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Cap.
6
Attentato alla privacy e alla
libertà
Gabriele De Luca – dal libro
“Microsoft Monstrum”
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Se è vero
che la mia libertà finisce dove inizia quella del mio prossimo, la
nostra libertà finisce dove si inizia ad installare Microsoft. Forse
avendo già parlato di antiSpyware qualcuno ha avuto modo di testare
alcuni di questi. Ce ne sono di determinati tipi che appena installati
nel nostro PC riconoscono delle chiavi di registro che fanno da spia,
questo succede anche se nel nostro PC non sono stati ancora installati
altri programmi. Chi avrà messo quella chiave di registro spiona appena
inserito il nostro sistema operativo Microsoft? Ci sono poi strumenti di
utilizzo comune che molte persone non attribuiscono a Microsoft, fra
queste la rinomatissima utility di instant messaging MSN Messenger.
Questa innocua applicazione serve a mettere in contatto utenti di tutto
il mondo, detiene una lista-contatti che permette di evidenziare chi si
collega in un certo momento in maniera tale da essere contattato da noi
che abbiamo il suo nome come nostro amico/a.
La Microsoft
sostiene che questo Messenger non è assolutamente stato progettato per
spiare le mosse dei suoi utenti. Ma sino ad ora, alla luce di quello che
abbiamo scoperto sulla Microsoft e sul sistema ingannevole che perpetra
Bill Gates nei confronti di tutta l'umanità, qualcuno può giustamente
costringermi a fidarmi? Parliamo ancora di questo Messenger, nel momento
stesso in cui lo attiviamo la prima cosa che ci compare è una pagina di
MSN Today ovvero una specie di notiziario Microsoft su questioni di pura
attualità (chi glielo ha chiesto?) Se vogliamo si potrebbe dire la
stessa cosa anche dell'Internet Explorer, la prima volta che effettuiamo
una qualsiasi connessione ad Internet vogliamo configurare anche la
nostra pagina iniziale con il sito che preferiamo, fosse anche il famoso
«about:blank» (una semplice pagina bianca senza scritta alcuna).
Quello che la maggior parte della gente si chiede è come mai a dispetto
di qualsiasi impostazione noi mettiamo, la prima volta che avviamo il
nostro Microsoft Internet Explorer ci deve «necessariamente» dirottare
in un sito di proprietà Microsoft, solitamente per ben due volte.
Non ultimo
si aggiunge a questa lista il famigerato Windows Media Player che
Microsoft vuole imporre come unico standard per l'esecuzione di
materiale multimediale. Ogni filmato, cd audio, traccia musicale o altro
viene riprodotta dal Windows Media Player. C'è uno standard molto
importante in rete. Ultimamente è sorta la necessità di inviare
streaming direttamente dalla rete al PC che vi si collega. Ma cosa
significa in termine pratico? Internet ormai ha raggiunto delle velocità
accettabili, i computer sono sempre più potenti e i processori sempre
più efficienti. Molto spesso può capitare che a distanza si voglia
procedere all'invio di un filmato di qualsiasi natura, non si tratta di
un filmato da scaricare dalla rete per poter essere poi consultato con
comodo in un secondo momento. Si tratta piuttosto di filmati che vengono
inviati direttamente da uno specifico server sino al nostro PC che ne
interpreta il formato dandoci il risultato visivo mentre siamo connessi.
Ci sono diversi standard per ottenere questa tecnologia, si sente spesso
parlare ad esempio di RealPlayer. Il server di tipo Real è un server
piuttosto affidabile, ma anche qui Microsoft non poteva permettersi di
restare indietro. Quando Gates fa qualcosa non si accontenta di mettersi
al paro degli altri, DEVE morbosamente superare tutti gli altri,
imponendo i suoi standard non per affidabilità superiore o bontà di
prodotto ma solo per la prepotenza di piazzare il suo prodotto davanti
ai concorrenti facendosi largo con i gomiti.
Ultimamente
questa cosa non è piaciuta alla corte europea. Lo standard per il
server streaming che
Non crediamo
che ci sia rimasto male per la copiosissima cifra che potrebbe sembrarci
esorbitante. Questa cifra corrisponde a poco meno del 1,65ó di quello
che