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L’apparato
genitale femminile
Claudia
Rainville – tratto dal libro “Ogni sintomo un
messaggio”
Per
permettere la sopravvivenza del genere umano, è essenziale la funzione
della riproduzione il cui primo ruolo è proprio di garantire la
continuità della specie.
Ma perché dunque garantire la continuità della specie? Perché
ci possa essere un'evoluzione; se non c'è continuità, nessuna
evoluzione è possibile. L'aspetto femminile è complementare
all'aspetto maschile, proprio come la mano destra e la mano sinistra
sono fra loro complementari: forse che possiamo applaudire con una mano
sola? La creazione viene dall'unione. Per questo, consciamente o
inconsciamente, ci sentiamo attratti verso l'altro aspetto di noi
stessi, ed è grazie al riunirsi dei due complementi che può compiersi
quella fusione che è la creazione. Questa fusione può aver luogo sul
piano fisico o su altri piani, quelli ai quali tenderanno gli uomini
risvegliati. Bisogna anche sapere che l'energia sessuale è l'energia più
forte del corpo, e che è collegata all'energia del centro laringeo
(gola), il centro della creatività.
Spesso, quando si presenta un problema che riguarda gli organi della
riproduzione, questo coinvolge anche la gola, la tiroide o le vie
respiratorie. Basta notare il cambiamento di voce che si produce nei
ragazzi durante la pubertà.
L'apparato riproduttivo
riguarda dunque la nostra femminilità o mascolinità rispetto alle
nostre relazioni con gli altri.
APPARATO
RIPRODUTTIVO FEMMINILE
Sarà
principalmente questione di ovaie, tube, utero e vagina.
I disturbi che riguardano l'apparato riproduttivo femminile sono
collegati:
-
al rifiuto della propria femminilità;
- a un senso di colpa o di rivolta nei confronti di incesto, violenza o
aborto;
- a problemi che hanno a che vedere con la propria famiglia
(nascita, separazione, perdita di un membro della famiglia, sofferenza
della madre, eccetera);
- a un senso di colpa legato a tabù sessuali (convinzioni errate);
- al bisogno di proteggersi dalla relazioni sessuali.
Le ovaie
Le ovaie sono due ghiandole che secernono, a turno, l'ovulo che potrà
unirsi allo spermatozoo.
Inoltre secernono ormoni
(estrogeni, progesterone) che determinano l'aspetto femminile e servono
allo sviluppo della mucosa uterina per consentire la fecondazione e lo
sviluppo dell'ovulo.
Le ovaie rappresentano la femminilità e la creatività, perché
è grazie ad esse che la donna può dare la vita. La creatività può
riguardare tanto la nascita di un figlio quanto quella di un progetto.
Dolori
alle ovaie. Possono
essere collegati alla difficoltà di accettare la condizione femminile,
vuoi perché abbiamo visto nostra madre dominata, sottomessa e come
cancellata di fronte a nostro padre, vuoi perché i nostri fratelli
godevano di privilegi che non ci erano concessi, vuoi perché sentiamo
che è difficile assumere il posto che ci compete in un mondo diretto e
governato in gran pane da uomini. I dolori ovarici possono provenire
anche da una preoccupazione nei confronti di un figlio o di un progetto
che desideriamo mettere in cantiere.
Ho osservato che mi accadeva, a volte, di avere male alle ovaie
prima di accingermi a scrivere un libro. Questo traduceva una certa
inquietudine, del tipo «sarò in grado di far stare tutto quello che ho
in mente in un libro interessante?»
Ovarite.
E’
un'infiammazione di un'ovaia che può essere legata a collera o senso di
ribellione nei confronti della nostra condizione di donna, o rispetto
alla condizione delle donne in generale.
Cisti
ovarica. La cisti
ovarica risulta molto spesso dal dolore per una perdita o da una grande
delusione proveniente dalla nostra creatività. Può trattarsi
dell'aborto di un progetto, di un feto, oppure della morte di un figlio,
o della difficoltà di procreare.
Cancro
all'ovaia. Il cancro
all'ovaia, proprio come la ciste ovarica, è legato al dolore di una
perdita che riguarda un progetto o un bambino ma, in questo caso, al
dolore per quella perdita si aggiunge un senso di colpa.
Andreina ha un cancro alle ovaie dopo un aborto; crede di aver commesso
un assassinio.
Al dolore per quella perdita, amplificato dal senso di colpa,
possono aggiungersi altre emozioni, quali la collera, il disgusto e
addirittura l'odio. Può essere che detestiamo l'uomo che si è
rifiutato di assumersi le sue responsabilità, o che ci ha portate a
ricorrere all'aborto.
Va anche sottolineato che il cancro all'ovaia è tre volte più
frequente nelle donne che non hanno figli: non sarà una profonda
svalutazione della propria femminilità dovuta al fatto di non aver
potuto dare la vita?
Le tube uterine
Le tube sono le vie di escrezione dell'ovulo, situate fra l'ovaia e
l'utero. Essendo il luogo di incontro fra ovulo e spermatozoo,
riguardano la relazione (comunicazione) fra l'uomo e la donna (perlopiù
partner o ex-partner sessuale)
Dolore
a una tuba. Si
tratta di un conflitto maschile-femminile.
La donna può essere in collera perché ha l'impressione che il
suo partner si aspetti tutto da lei. Dirà allora: «Sono io che devo
sempre pensare a tutto, ai bambini, ai soldi, alle vacanze. Lui, non fa
niente».
