre ’74, rispondeva al nome Immobiliare San Martino Spa, «forte»
di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell’Utri,
il suo «segretario». Sempre il 15 settembre 1977, quel milione di
salirà a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un’altra volta:
tutto questo denaro da dove arrivò?
- Signor
Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa
bene che nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975 a Roma lei diede vita
alla Fininvest Srl, venti milioni di capitale, che l’11 novembre
diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede
a Milano. L’8 giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la
Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da
Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei
venti milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi (81
miliardi di oggi). Il 26 gennaio 1979 le due «Fininvest» si
fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove
arrivò, signor Berlusconi?
- Signor
Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla
testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto
Previti per pagare meno tasse allo stato. Nessuno dubiterà mai più
di queste sue affermazioni, quando lei spiegherà per quale ragione
affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società
Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel
medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio,
finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per
conto di Alfredo e Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano
Fidanzati,
Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano.
Perché la Par.Ma.Fid.?
- E’
universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è
nato col «mattone» per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul
finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare
l’Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani
si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società
con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella
loro Retesicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo-socio di
Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso
Buscetta, che nel 1979 non è un «pentito», è un boss di prima
grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver
sfiorato i vertici della mafia?
- E’
certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell’Immobiliare
Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel
1974 la suddetta società, 12 milioni di capitale, finì sotto il
suo controllo amministrata da Marcello Dell’Utri. Fu proprio sui
terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3.
Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel ’76 quel piccolo
capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1
miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa,
che diventerà la notissima «Cantieri Riuniti Milanesi Spa».
Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì i 988 milioni (5
miliardi d’oggi) per quest’ennesima iniezione di soldi?
- Lei
signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma
fondò l’Immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa
società che possiede beni immobiliari pregiatissimi in Sardegna,
l’anno successivo – era il 1978 – aumentò il proprio capitale
a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove
arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove,
da chi, perché lei entrò in possesso delle stratosferiche somme
che le permisero di far intestare all’Immobiliare Idra proprietà
in Costa Smeralda – ville e terreni – il cui valore è da
contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi.
Sveli anche questo mistero impenetrabile.
- Signor
Berlusconi, in più occasioni lei ha usato – vedi l’acquisto
dell’attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio – la
finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come
in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid., ha scelto una società
fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono
largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di
Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi dalla cosca dei Madonia, e Lottusi
il 15 novembre del 1991 verrà condannato per
questo a 20 anni di reclusione. Ebbene, la transazione per
l’acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera
del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?
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