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Arca dell'Alleanza
Cassa rettangolare che rappresentava una sorta di "Sancta
Sanctorum" per gli ebrei e quindi la "presenza" di Jeova fra il suo popolo.
Era una cassa preziosa che custodiva le Tavole della Legge che Mosè ricevette da Dio sul
monte Sinai, nonché secondo alcuni la miracolosa verga di Aronne e un vaso di manna.
Considerata dimora visibile di Dio invisibile, nonché testimonianza tangibile del
patto di alleanza fra lui ed il suo "popolo eletto", essa divenne ben presto
simbolo della religione ebraica. Secondo a quanto dice la Bibbia, questa cassa doveva
essere di legno d'acacia, rivestita d'oro dentro e fuori, con una ghirlanda anch'essa
d'oro attorno al coperchio. Fu costruita nell'anno 1446 a.C. ed era lunga due cubiti e
mezzo per uno e mezzo e si è calcolato quindi che fosse lunga 1.73 metri per 73.5
centimetri. Veniva trasportata come una lettiga sospesa a due stanghe infilate in quattro
appositi anelli. Nell'Esodo si precisa che le stanghe non dovevano mai essere tolte,
l'Arca non doveva essere toccata per nessun motivo, ne poteva essere avvicinata senza le
dovute precauzioni, pena la morte. Si narra che un certo Uzza che la tocco istintivamente
per evitare che cadesse durante un percorso impervio, rimase fulminato all'istante
(Samuele II 6.6). L'Arca dell'Alleanza, che aveva per gli Ebrei lo stesso significato del Tabernacolo cristiano seguì sempre le peregrinazioni di quel popolo e veniva custodita in una tenda speciale appositamente allestita. Finché il famoso re Salomone, adempiendo ad una promessa fatta al padre David, fece costruire un magnifico tempio a Gerusalemme in cui solennemente la situò. Il tempio era di forma rettangolare di metri 50 per 30. Al Santo dei Santi (stanza dedicata all'Arca) poteva accedere solamente il Sommo Sacerdote non più di una volta all'anno. Il tempio però fu distrutto da Nabucodonosor dopo circa 3 secoli. In questa circostanza sembra che anche l'Arca andasse distrutta, ma secondo alcuni fu trafugata e nascosta in un luogo lontano. Per 800 anni fu l'oggetto più sacro e venerato del mondo. Improvvisamente, nel 586 a.C. essa scomparve. E l'Arca dell'Alleanza che fine fece? Su quest'interrogativo tuttora irrisolto si sono intrecciate le ipotesi più varie, dall'Etiopia alla Giordania all'Irlanda. Secondo Flavio Barbiero (ingegnere e ufficiale di Marina) il reperto sarebbe situato in una delle tante grotte ai piedi dell'Ar Karkom. Secondo Claudio Infranca (architetto e componente del Comitato Nazionale dei beni Culturali) l'Arca sarebbe custodita ad Axum in Etiopia, dentro una cappella segreta della Chiesa di S. Maria di Sion. Secondo altri invece la mitica cassa sarebbe stata trafugata dai Templari scortata e nascosta dentro qualche castello in nord Europa. Mentre l'archeologo dilettante Ron Wyatt dichiara di aver trovato l'Arca a Gerusalemme sotto il monte Moriah, vicino alla rupe che qualcuno chiamava la scarpata della "Collina del Teschio", che molti cristiani credono sia dove Yeshua (Gesù) venne crocifisso. Dopo aver scoperto un tunnel all'interno del monte tentò con ogni mezzo di fotografare il reperto, ma tutte le foto e riprese furono annebbiate. Quale sarà quella giusta? Forse è meglio per tutti se rimane dove si trova... Tratto da "Il Giornale dei Misteri" n°277 |