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L’automobile
spinta dall’etere di Nikola Tesla
Di Igor Spajic
- tratto da Nexus Gold maggio-giugno 2005
www.nexusitalia.com
La città di Buffalo, nel nord dello stato di New York negli USA, fu
silenziosa testimone di un fatto straordinario nel corso di una
settimana durante l'estate del 1931. Nonostante la depressione economica
avesse compromesso la produzione e i commerci, la città nondimeno
rimaneva una fucina di attività. Un giorno, tra le migliaia di veicoli
che ne percorrevano le vie, una lussuosa automobile si fermò accanto,
al marciapiede presso il semaforo di un incrocio. Un passante notò come
si trattasse di una berlina Pierce-Arrow ultimo modello, coi fari che
s'integravano con grazia nei parafanghi nel tipico stile di questa
marca. Quello che caratterizzava l'auto in quella fredda giornata estiva
era l'assoluta assenza di emissione di vapore o fumi dal tubo di
scarico. Il passante si avvicinò al guidatore e attraverso il
finestrino aperto commentò l'assenza di fumi dallo scarico. Il
guidatore ringraziò il passante per i complimenti sottolineando che era
così perché l'automobile "non aveva motore".
Questa dichiarazione non è stravagante o maliziosa
come potrebbe sembrare. C'era una certa verità in essa. Infatti,
L'autista era Petar Savo, e nonostante stesse
guidando quell'auto non era il responsabile delle sue incredibili
caratteristiche. Queste erano il lavoro dell'unico passeggero, un uomo
che Petar Savo conosceva come uno "zio": non altri che il
genio dell'elettricità Nikola Tesla (18 56-1943).
Negli anni '90 del 19' secolo Nikola Tesla aveva rivoluzionato il mondo
con le sue invenzioni per sfruttare l'elettricità, dandoci il motore
elettrico a induzione, la corrente alternata (AC), la radiotelegrafia,
il radiocomando a distanza, le lampade a fluorescenza ed altre
meraviglie scientifiche. In realtà fu la corrente alternata polifase di
Tesla e non la corrente continua di Thomas Edison ad inaugurare la
moderna epoca tecnologica.
Tesla non rimase a dormire sugli allori ma continuò
a fare scoperte fondamentali nei campi dell'energia e della materia.
Scoprì i raggi cosmici decenni prima di Millikan e fu il primo a
sviluppare i raggi-X, il tubo a raggi catodici e altri tipi di valvole.
Comunque, la scoperta potenzialmente più significativa di Nikola Tesla
fu che l'energia elettrica può essere propagata attraverso
Lo
sviluppo di una simile tecnologia rappresentava una minaccia troppo
grande per gli enormi interessi di chi produce, distribuisce e vende
l'energia elettrica.
La scoperta di Tesla
finì con la sospensione dell'appoggio finanziario alle sue ricerche,
l'ostracismo da parte della scienza ufficiale e la graduale rimozione
del suo nome dai libri di storia. Dalla posizione di superstar della
scienza nel 1895, Tesla nel 1917 era virtualmente un "signor
nessuno",, costretto a piccoli esperimenti scientifici in
solitudine. Nei suoi incontri annuali con la stampa in occasione del suo
compleanno, una figura sottile nel cappotto aperto di stile anteguerra
avrebbe annunciato ai giornalisti le scoperte e gli sviluppi delle sue
idee. Era un triste miscuglio di ego e genio frustrato.
Nel 1931, Nikola
Tesla compì 75 anni. In una rara dimostrazione di omaggio da parte dei
media, la rivista Time gli dedicò la copertina e un profilo biografico.
L'anziano ingegnere e scienziato appariva emaciato anche se non
sofferente, i suoi capelli ancora di un nero lucido e lo stesso sguardo
lontano nei suoi occhi di sognatore.
Le Auto Elettriche
Rimangono Indietro
All'inizio
del ventesimo secolo, per le automobili elettriche le prospettive erano
luminose. Futuristi come Jules Verne avevano anticipato veicoli
elettrici alimentati da batterie che erano meccanicamente più semplici,
silenziosi, inodori, facili da adoperare e con meno problemi di
qualunque automobile con motore a benzina.
