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Beppe Grillo e l'energia
di Donatella Capone, tratto da www.alcatraz.it
«Siamo governati da
leninisti maoisti comunisti! Non voglio più finanziare questi sporchi comunisti
con i miei soldi».
A dirlo non é Berlusconi, tanto meno
Emilio Fede. Il grido d'allarme arriva da Beppe Grillo, che é stato chiamato
dai Verdi per fare da testimonial alla campagna per il referendum contro l'elettrosmog.
Un referendum di cui ben pochi hanno sentito parlare, perché poco
pubblicizzato, la cui campagna si svolge, secondo Alfonso Pecoraro Scanio, «in
un clima di omertà». Ma il 15 giugno saremo chiamati alle urne per dire sì o
no all'elettrosmog. E cioé dovremo dire sì se siamo contro e no se siamo
favorevoli. «Come se il prete ti dicesse "vuoi mandare questa persona a
cagare?" "No." "Allora vi dichiaro marito e moglie"».
Ma
torniamo al fulcro del problema, i comunisti e l'energia. Nel nostro Paese, come
in molti altri in Europa, l'energia viene consumata in modo esagerato e
terribilmente sprecata. I televisori che rimangono in stand-by consumano 4 watt,
tutti i televisori d'Europa in stand-by quanto una centrale nucleare che per un
anno sarebbe obbligata a lavorare solo per i nostri televisori spenti. Un'altra
centrale lavora invece per i campanelli delle nostre case, che sono sempre in
tensione, anche quando non vengono suonati. Questi sono solo due esempi di
sprechi enormi di energia, e quindi di fonte di inquinamento inutile. Ed é il
governo a permettere tali consumi, proponendo l'energia elettrica e la benzina a
prezzi ridicoli, se si pensa che un litro di petrolio costa 300 lire (Beppe
Grillo é come quelli della redazione di Cacao, preferisce continuare a parlare
di lire, se no con gli euro sbaglia i conti) mentre una bottiglia d'acqua ne
costa 1000.
Ma l'idea dell'energia gratis o a basso costo, per far sviluppare l'industria,
di chi é, dei capitalisti? No, di Lenin. Come volevasi dimostrare: leninisti
maoisti comunisti! Se invece si facesse pagare la benzina 10.000 lire al litro,
ecco che si costruirebbero automobili che fanno 100 km con un litro, o che
andrebbero a idrogeno.
La tecnologia esiste, ma non vengono offerti gli stimoli per utilizzarla. Il
nuovo amministratore delegato dell'Enel («l'hanno assunto perché aveva grosse
referenze: ha patteggiato un anno e quattro mesi per tangenti ai socialisti
quando era presidente di una società per ottenere appalti dall'Enel. Gli hanno
detto "un anno e quattro mesi sono un po' pochini, ma va bene, un po' di
esperienza ce l'ha"» ) ha avuto un'idea geniale e innovativa: utilizziamo
il carbone! Certo, tutti lo stanno abbandonando il carbone, tutti gli scienziati
hanno detto che fa malissimo e soprattutto é altamente inquinante, produce CO2
e non ti dico il buco nell'ozono. E un kw di energia prodotta dal carbone costa
160 lire, il doppio del petrolio, ma tant'é, il governo ha trovato che fosse
un'idea geniale.
In Finlandia hanno deciso di passare all'idrogeno per abbandonare il petrolio,
tra dieci anni non consumeranno più un barile di greggio; a Barcellona il
sindaco ha deciso che tutti quelli che chiedono una concessione edilizia devono
installare pannelli solari, facendo così anche decollare un nuovo settore
industriale. Noi torniamo al carbone. E in più continuano ad inquinarci con l'elettrosmog,
ci fanno passare sulla testa elettrodotti e ci irradiano con i ripetitori di
telefonia mobile. Per gli elettrodotti é ancora in vigore un regio decreto del
'33, legge obsoleta e coercitiva che impone una servitù coattiva per far
passare l'elettrodotto. Le centrali elettriche spuntano come funghi anche nei
giardini delle scuole «A Bologna i figli di Abatantuono stavano diventando
fosforescenti, non come credevo io perché mangiavano quelle schifezze che
pubblicizza il padre, ma per una centrale in cortile. L'avevano interrata e ci
stavano costruendo sopra un bel piano con i mattoncini rossi, una cosa carina
per far giocare i bambini. E a Forlì, senza dire niente a nessuno, ne volevano
costruire una in mezzo ai campi di coltivazioni biologiche».
In tutta Italia passano sottosuolo 2.5 milioni di Km di cavi non schermati, ma
nessuno sa dove. Se abiti al piano terra magari assorbi onde elettromagnetiche
dieci volte il valore consentito dalla legge e neanche lo sai. Per le antenne il
problema é ancora più complesso. Il decreto Gasparri permette praticamente di
installarle ovunque, fino a 50 m dalle scuole, e i cittadini che in qualche modo
volessero impedire l'installazione e danneggiassero i manufatti sono penalmente
perseguibili. La Ericksson tempo fa scrisse a Grillo per chiedergli la
possibilità di piazzare un'antenna sul suo tetto, per 35 milioni di lire annui
indicizzabili. Se lui avesse rifiutato, la minaccia era di proporlo al vicino,
con un danno maggiore per lui: le onde farebbero peggio perché più potenti se
provenienti lateralmente che proprio sotto al ripetitore. Grillo e il sindaco di
Genova hanno fatto una campagna in tutto il quartiere e nessuno ha accettato
l'offerta della Ericksson. Purtroppo quello che Grillo non sa é che per i
comuni cittadini non é così semplice. Avvalendosi della legge Gasparri la
Ericksson sta proponendo agli enti proprietari di palazzi in tutta Italia di
installare le antenne sui lastrici solari. Gli enti intascano i soldi, non
avvisano neanche gli inquilini perché la legge consente loro di non farlo, e
quando questi scoprono il fatto non possono fare assolutamente niente. «Siamo
gestiti da gente morta dentro e fuori».
L'unica buona notizia emersa dall'incontro di Grillo con la stampa é che la
Corte di Cassazione, annullando una sentenza del tribunale di Roma, ha giudicato
che i responsabili di Radio Vaticana sono penalmente perseguibili e processabili
per i fatti di Cesano, il comune della provincia di Roma dove Radio Maria si
sente pure nel citofono, e dove gli specialisti hanno confermato un forte legame
di causa a effetto tra le malattie degli abitanti, e specialmente dei bambini,
comprese numerose leucemie, con la presenza dei ripetitori della Radio.
«Non
siamo contro il progresso, anzi. Le tecnologie moderne e fortemente meno
inquinanti esistono. Non abbiamo bisogno di più energia, ma di nuove
tecnologie. L'epoca della pietra non é mica finita perché sono finite le
pietre! La nostra epoca può andare avanti anche senza petrolio. I ripetitori
potrebbero essere posizionati lontano dai centri abitati e dalle scuole.
Dobbiamo riappropriarci della salute. Ma mi dovrebbero fare amministratore
delegato dell'Enel!» ha concluso il comico genovese, che poi in fondo così
comico non e'...
Donatella Capone