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L’autogoverno
Tratto dal libro: “I
ragazzi felici di Summerhill” Alexander Neill
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Summerhill
è una scuola autogovernata in forma democratica. Ogni fatto collegato
alla vita sociale o di gruppo, comprese le punizioni per le offese
sociali, viene deciso mediante il voto alla Assemblea Generale del
sabato sera.
Ogni membro del corpo insegnante ed ogni allievo, senza riguardo per
l'età, dispongono di un voto. Il mio voto ha lo stesso peso di quello
di un bambino di sei anni.
Qualcuno potrebbe obbiettare con un sorriso. «Ma le tue parole hanno più
influenza, vero?». Proviamo a vedere. Una volta convocai una riunione e
proposi di proibire il fumo a tutti i minori di sedici anni. Ne spiegai
le ragioni: il fumo è una droga, è velenoso, per i bambini non
costituisce un vero bisogno, ma ha effetti nocivi sulla crescita. Si
fecero delle obiezioni, si passò al voto: venni sconfitto a larga
maggioranza.
Vale la pena di riferire il
seguito. Dopo la mia sconfitta, un ragazzo di sedici anni propose di
proibire il fumo ai minori di dodici anni. Riuscì a far approvare la
mozione ma, all'Assemblea della settimana dopo, un bambino di dodici
anni propose di annullare la legge, dicendo: «Ce ne stiamo seduti al
gabinetto a fumare, proprio come faremmo se fossimo in una scuola dalla
disciplina tradizionale, e dico che questo è contrario agli ideali di
Summerhill». Il suo discorso fu applaudito e la legge venne
cassata. Spero così di aver chiarito che la mia voce non è sempre più
autorevole dì quella di un bambino.
Una volta parlai
molto severamente contro chi infrangeva le regole sul silenzio serale,
con le necessarie conseguenze: i rumori e le facce assonnate che
ciondolavano intorno la mattina dopo. Proposi di punire i colpevoli
multandoli dell'intero ammontare del denaro per le piccole spese. Un
ragazzo di quattordici anni propose invece, una multa di un penny
all'ora per chi fosse stato sorpreso in piedi dopo l'ora di andare a
letto. La mia proposta ottenne pochi voti, la sua passò a larga
maggioranza.
L'autogoverno di Summerhill non è di tipo burocratico. Il presidente
cambia ad ogni Assemblea e viene scelto dal presidente precedente,
mentre le mansioni di segretario seno volontarie. I sorveglianti
notturni rimangono di servizio spesso per più di una settimana.
Il nostro sistema democratico promulga le leggi e spesso si tratta di
buone leggi. Per esempio è proibito fare bagni in mare senza il
controllo di sorveglianti che devono essere membri del corpo insegnante.
£ proibito salire sui tetti. Si deve rispettare l'ora di andare a letto
altrimenti si incorre automaticamente in una multa. La sospensione delle
lezioni i giovedì e i venerdì che precedono una festività viene
decisa per alzata di mano all'Assemblea Generale.
Il successo di un'Assemblea dipende largamente dalla maggiore o minore
energia del presidente, perché è molto difficile mantenere l'ordine
fra quarantacinque ragazzi vigorosi. Il presidente ha facoltà di
multare i cittadini rumorosi. Quando c'è un presidente debole le multe
fioccano con grande facilità.
Il corpo
insegnante partecipa, come è logico, alle discussioni e così faccio
io. Vi sono però numerose situazioni in cui devo mantenermi neutrale.
Per esempio, mi è capitato di vedere un accusato cavarsela presentando
un alibi inoppugnabile, sebbene in privato egli mi avesse confidato la
sua colpevolezza. In casi simili, il mio dovere è di essere sempre
dalla parte dell'individuo.
Io, naturalmente, voto come ogni altro quando si tratta dì approvare
una proposta, o di sostenerne una presentata da me. Ecco un esempio
tipico. Una volta sollevai la questione se fosse lecito o meno giocare a
pallone nel soggiorno. Il soggiorno è sotto il mio studio. e spiegai
che il rumore del pallone mi disturbava mentre stavo lavorando. Proposi
di proibire il gioco dei pallone all'interno della casa. Venni
appoggiato da alcune ragazze, da qualcuno dei più anziani, e dalla
maggior parte degli insegnanti. Ma la proposta non passò, e questo
significava che il fastidioso rumore sotto lo studio sarebbe continuato.
Finalmente, dopo molte discussioni in diverse Assemblee, riuscii ad
ottenere una maggioranza favorevole a proibire il gioco del pallone
all'interno della casa. Ecco come la minoranza riesce ad ottenere che
vengano rispettati i suoi diritti: insiste nel richiederne il rispetto.
Questo vale tanto per i piccoli quanto per gli adulti.
D'altra parte, vi sono aspetti della vita della scuola che non ricadono
sotto il regime di autogoverno. Mia moglie si occupa della sistemazione
degli allievi, stabilisce il menu, invia fatture e paga i conti. Io
assumo gli insegnanti o chiedo le loro dimissioni, se non li ritengo
adatti.
