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Appello
di coscienza da parte dei Reduci delle Forze Armate
degli Stati Uniti ai militari effettivi ed ai riservisti
Fonte:
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_1196.html
Siamo reduci delle
Forze Armate statunitensi. Siamo a fianco della maggioranza della
popolazione mondiale, insieme a milioni di donne e uomini anche del
nostro Paese, e ci opponiamo con determinazione alla guerra contro
l'Iraq che gli Stati Uniti intendono portare avanti. Le nostre
esperienze attraversano varie epoche e guerre, abbiamo idee politiche
diverse, ma concordiamo tutti nel ritenere questa guerra sbagliata.
Molti di noi credevano che prestare servizio militare fosse il nostro
dovere e che il nostro compito consistesse nel difendere questo paese.
Le nostre esperienze nell'esercito invece ci hanno fatto riflettere ed
abbiamo messo in discussione molto di ciò che ci era stato insegnato.
Adesso riteniamo che il nostro VERO dovere sia quello di incoraggiare
voi, membri delle Forze Armate USA, a scoprire quale sia la motivazione
reale per la quale vi mandano a combattere e a morire, e quali saranno
le conseguenze delle vostre azioni sull'umanità intera. Facciamo
appello a voi, militari effettivi e riservisti, affinché obbediate alla
vostra coscienza e facciate la cosa giusta.
Nell'ultima
guerra del Golfo, come soldati, ci fu ordinato di uccidere da una
distanza di sicurezza. Abbiamo distrutto la maggior parte dell'Iraq dal
cielo, uccidendo centinaia di migliaia di persone, civili compresi. Ci
ricordiamo bene della strada per Bassora, l'autostrada della morte, dove
ci avevano ordinato di uccidere gli iracheni che scappavano. Abbiamo
spianato con i bulldozer le trincee sotterrando persone ancora vive.
L'uso delle armi all'uranio impoverito ha reso molti campi di battaglia
radioattivi. L'ingente utilizzo di pesticidi, farmaci sperimentali,
l'incendio di depositi di armi chimiche, hanno creato un cocktail
tossico che ha avvelenato sia il popolo iracheno che i reduci della
Guerra del Golfo. Un reduce su quattro della Guerra del Golfo oggi è un
disabile.
Durante
la guerra del Vietnam ci fu ordinato di distruggere il Vietnam sia dal
cielo che a terra.
A My Lai abbiamo massacrato più di 500 persone tra vecchi, donne e
bambini. E questa non è stata un'azione aberrante: è così che abbiamo
combattuto quella guerra. Abbiamo usato il diserbante "Agent Orange"
sul nemico, e in seguito ne abbiamo sperimentato gli effetti sulla
nostra pelle. Sappiamo come si presenta e come ti riduce la sindrome da
Stress Post Traumatico, perché i fantasmi di più di due milioni di
donne, uomini e bambini invadono i nostri sogni. Sono più numerosi i
reduci morti per suicidio dopo la guerra che quelli che morirono in
combattimento.
Se decidete di prendere parte all'invasione dell'Iraq voi apparterrete
ad un esercito invasore.
Lo sapete cosa si prova a guardare negli occhi gente che vi odia con
tutto il cuore? Dovreste pensare a cosa rappresenta realmente la vostra
missione. Vi mandano ad invadere ed occupare territori in cui le
persone, persone esattamente come voi e noi, stanno solo cercando di
crescere i loro figli e vivere le loro vite. Non rappresentano una
minaccia per gli Stati Uniti anche se hanno un dittatore brutale come
leader. Ma chi sono gli Stati Uniti per dire al popolo iracheno come
deve condurre il proprio Paese quando moltissimi statunitensi pensano
che il proprio Presidente sia stato eletto illegalmente?
Saddam
è stato duramente attaccato per aver avvelenato con il gas la sua
stessa gente e per aver cercato di produrre armi di distruzione di
massa. Eppure quando Saddam ha compiuto i suoi peggiori crimini godeva
dell'appoggio degli Stati Uniti. Questo sostegno significava anche la
fornitura di mezzi per la produzione di armi chimiche e biologiche.
Anche l'embargo e le numerose sanzioni economiche da parte degli Stati
Uniti hanno contribuito a decimare il popolo iracheno, uccidendo più di
un milione di persone, in maggioranza neonati e bambini. Dopo aver
distrutto tutte le infrastrutture del paese, inclusi ospedali,
generatori elettrici ed impianti di trattamento dell'acqua, gli Stati
Uniti con le loro sanzioni hanno poi bloccato l'importazione di beni di
prima necessità e medicine, indispensabili alla sopravvivenza.
Non c'è onore nell'omicidio. Questa guerra è un omicidio detto in
altri termini. Quando in una guerra ingiusta, una bomba vagante colpisce
una madre con la sua bambina, non è un "danno collaterale",
è un omicidio. Quando in una guerra ingiusta un bambino muore per
dissenteria perché una bomba ha danneggiato l'impianto di trattamento
delle acque di scolo, non si tratta di un'azione di "distruzione
delle infrastrutture nemiche", ma di omicidio. Quando in una guerra
ingiusta un padre muore di infarto perché una bomba ha distrutto le
linee telefoniche impedendogli di chiamare i soccorsi, non si tratta di
"annientamento dei servizi di comando e di controllo", ma si
tratta di omicidio. Quando in una guerra ingiusta, più di mille soldati
di leva provenienti dalla campagna muoiono in una trincea nel tentativo
di difendere la città dove sono nati e cresciuti, non è
"vittoria", ma omicidio.
Ci
saranno reduci che porteranno avanti numerose proteste contro questa
guerra all'Iraq e alla vostra partecipazione ad essa. Durante la guerra
del Vietnam migliaia di militari in Vietnam e negli Stati Uniti si sono
rifiutati di eseguire gli ordini. Molti hanno fatto resistenza e si sono
ribellati. Molti sono diventati obiettori di coscienza ed altri sono
andati in prigione piuttosto che impugnare le armi di fronte al
cosiddetto nemico. Durante l'ultima guerra del Golfo molti soldati
semplici hanno portato avanti forme di opposizione in vari modi e per
ragioni differenti.
Molti di noi sono usciti da queste guerre e si sono aggregati al
movimento di opposizione alla guerra.
Affinché un giorno tutte le persone nel mondo possano essere libere,
dovrà pure arrivare il momento in cui sarà più importante essere
cittadino del mondo che non essere soldato di un paese. Questo momento
è arrivato. Quando vi arriverà l'ordine di partire, ricordate che la
vostra risposta avrà un forte impatto sulle vite di milioni di persone
del Medio Oriente e anche del nostro Paese. La vostra risposta aiuterà
a cambiare il corso del nostro futuro. Avrete altre scelte da fare sul
vostro cammino. I vostri comandanti vogliono che voi obbediate. Noi vi
spingiamo a riflettere. Vogliamo che scegliate in base alla vostra
coscienza. Se sceglierete di resistere, noi vi sosterremo perché
abbiamo capito che il nostro vero dovere è quello di stare dalla parte
delle persone di tutto il mondo e di contribuire alla creazione del
nostro comune futuro.
Note:
Seguono più di 800 firme di reduci della US Army, US Navy, US Air
Force, US Marine Corps, National Guard che hanno prestato servizio nella
seconda guerra mondiale, nella guerra di Corea, nella guerra del
Vietnam, nella prima guerra del Golfo. Sono le firme raccolte dal 6
dicembre 2002 al 2 marzo 2003 ... e la raccolta continua ..
Traduzione a cura di Lisa Pelletti Clark