Nell'automobile
con motore a benzina occorreva regolare la valvola a farfalla,
l'anticipo dell'accensione, pompare sull'acceleratore e far girare il
motore con una manovella. In un'auto elettrica bastava soltanto girare
una chiave e premere l'acceleratore. Rilasciando l'acceleratore l'auto
rallentava immediatamente.
Se necessario, in
un'epoca in cui vi erano poche officine per auto, un normale
elettricista poteva eseguire la manutenzione del semplice motore a
corrente continua. Non vi era olio da cambiare, né radiatore da
riempire, né pompe della benzina o dell'acqua da sistemare, nessun
problema di carburazione, nessuna marmitta che si arrugginiva, nessun
differenziale o trasmissione da controllare, e nessun inquinamento! Il
grasso e l'olio erano limitati a un paio di cuscinetti a sfere del
motore elettrico e ad alcuni raccordi del telaio.
Per le loro consegne
i grandi magazzini impiegavano camion elettrici. I medici iniziarono a
recarsi alle visite al domicilio dei pazienti con “l’elettrica”,
sostituendo il proprio cavallo e calesse con qualcosa di altrettanto
semplice da mantenere. Le donne preferivano le auto elettriche per la
facilità di guida. Poiché le vetture elettriche erano limitate in
velocità e autonomia dalle loro batterie, diventarono popolari come
trasporti cittadini.
Al di fuori delle città, le strade dell'America di allora erano così
primitive che diventarono riservate ai veicoli con motore a combustione
interna, più veloci, con autonomia maggiore e in rapido progresso. Così,
negli USA vi fu una specie di età dell'oro per i veicoli elettrici dopo
che il resto del mondo iniziò ad abbandonarli. Detroit Electric,
Columbia, Baker, Rauch & Lang e Woods furono le principali aziende
tra quelle che producevano questo tipo di veicoli elettrici; si
svilupparono nella loro nicchia di mercato con una serie di carrozzerie
formali, spesso eleganti.
Il
tallone d'Achille delle vetture elettriche, comunque, fu sempre la
densità energetica delle sue batterie, ovvero la sua scarsità. Le
batterie erano dei tipo al piombo, pesanti e ingombranti, e sottraevano
molto spazio prezioso. Il peso eccessivo riduceva la maneggevolezza e
limitava le prestazioni, anche per gli standard di quegli anni. I
veicoli elettrici non potevano superare i 70-
Non appena la
velocità e l'affidabilità delle automobili a benzina migliorarono, le
auto elettriche furono abbandonate e rimasero le preferite dai
pensionati e dalle signore anziane. L'introduzione della messa in moto
elettrica nelle auto a benzina mise il chiodo finale alla bara delle
auto elettriche.
Negli
anni '60 un ingegnere aeronautico di nome Derek Alilers incontrò Petar
Savo e sviluppò una lunga amicizia con lui. Durante il loro sodalizio
durato dieci anni, Savo gli parlò del suo illustre "zio"
Nikola Tesla e delle sue realizzazioni negli anni '30. (Savo era un
giovane parente di Tesla anche se non un nipote, ma si riferiva a lui
come "zio".)
Nel
1930 Nikola Tesla chiese a suo “nipote" Petar Savo di venire a
New York. Savo (nato in Jugoslavia nel 1899, quindi 43 anni più giovane
di Tesla) era stato nell'esercito austriaco ed era un esperto pilota,
così colse fervidamente l'opportunità di lasciare
Nel
Durante l'estate del
1931, Tesla invitò Savo a Buffalo, nello stato di New York, per
mostrargli e collaudare un nuovo tipo di automobile che aveva sviluppato
di tasca sua. Casualmente, Buffalo è vicina alle cascate del Niagara -
dove era entrata in funzione nel 1895 la stazione idroelettrica a
corrente alternata di Tesla che lo aveva innalzato al culmine della
stima da parte della scienza ortodossa.