Fibroma
alle tube. E’
connesso con un senso di svalutazione che riguarda la nostra relazione
di coppia. Per esempio, possiamo colpevolizzarci di far soffrire i
bambini a causa di difficoltà nella relazione di coppia.
Salpingite.
E’
un'infiammazione di una o di entrambe le tube. Sono in collera con gli
uomini o con un uomo che non mi rispetta, o che non tiene fede agli
impegni presi? Sono stata in collera con un partner, o un ex-partner
sessuale?
Alina ha la salpingite. E’
separata da Franco da quasi sette mesi; hanno un bambino di due anni.
Franco è spagnolo e con l'autorizzazione di Alina, porta il bambino in
Spagna per un mese, durante l'estate. Alina ne approfitta per fare un
viaggio per conto suo. Il ritorno di Franco è previsto qualche giorno
dopo il suo, ma i giorni passano e lei non ha alcuna notizia.
Preoccupatissima lo chiama in
Spagna, e lui le dice che prolunga il soggiorno di un mese. Alina non può
farci nulla, ha dato il suo permesso. Prova una grande collera nei
confronti del suo ex-marito, che non ha rispettato l'intesa iniziale; ha
l'impressione di essere stata manipolata, e inoltre ha paura che le
tolgano il bambino.
Gravidanza
extrauterina (intratubarica).
La fecondazione avviene nel primo terzo delle tube dopodichè
solitamente l'ovulo giunge fino all'utero dove comincia a dividersi. Se
questo tragitto viene a mancare, l'ovulo si ingrandisce dentro la tuba,
e può farla scoppiare: è la cosiddetta gravidanza extrauterina. Spesso
sta a indicare che la donna si trattiene dall'avere un figlio: l'ovulo
è trattenuto, e questo "trattenersi" può essere del tutto
inconscio.
Céline
ha avuto due gravidanze extrauterine. Da due anni vive con un uomo più
giovane che ha un ardente desiderio di paternità; Céline però ha già
avuto un figlio diversi anni prima, che ha dovuto dare in affidamento
perché non si poteva permettere di mantenerlo: il suo partner di allora
l'aveva abbandonata, e lei non possedeva nulla. Ora, per far piacere
all'uomo che ama, accetta comunque l'eventualità di una nuova
gravidanza; pochi mesi più tardi, forti dolori addominali la
costringono al ricovero: è sì incinta, ma si tratta di una gravidanza
extrauterina. I medici devono procedere all'asportazione della tuba. Per
lei e per il marito, è una profonda delusione.
Nuovo tentativo: anche questa volta si conclude con una gravidanza
extrauterina, ma questa volta la tuba va in pezzi; Céline non può
dunque più dare alcun figlio al marito il quale, tuttavia, non può
avercela con lei, che ha rischiato due volte la vita per avere un
figlio.
Inconsciamente Céline ha impedito queste due gravidanze nel timore di
dover rivivere ciò che le era accaduto con la prima.
L'utero
L'utero è un organo cavo, di tessuto muscolare, a forma di pera
rovesciata. La parte inferiore, più stretta, sfocia nella vagina
all'altezza del collo dell'utero. L'endometrio è una mucosa particolare
che tappezza l'utero e subisce modifiche durante il ciclo mestruale,
ispessendosi sotto l'influenza degli ormoni prodotti dall'ovaia. L'utero
è il luogo dell'annidamento. Rappresenta la famiglia.
Fibroma
all'utero. Il
fibroma all'utero è un tumore formato da tessuti fibrosi; molto spesso
è legato a un senso di colpa, a una preoccupazione o a rimpianti che
nutriamo nei confronti della perdita o della sofferenza di un membro
della famiglia (figlio, fratello o sorella), di un aborto spontaneo
avvenuto quando il feto era prossimo a poter essere salvato, di un
aborto subìto, e che non ci siamo perdonate, di un figlio che abbiamo
dovuto dare in adozione ma che non abbiamo mai dimenticato, e per il
quale nutriamo una segreta preoccupazione e rimpianto, della perdita di
un figlio in un incidente, per annegamento, malattia o suicidio. In
questo caso alimentiamo il dolore della sua dipartita, il rimpianto per
non averlo potuto aiutare o per non avergli detto che lo amavamo. Oppure
può trattarsi del non essere riuscite ad avere figli.
Utero
retroverso. La
retroversione uterina è molto spesso collegata alla paura di rimanere
incinta per la prima volta, o anche in casi successivi. Temiamo di non
poter tenere la situazione sotto controllo. La retroversione molto
spesso comporta l'asportazione dell'utero il che, inconsciamente,
traduce il nostro desiderio di non aver figli o di non averne più.
Questo problema colpisce soprattutto le donne che, temendo che il loro
compagno voglia altri figli, si trovano così la scusa ideale per non
averne più.
Prolasso
dell'utero. L'utero
può scendere nella vagina e manifestarsi all'esterno della vulva.
Questo problema può tradurre il desiderio di por fine alle relazioni
sessuali giacché questa affezione le impedisce.
E
possibile che si voglia metter fine alle relazioni sessuali per punire
l'altro, per timore di una nuova gravidanza, oppure perché non ci
sentiamo rispettate nel nostro corpo di donna.
Cancro
al collo dell'utero. E’
il cancro più frequente nella donna. All'inizio, l'unico sintomo è la
perdita di sangue a volte minima tra un mestruo e l'altro. Il cancro del
collo dell'utero denota molto spesso una profonda delusione vissuta con
un partner sessuale.