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ARTRITE
un metodo naturale per
liberarcene definitivamente senza farmaci o chirurgia
Dottor Herbert
M. Shelton, tratto da “Scienza e Salute”, dicembre 1988
“Non esiste una cura per l'artrite", sentenzia la
voce alla radio, "ma c'è li farmaco tal dei tali». Il farmaco
"tal dei tali” è una medicina notevolmente pubblicizzata per «alleviare»
i dolori dovuti a mal di testa, neurite, neuralgia, reumatismi ed
artrite. Naturalmente il suo corso regolare è quello di fungere da
palliativo nei confronti dei sintomi, piuttosto che allontanare le
cause. Il mal di testa è un sintomo. Può essere "alleviato”
temporaneamente con l'aspirina che non fa nulla per eliminare le cause
dei mai di testa. Questi metodi abusano dell'organismo umano eppure sono
molto popolari e alla fine arrecano più male che bene.
La salute scaturisce da uno stile di vita giusto; la
malattia scaturisce da uno stile di vita errato.
La persona che riesce a vedere nello stile di vita errato le cause della
malattia è mentalmente preparata ad accettare un piano razionale (e
radicale) per l’assistenza del corpo e della mente, non solo come
mezzo di preservazione, ma anche di ripristino della salute. Gli
elementi di un successo illimitato sono contenuti nei principi della
salute che deriva da uno stile di vita salutare.
I reumatismi, l’artrite e la gotta sono in effetti tre termini che
indicano una medesima condizione: l’infiammazione delle articolazioni.
La gotta si riferisce all'infiammazione delle articolazioni
delle dita dei piedi. Il reumatismo invece è più ampio e si riferisce
all’infiammazione muscolare. La lombaggine è un termine utilizzato
per indicare i reumatismi alla regione lombare, i reumatismi possono
interessare anche la regione dei muscoli intercostali. L'artrite
reumatoide e l'artrite deformante sono reumatismi alle articolazioni che
hanno subito processi deformanti.
Queste condizioni possono essere acute, subacute o croniche. La forma
acuta è in genere quella più grave ed è accompagnata da febbre. La
forma subacuta dei reumatismi o dell'artrite è simile a quella acuta,
tranne che per il fatto che i suoi sintomi non sono sempre così gravi.
La forma acuta e quella subacuta delle malattie reumatiche possono
manifestarsi di tanto in tanto e diventare gradualmente croniche. La
gotta cronica e l'artrite cronica tendono a diffondersi da
un'articolazione all'altra e nel tempo le strutture articolari possono
essere distrutte mentre la parte terminale delle ossa finisce per
unirsi, dando origine all’anchilosi.
Si crede che queste condizioni siano determinate da germi e
siano affiancate a raffreddori, tonsillite ed altri problemi. Non è
vero che i raffreddori, la scarlattina, la tonsillite, il morbillo ed
altre "malattie” acute, che spesso precedono i reumatismi, sono
la causa dei reumatismi acuti o cronici, in quanto si tratta di crisi
dovute a una debilitazione costituzionale da cui dipendono anche i
reumatismi o l'artrite.
I reumatismi acuti, semplici o cronici, l'artrite
deformante, la osteoartrite cronica o le semplici artriti sono
anch’esse delle crisi che compaiono in seguito ad un indebolimento
costituzionale, consistente innanzitutto di una diatesi reumatica o
predisposizione e in secondo luogo di una debilitazione combinata e di
una tossiemia determinate da abitudini di vita errate e da regimi
alimentari sbagliati.
L'artrite reumatoide dipende da una nutrizione sbagliata in coloro che
soffrono di predisposizione alla gotta. E' legata ai calcoli alla
cistifellea e ai reni, all'indurimento delle arterie, ai depositi
calcarei nelle valvole dei cuore e a tutte le forme di
“reumatismi" ai quali viene dato il nome di gotta.
Appartiene alle «malattie da deficienza».
I reumatismi e i reumatismi al cuore sono determinati da
un'autoinfezione e da abitudini che debilitano e indeboliscono i poteri
digestivi; successivamente se quelle pratiche indebolenti persistono si
manifesta la fermentazione intestinale; questa fermentazione altera
l'alcalinità dei sangue e spiana la strada ai reumatismi e alle
malattie al cuore nelle persone predisposte, o comunque prepara le
condizioni allo sviluppo di queste malattie.
