“Non vivo in una bolla.
Autismo e vaccini”
Marcello Pamio – 28
aprile 2016
Le statistiche al giorno
d’oggi sono impressionanti: 1 bambino su 68 (o 14,7 su 1000 bambini di 8 anni) è
affetto da autismo[1].
Questi sono dati ufficiali dei CDC di Atlanta (Centers for Disease Control
and Prevention), gli intoccabili e governativi centri per il controllo e la
prevenzione delle malattie.
Quando però quell’uno è tuo figlio poco importano le statistiche, poco importano
i numeri e tutto quanto perde di significato, esattamente come la vita di un
genitore.
La medicina brancola nel buio più totale e siccome non ne conosce l’eziologia,
non può conoscere neppure la soluzione, per cui si è inventata termini come
“Disturbo dello spettro autistico” (ASD).
Parole che svuotano di significato il problema, anzi allontanano sempre più dal
nucleo centrale dello stesso. Forse è proprio questo lo scopo: nascondere la
propria ignoranza. “Siccome non sappiamo bene cos’è l’autismo, lo chiamiamo
Sindrome o Disturbo…”.
Nonostante tale profonda
ignoranza i medici però sono bravissimi a ridicolizzare e/o bloccare sil nascere
e con ogni mezzo a disposizione qualunque ipotesi che l’autismo si manifesti a
seguito di trauma o di un danno vaccinale.
Guai a parlar male di vaccini in presenza di un medico o peggio ancora
nell’ambulatorio di un pediatra, lo si vedrebbe saltare sulla sedia.
Per fortuna non tutti i camici bianchi sono uguali e a tal proposito va
ricordato il compianto medico olandese Tinus Smits autore del bellissimo libro
“Autismo: oltre la disperazione”.
Dopo aver seguito oltre
300 persone affette da autismo a diversi livelli di gravità egli è arrivato alla
conclusione che l’autismo è una patologia ad eziologia multifattoriale. Tra
queste cause il 70% è da imputare ai vaccini, il 25% alla somministrazione di
farmaci o di altre sostanze tossiche, soprattutto in gravidanza e il 5% è
causato da patologie organiche. Lui non parlava per dogmi o perché lo aveva
letto nei libri università di medicina redatti e sponsorizzati dalle case
farmaceutiche, lui parlava perché seguiva bambini e li aiutava a guarire!
L’autismo quindi è determinato da un accumulo di sostanze tossiche e velenose
(contenute nei farmaci e nei vaccini) ma anche da profondi traumi psicologici
vissuti dalla mamma in gravidanza o dal bambino dopo la nascita.
Per fortuna l’autismo secondo Tinus Smits non è il risultato di un danno
permanente del tessuto cerebrale ma si tratta di un blocco che rende impossibile
il normale e corretto funzionamento del cervello stesso. L’autismo quindi non è
una patologia fisica, ma è una patologia da squilibrio del normale funzionamento
cerebrale. Uno squilibrio reversibile!
Esattamente il contrario di quello che afferma la medicina.
Chi ha ragione? Una classe medica sempre più chiusa e sigillata da dogmi pseudoscientifici e totalmente pilotata dalle lobbies dell’industria chimico-farmaceutica oppure una persona che ha preso la laurea in medicina per meglio aiutare il proprio figlio, un professionista sganciato dai Poteri Forti privo di un qualsiasi conflitto d’interesse e che ha guarito al 100% moltissimi bambini autistici? Vedete voi.
Questo preambolo serviva
per introdurre il libro di Federica Santi “Non vivo in una bolla”.
Federica è una mamma. Una mamma fra le tante che ha seguito tutte le calde
raccomandazioni dei medici, in primis dei pediatri, per quanto riguarda la
salute di suo figlio.
Ha fatto quello che il suo dovere di genitore (imposto per legge) le chiedeva di
fare: ad ogni avviso delle ASL ha risposto portando il piccolo Nicola a farsi
inoculare i vaccini pediatrici obbligatori!
“Abbiamo affidato nostro figlio a delle persone che non si sono nemmeno prese
la briga di informarci sulla possibilità di eseguire test pre-vaccinali né sulle
eventuali reazioni avverse (se non febbre, nervosismo e sciocchezze simili)”.
I medici non prendendo
minimamente in considerazione il fatto (purtroppo oramai assodato) che un
vaccino possa creare un danno anche serio (tra cui l’autismo ma non solo) non
spiegano ai genitori l’esistenza di test pre-vaccinali per verificare la
situazione del sistema immunitario del neonato e soprattutto non spiegano
dettagliatamente tutte le eventuali reazioni avverse che questi farmaci possono
scatenare.
“L’inesperienza
e la cieca fiducia nel sistema sanitario nazionale ci ha condotti a proseguire
in maniera precisa e meticolosa con il prescritto calendario vaccinale,
supervisionati da una compiaciuta pediatra.”
“L’ultimo vaccino somministrato a Nicola è stato quello che, in sostanza, gli ha
dato il ‘colpo di grazia’. Vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite,
rosolia)”.
Nicola fino a 22 mesi
cresceva regolarmente e vantava un vocabolario di tutto rispetto. Poi nel giro
di poco tempo i suoi atteggiamenti hanno iniziato a mutare…. “Da gran
onnivoro Nicola ha cominciato a rifiutare il cibo normalmente apprezzato. Per
sei mesi consecutivi, senza concedere periodi di pausa, si è nutrito
esclusivamente di latte vaccino nel biberon e di gelato”.
