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Prova
Scientifica: Gli antipsicotici riducono il cervello
di
Vera Hassner Sharav - 26 febbraio 2011
Tratto da Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus
I
trattamenti tramite antipsicotici sono associati ad una riduzione del
volume di materia grigia. Nei pazienti che hanno ricevuto più di un
trattamento con antipsicotici è presente una diminuzione progressiva
del volume di materia bianca.
Le
immagini, a lungo attese, di 14 anni di risonanze magnetiche (MRI)
risultanti dagli studi del dottor Nancy Andreason su 211 pazienti,
documentano un restringimento progressivo del volume di tessuto
cerebrale nei pazienti a cui sono stati prescritti antipsicotici la
prima volta che hanno sperimentato un episodio di psicosi.
La
scoperta, pubblicata su The Archives of General Psychiatry (un estratto
qui sotto) mostra un rapporto diretto di causa tra il dosaggio, la
durata dell'esposizione agli antipsicotici e il restringimento del
cervello:
• Ad una più lunga esposizione corrisponde un più piccolo volume del
tessuto del cervello ed un aumento di volume del fluido cerebrospinale.
• Dopo aver controllato gli effetti di altri 3 fattori predittivi, un
trattamento di maggiore intensità tramite un antipsicotico è stato
associato con indicatori di una riduzione generalizzata e specifica dei
tessuti del cervello.
•
Un trattamento antipsicotico continuato è stato associato a volumi
inferiori di materia grigia. La diminuzione progressiva
del volume di materia bianca era più evidente nei i pazienti che hanno
ricevuto più trattamenti con antipsicotici.
La
scoperta conferma gli studi sugli animali:
•
"La plausibilità che un trattamento antipsicotico a lungo termine
abbia una conseguente riduzione del volume generale cerebrale è
ulteriormente convalidata da recenti studi controllati sui
macachi".
• "Questi risultati sono coerenti con i precedenti studi MRI che
suggeriscono che gli antipsicotici producono cambiamenti nel cervello
umano, misurabili con tecniche di neuroimaging dal vivo."
Il
meccanismo con cui questi farmaci causano danni al cervello, è stato
spiegato da Dott. Andreasen in un'intervista al The New York Times
(2008):
•
"questi farmaci ... bloccano le attività di base dei gangli
(formazioni nervose) . La corteccia prefrontale non riceve l'input di
cui ha bisogno e viene arrestata dai farmaci. Ciò riduce i sintomi
psicotici. E provoca anche una lenta atrofia della corteccia
prefrontale."
• "Un'altra cosa che abbiamo scoperto è che più sono i farmaci
che vengono somministrati e più si perdono i tessuti cerebrali."
Tratto da: http://www.ahrp.org/cms/content/view/606/9/