Sebbene i sintomi gastrointestinali cronici siano comuni a tutte le
artriti croniche, non si sa se la persona in genere riesca a rendersi
conto che questi reumatismi provengono dall'iperalimentazione o comunque
d combinazioni alimentari improprie.
L'individuo predisposto ai reumatismi rappresenta una persona che
"vive bene", m non saggiamente. Ama “la buona cucina" e
abbondanza e come regola preferisce mangiare amidi e zuccheri in
eccesso.
Queste abitudini persistono fino al momento in cui non si
è più capaci di “amministrare" il cibo.
Troppi amidi o troppi amidi e zuccheri combinati costituiscono uno dei
fattori preponderanti nella predisposizione a reumatismi in qualsiasi
forma essi si manifestino; non è più il tempo del pane con la
marmellata, del pane con lo zucchero o con lo sciroppo, dei dolci o dei
cereali con lo zucchero che hanno giocato un grande ruolo nella
manifestazione dei reumatismi, dell'artrite, della gotta, molto più di
qualsiasi altro cibo o di combinazioni di cibi: il pane con la carne, le
uova con il pane, il pane con la frutta, il pane tre volte al giorno, il
pane ogni volta che si mangia, o tra un pasto e l'altro o il pane con le
patate, con i dolci, ecc..
Nel caso di un reumatismo al cuore, le fibrine si
depositano nelle valvole, che non riescono a chiudersi normalmente, così
si origina il difetto a livello delle valvole. Comunque, non si può
affermare che l'artrite alle ginocchia, per esempio, causi dei problemi
al cuore. E' più giusto dire che il cuore è danneggiato dalle tossine
che hanno causato l'artrite, in quanto il difetto al cuore è anche
dovuto ad un'autoinfezione imposta da una tossiemia primaria o
metabolica. Le malattie al cuore hanno un'altra causa forse più comune.
Circa 90 anni fa Sir Lauder Brunton ha affermato che i salicilati
(l'aspirina) se da un lato “alleviano” il dolore dei reumatismi,
dall'altro aggravano la malattia al cuore.
Oggi i medici persistono nell'utilizzazione dei salicilati
in caso di reumatismi e spesso discutono il problema della grande
incidenza di malattie cardiache che fanno seguito ai reumatismi.
Il dr. Richard C. Cabot nel suo Manuale di Medicina afferma a proposito
dei reumatismi: «Le droghe
definite salicilati, a cui appartengono le aspirine, ci permettono di
alleviare il dolore di questa malattia. Non la curano, non abbreviano la
durata della malattia, non proteggono il cuore, non fanno nulla se non
alleviare il dolore e questo è già tanto. Sono stati una grande
benedizione, rendendo così non più necessario l'uso della morfina e di
droghe simili come una volta venivano utilizzate».
Non è vero "che non fanno
nulla se non alleviare il dolore." Infatti, il loro operato si
ripercuote a livello dei nervi che diventano insensibili e ovviamente la
cosa non può avvenire senza danno ai nervi in particolare e allo stesso
corpo in generale. Qualsiasi studio accurato su tale argomento
rivelerebbe i foro effetti dannosi.
Perché sottomettersi agli effetti dannosi di una cura, che
non abbrevia la malattia e non protegge il cuore? In che modo questi
veleni e i loro effetti dannosi possono effettivamente essere detti una
benedizione? Solo nel senso che essi hanno sostituito delle droghe più
dannose come la morfina, che sicuramente costituisce il peggiore tra i
due mali.
Per un certo periodo di tempo era piuttosto diffuso cercare di porre
rimedio a queste affezioni eliminando i denti, le tonsille, la
cistifellea, l'appendice, le ovaie, ecc.. L'eliminazione di questi
cosiddetti "sfoghi di infezione" era ritenuto essenziale non
perché causassero l'artrite, ma perché rappresentavano parte della
patologia generale. E' vero le secrezioni devono essere drenate, ma non
è necessario rimuovere gli organi. Essi possono tornare a godere di
ottima salute.
Perché sottoporsi ad un'operazione per la rimozione dell'appendice,
della cistifellea per curare i reumatismi, quando la causa dei
reumatismi, dell'appendicite, della colecistite è la stessa?