Per giungere al tracollo nella comunicazione e nelle relazioni che lo ha
portato a isolarsi quasi completamente dal mondo.
Un giorno, come una saetta in pieno ciel sereno arriva la diagnosi di
Disturbo dello spettro autistico. “La diagnosi è arrivata di lì a poco
squarciando i nostri cuori a metà. Da quel giorno in poi abbiamo smesso
di respirare per cominciare ad ansimare. Abbiamo smesso di camminare per
cominciare a zoppicare. Abbiamo smesso di vivere per cominciare a sopravvivere”.
Le parole che nessun
genitore vorrebbe mai sentir pronunciare dal proprio medico sono state dette!
Così comincia la tragedia di una famiglia normalissima. Una famiglia in cui
mamma e papà hanno semplicemente messo in pratica le indicazioni-imposizioni di
vaccinare il proprio figlio.
E loro sempre da bravi genitori hanno seguito la strada maestra ufficiale,
portando Nicola ad innumerevoli consulti, controlli, visite mediche e
valutazioni neuropsichiatriche.
Per mesi il piccolo viene girato come un calzino. Il tutto inutilmente. Oltre al
danno pure la beffa.
Lentamente però, forse per
disperazione o forse per intuizione, accade qualcosa che cambierà la loro vita
….
“In tutto quello che ci veniva dato per indiscutibilmente vero abbiamo
cominciato ad intravedere delle crepe. E questa è stata la nostra salvezza.
Abbiamo cominciato a dubitare…”.
Abbiamo cominciato a dubitare scrive Federica. Delle crepe hanno iniziato a
far crollare la Piramide delle certezze ufficiali, dell’arroganza e dei dogmi
della medicina.
La conoscenza si sa, inizia sempre da una domanda…e simili interrogativi sono
stati propedeutici per i passaggi importanti che sono avvenuti in seguito. Non è
un caso infatti che sulla scena del teatro della loro vita appariranno figure
fondamentali come il grande pediatra Eugenio Serravalle e lo stesso Tinus Smits
anche se dal punto di vista simbolico, ma per via della sua CEASE Therapy
(Complete Elimination of Autistic Spectrum Expression).
E lo Stato in tutto questo
cosa fa per Nicola e la sua famiglia? In fin dei conti si tratta di un bambino
ferito dall’eccesso di zelo di quel governo che per legge inocula veleni
(metalli tossici, adiuvanti vari, formaldeide, prioni, cellule fetali, ecc.) nel
sangue di creature di pochi mesi di vita con la scusa di proteggerli dalle
pericolosissime malattie esantematiche.
Come direbbe Don Raffaè del grande De Andrè: “Lo Stato si costerna,
s’indigna, s’impegna e getta la spugna con gran dignità”. Cancellando per
ovvi motivi la dignità, lo Stato si è invece molto indignato con Nicola e i suoi
genitori arrivando a togliergli la pensione di invalidità di 280 euro al mese.
Motivo? I genitori non sono più degni del sostegno del Padre. Erano bravi
fintantoché ascoltavano il Verbo ma oggi sono diventati cattivi sudditi, degli
eretici. La loro grave colpa è non credere più nei percorsi terapeutici
ufficiali che se anche non avrebbero portato a nessun giovamento per Nicola (e i
medici questo lo sanno molto bene), sono pur sempre i protocolli ufficiali e non
si possono mettere in discussione.
Gravissimo infine è stato
rivolgersi altrove percorrendo altre strade; perché, è bene che si sappia: le
strade ci sono. Il rischio di far guarire Nicola dal suo Disturbo può
essere molto pericoloso e destabilizzante per il Sistema. Se infatti un bambino
seguendo un’alimentazione corretta, detossificando il proprio organismo ed
eliminando con la CEASE Therapy la memoria dei farmaci e/o vaccini guarisce
dall’autismo, diventa la prova provante che tale disturbo è chiaramente un danno
vaccinale. La famosa pistola fumante!
Pistola pericolosissima per l’establishment
Il libro scritto da
Federica è il racconto della loro storia, di come da genitori normalissimi si
sono trovati catapultati in una vita non loro, in un vero e proprio incubo.
Questo libro merita di essere letto perché è un dovere morale aiutare una
famiglia monoreddito che sta cercando di chiudere in bellezza questa triste
disavventura, ma dall’altra è anche un messaggio di speranza per tutti quei
genitori che stanno vivendo la medesima situazione.
Un messaggio fondamentale che spiega che le strade ci sono.
“Ho imparato che lo strumento più importante del quale disponiamo per impedire di essere calpestati è la conoscenza”.
La Verità vi renderà liberi….
“La nascita di un bambino
sano è un miracolo,
ma mantenere sano un bambino è un’arte”
Tinus Smits
Il libro “Non vivo in una
bolla” non si trova in libreria.
Chi volesse acquistarlo può rivolgersi direttamente all’autrice Federica Santi
che si occuperà personalmente della sua distribuzione.
federicasanti80@gmail.com - https://dazeroa100anni.com/2016/04/
Al seguente link potete scaricare in formato Mp3 l’intervista fatta da Marcello Pamio a Federica Santi durante la trasmissione radiofonica su Radio Gamma 5. http://silvioto.altervista.org/non-vivo-in-una-bolla/
Qui potete trovare
l’intervista virtuale fatta da Marcello Pamio al dottor Tinus Smits
http://www.disinformazione.it/autismo_tinus_smits.htm