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Antidepressivi
Dott.
Roberto Cestari – tratto da “L’inganno psichiatrico”
Quelli
più classici sono detti "triciclici". Possono provocare
secchezza della bocca, sudorazione, stanchezza, disturbi visivi,
tachicardia, palpitazioni, cefalea, sonnolenza, vertigini. A dosi più
elevate possono dare tremori e anche crisi convulsive, eccitazione,
stati confusionali, allucinazioni, ansia, insonnia e manifestazioni
psicotiche.
A questi si aggiungono una serie molteplice di "disturbi” vari,
riscontrati con minore frequenza, che possono andare da problemi epatici
o intestinali, alla caduta dei capelli, sino all'infarto e all'ictus.
Il 29 dicembre 1987 è stato introdotto sul mercato internazionale e
successivamente su quello italiano un nuovo farmaco antidepressivo: la fluoxetina,
commercializzato in Italia sotto il nome di Prozac o Fluoxeren.
E’ stato reclamizzato come il farmaco miracoloso del XX Secolo e sono
comparsi molti articoli, con una ben orchestrata campagna stampa, che lo
propagandavano come “la pillola della felicità".
Dopo
i primi entusiasmi sono iniziate ad arrivare le segnalazioni degli
effetti collaterali: estremamente allarmanti.
Non si tratta infatti della comparsa di eritemi o allergie al prodotto,
quanto al fatto che l'assunzione del Prozac indurrebbe a
commettere suicidio, in alcuni casi all'omicidio.
E’ evidente che la possibilità di commettere suicidio è alta nei
pazienti depressi, ma è altrettanto vero che molti depressi restano
tali senza mai pensare neanche lontanamente di suicidarsi.
Nel febbraio del
L'identico fenomeno veniva descritto dal Journal of the American
Accademy of Child and Adolescent Psychiatry, in un articolo
intitolato "Emergence of Self Destructive Phenomena in Children
and Adolescent During Fluoxetine Treatment" del marzo 1991
La
correlazione tra assunzione di Prozac e comparsa di idee
suicidarie particolarmente intense e violente, così come descritta
negli articoli scientifici citati, in persone che mai prima avevano
avuto tali pensieri; la scomparsa di tali ideazioni dopo la sospensione
del trattamento con Prozac (in un periodo di due tre mesi dalla
sospensione); le affermazioni fatte dagli stessi pazienti in terapia...
non lasciano adito a dubbi.
Alcuni pazienti hanno affermato, e cito ancora una volta l'American
Journal of Psychiatry: “la fluoxetina (Prozac) mi aveva reso
capace di commettere il suicidio con successo", “la
fluoxetina è un farmaco mortale".
Da notare che le
persone coinvolte nello studio scientifico citato non solo svilupparono
idee di suicidio, ma in diversi casi tentarono di commetterlo con
modalità tali da cercare di evitare ogni tentativo di salvarli.
Alcuni acquistarono o si
procurarono armi da fuoco. Altri si sono dichiarati perseguitati da idee
suicidarie così intense e violente che togliersi la vita sembrava
essere l'unico modo di farle cessare.
Gli effetti descritti si manifesterebbero in una percentuale di pazienti
che assumono Prozac che può variare dal 1,3 al 7,5 %.
Se rapportiamo questo numero alla popolazione che fa oggi uso di questo
farmaco otteniamo cifre impressionanti.
Negli Usa vi sono dai 6 ai 10 milioni di persone che assumono il Prozac.
In Europa e in Italia il loro numero è in costante crescita.
Nell'arco
di sei ani il Prozac ha accumulato ben 26.623 casi riportati
(solo negli USA) di reazioni collaterali e 1.885 casi di tentativo di
suicidio, numeri superiori a qualsiasi altro prodotto in commercio da
decenni.
A seguito dei tentativi di suicidi e dei suicidi avvenuti negli USA vi
sono attualmente 170 cause civili e penali intentate contro l'industria
produttrice del Prozac,
Nel rapporto
annuale del 31 dicembre 1992 della Eli Lilly ai propri azionisti
(item 3 parte 1), la compagnia farmaceutica afferma che non vi è motivo
alcuno di preoccupazione poiché qualsiasi sia il risultato delle azioni
penali nei suoi confronti "queste non provocheranno alcun
pericolo che possa avere effetto sulla nostra consolidata posizione
finanziaria".`
Oltre ai casi di suicidio vi sono anche diversi casi di
suicidio-omicidio-strage. Nel settembre del 1988 J. Wesbecker, un
tranquillo lavoratore che soffriva di depressione: durante la terapia
instaurata con Prozac, dopo essersi impossessato di un'arma ha ucciso
otto suoi colleghi di lavoro e ne ha feriti altri dodici, prima di
togliersi egli stesso la vita.
Nel corso del 1992 le proteste dei cittadini hanno fatto sì che
Nonostante la drammaticità dei casi e le testimonianze raccolte i
membri di quella commissione stabilirono che il Prozac era
abbastanza sicuro e rinnovarono la sua autorizzazione al commercio.
Una successiva
indagine ha permesso di appurare che almeno 8 di quegli esperti sono nel
libro paga della Eli Lilly (l'industria che produce il Prozac),
e che ricevono centinaia di milioni l'anno a testa, da quell'industria
farmaceutica, per i loro "progetti di ricerca".
Grazie alla legge sulla libertà di informazione che vige negli USA, il
Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo ha ottenuto recentemente
dalla FDA copia integrale dei documenti relativi alla fase di ricerca
sperimentale sul Prozac.
Ho potuto avere copia integrale di
questa documentazione e studiarla con cura?
Sulla base di
questi documenti si evidenzia che:
a) durante la fase sperimentale condotta sul Prozac, le procedure
scientifiche sono state ripetutamente violate.
b) le linee guida dei test sperimentali sono state impostate così che
ogni e qualsiasi caso di ideazione suicidaria non venisse riportato, così
come qualsiasi sintomo di depressione.
c)
d)
e) lo studio originario della FDA sul Prozac concludeva
affermando che tale farmaco non era più efficace del placebo. E’
stata allora introdotta una variazione dei parametri statistici di
riferimento e lo studio è stato ricontrollato, utilizzando solo quei
soggetti che prendevano anche altri antidepressivi, mostrando così
l'efficacia del Prozac.
I responsabili
della Eli Lilly dichiarano che questa è una mera campagna
denigratoria e che il Prozac o Fluoxetina è un medicinale
sicuro. Alcuni anni or sono
Sinceramente non sono in alcun modo interessato ai profitti della Eli
Lilly, ma vorrei ricordare che altri farmaci sono stati banditi dal
mercato per motivi molto meno gravi.