Poiché tutte queste affezioni sono determinate da un'unica
causa, la tossiemia, può una qualsiasi persona dotata di un briciolo di
intelligenza aspettarsi di curare una delle tre affezioni, eliminando
uno degli organi? I medici promettono di eliminare la gotta,
l’artrite, i reumatismi attraverso l'operazione di un'appendice
infiammata o di una cistifellea – queste ultime affezioni derivano
dalla stessa causa che ha prodotto la prima. Ma la cosa è altrettanto
assurda proprio come eliminare un durone dall'alluce operando e
incidendo il mignolo. Anche quando il cuore viene coinvolto, i
reumatismi hanno la tendenza a guarire, sebbene qualche volta il cuore
possa essere danneggiato permanentemente e sebbene l’infiammazione
reumatica del cuore qualche volta si concluda con la morte. Guarire da
un’infiammazione reumatica acuta delle dita dei piedi (gotta), delle
articolazioni (artrite) o dei muscoli (reumatismi muscolari) non
significa tornare in buona salute. Una crisi può passare e alcuni
giorni dopo o altre settimane se ne manifesta un'altra. Le crisi vanno e
vengono, ma la tossiemia che è alla loro base, le alterazioni dei
metabolismo e lo stile di vita errato continuano.
Non c'è bisogno di meravigliarsi e di chiedersi perché
queste affezioni artritiche difficilmente riescano ad essere superate.
Sono delle condizioni estremamente debilitanti, in cui la tossiemia è
notevole e spesso ha raggiunto l'ultimo stadio.
Il metabolismo è stato alterato eppure queste persone sofferenti non
vogliono abbandonare quelle vecchie e cattive abitudini che hanno
determinato l'affezione. Si scoraggiano facilmente, cosa di cui i
trattamenti e le terapie precedenti sono in gran parte responsabili.
Molti non ricorrerebbero a nessun tipo di consiglio se la gravità dei
sintomi non glielo imponesse.
L'eliminazione di tutte le abitudini debilitanti e che favoriscono
l'assorbimento dei veleni nel tratto gastrointestinale, permette di
evitare gli “attacchi" dei reumatismi, della gotta, dell'artrite
anche se è stata acquisita una certa predisposizione verso di essi.
Al contrario, data una predisposizione o diatesi verso una
malattia, sia essa la gotta, l'artrite, la tubercolosi, la neurastenia,
il morbo di Bright o qualsiasi altro nome, aggiunta alla debilitazione e
alla tossiemia, allora non mancherà che si manifesti una vera crisi.
Spesso sentiamo che le istituzioni mediche trattano l'artrite attraverso
la dieta, anche se non riescono ad ottenere gli stessi risultati
raggiungibili con il trattamento Igienico. Innanzitutto, perché
ignorano la debilitazione e la tossiemia e lo stile di vita da cui essi
dipendono. In secondo luogo, perché gli individui assuefatti alle
droghe, utilizzano il cibo come droghe, cioè cercano di curarsi con la
dieta senza allontanare le cause dell'artrite.
L'artrite è incompatibile con gli zuccheri e gli amidi, in seguito al
cattivo funzionamento dei metabolismo.
Comunque, i migliori risultati si ottengono non attraverso
una mera riduzione dei carboidrati, ma attraverso una riduzione generale
dei regime alimentare, in quanto i carboidrati non sono gli unici
colpevoli. La tossiemia appare in seguito all'abuso che si protrae nel
tempo di qualsiasi cibo ingerito impropriamente e nelle combinazioni
errate.
Quindi non tanto la riduzione dei cibo, quanto l'astinenza
da qualsiasi cibo, per un certo periodo, riuscirà ad eliminare
rapidamente l'irritazione gastrointestinale che rappresenta il punto di
partenza di tutti i casi di artrite reumatoide. A ciò si aggiungerà
una correzione dello stile di vita nella sua totalità e un riposo
adeguato per recuperare a pieno l'energia nervosa.
La salute non deriva da trattamenti, terapie, cure, bensì da uno stile
di vita salutare che ne permetterà il ripristino e la salvaguardia. La
persona che soffre di artrite può ritrovare la salute se impara a
vivere in modo appropriato prima che le articolazioni siano stato
danneggiate in modo eccessivo.