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L’assassino di Robert Kennedy afferma di esser stato
sotto controllo mentale
Abbiamo visto nei precedenti articoli
(in particolare in Origini e Tecniche del controllo mentale Monarch) che ci sono
diversi tipi di programmazione per il condizionamento mentale tra cui la
Programmazione Delta, che viene anche chiamata “programmazione
killer”. Sirhan Sirhan, il “folle solitario” che uccise RFK
afferma di esser stato sotto il controllo mentale quando commise
l’omicidio. Questi fantocci purtroppo vengono usati molto più spesso
di quanto si pensi nel portare a termine, senza fiatare, missioni di
alto livello e programmati addirittura, per confessare tutto. Se
qualcosa va storto, il suicidio fa parte della loro programmazione. Ecco
un articolo proveniente da Yahoo News sul caso di Sirhan Sirhan.
L’assassino di RFK, Sirhan Sirhan
sostiene la teoria del complotto, cerca la scarcerazione.
Gli avvocati di Sirhan Sirhan,
l’uomo che ha assassinato Robert Kennedy nel 1968, hanno chiesto che
venisse rilasciato dalla prigione, sostenendo il fatto che fosse stato vittima del “controllo mentale”.
Dopo meno di una settimana dall’anniversario dell’assassinio del
presidente John F. Kennedy, gli avvocati di Sirhan hanno
presentato la loro teoria del complotto su Kennedy, sostenendo che nel
processo a Sirhan nel 1969 vennero ignorate le prove che vi fossero due
tiratori presenti durante l’assassinio di RFK. Il team legale di
Sirhan sostiene anche che il revolver trovato addosso al loro cliente,
non sarebbe l’arma con cui è stato ucciso Kennedy.
“Anche se la pratica della
programmazione/controllo mentale tramite ipnosi non è affatto nuova, il
pubblico è ignorante riguardo al lato oscuro di questa pratica”, si
legge dalla documentazione processuale di Sirhan. “La persona media
non è a conoscenza che l’ipnosi può e viene usata per indurre una
condotta anti sociale negli esseri umani.”
Gli avvocati William F. Pepper e Laurie D. Dusek sostengono che Sirhan
meriterebbe per lo meno un nuovo processo, affermando che, quello
originale, nel 1969 fu una frode in quanto la corte permise che venisse
utilizzato un proiettile sostitutivo al posto del proiettile originale,
rimosso dal collo di Kennedy .
Gli avvocati di Sirhan dicono inoltre
di aver recentemente scoperto le registrazioni audio che dimostrano che
vennero sparati ben 13 colpi al momento dell’attentato a Kennedy. Come spiega la CNN, i dettagli risultano ancora più intricati:
Gli avvocati sostengono inoltre che
Sirhan venne ipno-programmato per fungere da diversivo al vero
assassino, il fatto che sia arabo avrebbe poi facilitato anche la
propensione al giudizio di colpevolezza. Sirhan, 67 anni, è un
palestinese cristiano nato a Gerusalemme che nel 1950 assieme alla
famiglia emigrò negli States.
Sirhan “fu un partecipante
involontario dei crimini commessi in quanto venne sottoposto a
sofisticate programmazioni ipnologiche e tecniche per impiantare memorie
che lo resero incapace di controllare coscientemente i suoi pensieri e
azioni al momento in cui i crimini vennero commessi”.
L’ufficio del procuratore generale
della California si è finora rifiutato di commentare alle affermazioni
di Sirhan.
Sirhan Sirhan da tempo va avanti a dire di non ricordare il momento
dell’assassinio. Daniel Brown esperto di ipno-programmazione alla Harvard Medical
School ha recentemente lavorato con Sirhan, dicendo di averlo aiutato
con successo a ricordare l’assassinio. Brown afferma che Sirhan nel
69, a causa del controllo mentale, pensava di trovarsi in un poligono di
tiro.
Pepe e Dusek hanno rappresentato Sirhan anche durante il suo recente
tentativo (fallito), di ottenere la condizionale.