Così, per le
sperimentazioni era stata selezionata una Pierce-Arrow Eight del 1931,
proveniente dall'area di collaudo dell'azienda a Buffalo, nello stato di
New York. Il suo motore a combustione interna era stato rimosso,
lasciando intatti la frizione, il cambio e la trasmissione verso l'asse
posteriore. La normale batteria da 12 volt rimase al suo posto, ma alla
trasmissione era stato accoppiato un motore elettrico da 80 cavalli.
Tradizionalmente, le auto elettriche montavano motori a corrente
continua alimentati da batterie, dato che quella continua è il solo
tipo di corrente che le batterie possono fornire. Si sarebbe potuto
utilizzare un convertitore corrente continua/corrente alternata, ma a
quei tempi tali dispositivi erano troppo ingombranti per essere montati
su un'automobile.
Il crepuscolo delle auto elettriche era già passato
da tempo, ma questa Pierce-Arrow non venne dotata di un semplice motore
a corrente continua. Si trattava di un motore elettrico a corrente
alternata progettato per raggiungere 1.800 giri al minuto. Il motore era
lungo
L’Affare "Etere-Arrow"
Petar
Savo raggiunse il suo famoso parente, come quest'ultimo gli aveva
chiesto, e a New York salirono assieme su un treno diretto verso il nord
dello stato omonimo. Durante il viaggio l'inventore non commentò la
natura dell'esperimento.
Arrivati
a Buffalo, si recarono presso un piccolo garage dove trovarono la nuova
Pierce-Arrow. Il Dr. Tesla sollevò il cofano e fece qualche regolazione
sul motore elettrico a corrente alternata sistemato al suo interno. In
seguito si recarono a predisporre gli strumenti di Tesla. Nella camera
di un hotel delle vicinanze il genio dell'elettricità si mise a montare
il suo dispositivo. In una valigia a forma di cassetta si era portato
dietro 12 valvole termoioniche. Savo descrisse le valvole “di
costruzione curiosa", sebbene in seguito almeno tre di esse siano
state identificate come valvole rettificatrici 70L7-GT. Furono inserite
in un dispositivo contenuto in una scatola lunga
Ritornati all'auto
del l'esperimento, misero il contenitore in una posizione predisposta
sotto il cruscotto dalla parte del passeggero. Tesla inserì i due
collegamenti controllando un voltmetro.
"Ora
abbiamo l'energia", dichiarò, porgendo la chiave d'accensione a
suo nipote. Sul cruscotto vi erano ulteriori strumenti che
visualizzavano valori che Tesla non spiegò.
Dietro richiesta dello zio, Savo mise in moto. “Il
motore è partito", disse Tesla. Savo non sentiva alcun rumore.
Nonostante ciò, coi pioniere dell'elettricità sul sedile del
passeggero, Savo selezionò una marcia, premette sull'acceleratore e
portò fuori l'automobile.
Quel
giorno Petar Savo guidò questo veicolo senza combustibile per lungo
tempo, per circa
Mentre percorrevano
la campagna Tesla diventava sempre più disteso e fiducioso sulla sua
invenzione; cominciò così a confidare a suo nipote alcuni suoi
segreti. Quel dispositivo poteva alimentare le richieste di energia del
veicolo per sempre, ma poteva addirittura soddisfare il fabbisogno
energetico di un'abitazione - e con energia in avanzo.
Pur se riluttante,
inizialmente, a spiegarne i principi di funzionamento, Tesla dichiarò
che il suo dispositivo era semplicemente un ricevitore per una
"misteriosa radiazione, che proviene dall'etere" la quale
"era disponibile in quantità illimitata".
Riflettendo,
mormorò che "il genere umano dovrebbe essere molto grato per la
sua presenza".
Nel corso dei successivi otto giorni Tesla e Savo
provarono
Tesla
raccontò a Savo che presto il ricevitore di energia sarebbe stato
utilizzato per la propulsione di treni, natanti, velivoli e automobili.