La funzione
dell'autogoverno di Summerhill non è solo quella di promulgare le leggi
ma anche di discutere i lineamenti sociali della comunità. All'inizio
di ogni trimestre, si vota la ora in cui si deve andare a letto. Si va a
letto a seconda dell'età. Poi si decidono i problemi di comportamento
generale, si eleggono le commissioni sportive, le commissioni per il
ballo di fine trimestre, una commissione per il teatro, i sorveglianti
notturni e i sorveglianti esterni che hanno il compito di riferire i
casi di cattivo comportamento in paese.
Il soggetto più eccitante è sempre il cibo. Sono sempre riuscito a
risvegliare un'Assemblea noiosa proponendo di eliminare le doppie
razioni. Qualsiasi manifestazione di favoritismo in cucina viene
giudicata severamente. Ma, se la cucina sollecita una discussione sugli
sprechi di cibo, l'Assemblea non si mostra molto interessata.
L'atteggiamento dei bambini nei confronti del cibo è essenzialmente
egocentrico.
Alle Assemblee Generali si evitano le discussioni accademiche. I bambini
sono eminentemente pratici e le teorie li annoiano. Amano la concretezza
e non le astrazioni. Una volta presentai una mozione in cui chiedevo che
il bestemmiare fosse proibito per legge, esponendo le mie ragioni. Era
successo che mentre portavo in giro una donna col figlio piccolo, un
probabile allievo, sentii provenire dall'alto delle scale un aggettivo
molto forte. La madre aveva afferrato in fretta il bambino e se ne era
andata di corsa. «Perché», chiesi all'Assemblea, «le mie entrate
devono soffrire perché uno stupido bestemmia davanti a un genitore che
vorrebbe iscrivere il figlio? Non è una questione morale ma
semplicemente una questione finanziaria: voi bestemmiate e io perdo un
allievo».
Alla mia domanda
rispose un ragazzo di quattordici anni: «Neill dice sciocchezze»,
spiegò. «E’ ovvio che la donna, se si è scandalizzata, non credeva
a Summerhill. Anche se avesse iscritto il bambino, la prima volta che
fosse andato a casa ed avesse detto dannazione o all'inferno, lo avrebbe
tolto di qui». L'Assemblea fu d'accordo e la proposta venne bocciata.
L'Assemblea Generale deve affrontare di frequente casi di prepotenze nei
confronti di compagni. La nostra comunità è molto severa in questi
casi, e la legge che proibisce gli atti di prepotenza è stata affissa
all'albo con forti sottolineature: «Ogni atto di prepotenza verrà
giudicato severamente». I casi di prepotenze a Summerhill non sono però
numerosi come nelle scuole dalla disciplina ferrea, e se ne può capire
facilmente la ragione. Sottoposto alla disciplina degli adulti, il
bambino impara a odiare. Poiché non gli è possibile esprimere
impunemente il suo odio verso gli adulti il bambino lo scarica verso i
compagni più piccoli e più deboli. Ma questo a Summerhill accade
raramente. Molto spesso capita che la denuncia di un caso di prepotenza
alla prova dei fatti rivela solo che Jenny ha dato della pazza a Peggy.
Talvolta l'Assemblea si deve occupare di furti. Non vi sono punizioni in
questi casi, ma si deve sempre indennizzare la vittima. Spesso i ragazzi
vengono da me e mi dicono: «John ha rubato dei soldi a David; è un
caso psicologico o dobbiamo denunciarlo?».
Se io lo ritengo
un caso psicologico, dico loro di lasciarmelo risolvere. Se, invece John
è un ragazzo normale e felice che ha rubato oggetti di poca importanza,
allora lascio che la accusa venga portata avanti. La cosa peggiore che
gli potrà accadere sarà di essere privato del denaro per le piccole
spese fino a quando non avrà rifuso il debito.
Come funziona l'Assemblea Generale? All'inizio di ogni trimestre viene
eletto un presidente che durerà in carica per una sola seduta. Alla
fine della seduta egli nomina il suo successore e la procedura si ripete
per tutto il trimestre. Chiunque abbia una accusa, una lamentela, un
suggerimento o una nuova legge da proporre li può esporre dinanzi
all'Assemblea.
Ecco un esempio tipico: Jim ha preso i pedali della bicicletta di Jack
perché la sua era guasta e voleva andare con gli altri ragazzi a fare
una gita domenicale. Dopo aver valutato le prove del fatto l'Assemblea
decide che Jim dovrà restituire i pedali, e che non potrà andare in
gita.
Il presidente domanda. «Ci
sono obiezioni?»
Jim salta in piedi e grida che sono una manica di buffoni. Solo
che l'aggettivo non è esattamente «buffoni». «Non è giusto»,
grida, «io non sapevo che Jack usasse quel vecchio catorcio che è la
sua bici. E’ rimasta buttata in giro per giorni e giorni. Non mi
importa di restituirgli i pedali, ma ritengo ingiusta la punizione. Non
mi sembra di dover essere escluso dalla gita».
Segue una discussone animata. Dal dibattito emerge che Jim era solito
ricevere dei soldi da casa ogni settimana ma che da sei settimane la
somma non arriva ed egli non ha un soldo. La Assemblea vota il rigetto
della punizione, che viene annullata.
Ma come risolvere il problema di Jim? Alla fine si decide di indire una
colletta per rimettere in ordine la sua bicicletta.
Continua…