Alla fine della sperimentazione, l'inventore e il suo autista
consegnarono l'automobile in un luogo segreto, concordato in precedenza
- il vecchio granaio di una fattoria a circa
Questo romanzesco
aspetto dell'affare continuò. Petar Savo raccolse delle indiscrezioni
secondo le quali una segretaria aveva parlato delle prove segrete ed era
stata licenziata. Ciò spiegherebbe un impreciso resoconto sulle
sperimentazioni che apparve su diversi quotidiani.
Quando
chiesero a Tesla da dove arrivasse l'energia, data l'evidente assenza di
batterie, egli rispose riluttante: "Dall'etere tutto attorno a
noi".
Alcuni suggerirono che Tesla fosse pazzo e in qualche modo collegato a
forze sinistre e occulte. Tesla fu incensato. Rientrò assieme alla sua
scatola misteriosa al suo laboratorio di New York. Terminò così la
breve esperienza di Tesla nel mondo dell'automobile.
Questo incidente dell'infrazione nella sicurezza può essere apocrifo,
dato che Tesla non disdegnava di utilizzare la pubblicità per
promuovere le sue idee ed invenzioni, sebbene quando questi dispositivi
mettevano in pericolo lo status quo dell'industria egli aveva ogni buona
ragione per essere circospetto nei suoi rapporti.
L’azienda
Pierce-Arrow aveva già toccato il culmine del suo successo nel 1930.
Nel 1931 era in calo. Nel
Un mistero
all'interno di un enigma
Circa
un mese dopo la pubblicazione dell'episodio, Petar Savo ricevette una
telefonata da Lee DeForest, un amico di Tesla e pioniere nello sviluppo
delle valvole termoioniche. Egli chiese a Savo se i test lo avessero
soddisfatto. Savo rispose con entusiasmo e DeForest lodò Tesla come il
più grande scienziato vivente al mondo.
In
seguito, Savo chiese a suo "zio" sugli sviluppi del ricevitore
energetico in altre applicazioni. Tesla rispose che era in contatto con
uno dei principali cantieri nautici per realizzare una nave con un
dispositivo simile a quello dell'automobile elettrica sperimentale.
Tuttavia, non gli si potevano chiedere maggiori dettagli dato che era
ipersensibile riguardo alla sicurezza del suo dispositivo - e non si può
dargli torto. In passato, potenti interessi avevano cercato di
ostracizzare Tesla, ostacolando ogni suo sforzo per promuovere ed
applicare le proprie tecnologie.
Chi scrive non è a
conoscenza di alcun documento pubblico che descriva un esperimento
nautico, o se quest'ultimo accadde. Non venne divulgata alcuna
informazione.
Il New
York Daily News del 2 aprile 1934 riportava un articolo intitolato
"Il sogno di Tesla di un'energia senza fili vicino alla realtà",
che descriveva un "esperimento programmato per spingere
un'automobile utilizzando la trasmissione senza fili di energia
elettrica". Questo successe dopo l'episodio e non vi era menzione
di "free energy".
Nel
periodo in cui l'automobile dovrebbe essere stata svelata,
Forse che
Riferimenti
- Abram,
Arthur, "The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles",
The Cormorant, bollettino
- Intervista di Derek Ahiers
a Petar Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
-
Childress,
David H., The Fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimited
Press,
-
Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited
Press,
-
Decker, Jerry, "Tesla's Electric Car - The Moray Version",
KeelyNet BBS, postato il 31 gennaio 1993
-
Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno
2003
-
Greene, A.C., "The Electric Auto That Almost Triumphed",
Dallas Morning News, 24 gennaio 1993
-
Nieper,
Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT Verlag,
Oldenburg, 1985, ISBN 3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania
come Revolution in Technik, Medizin, Gesellschaft, 1981)
-
Siefer,
Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane Press/Carol
Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
-
Seife, C., "Running on Empty", New Scientist, 25 aprile
1998
-
Southward
Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle Collection,
Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X
- TFC
Books FAQ, http://www.tfcbooks.com/tesiafaq e Vassilatos, Gerry, "Tesla's
Electric Car, KeelyNet BBS