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Cause
metafisiche delle malattie: 'pelle' e 'anoressia'
Tratto dal
libro “Quando il corpo ti dice di amarti”
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ANORESSIA
Spesso accade che l'anoressico soffra contemporaneamente anche di
bulimia: quando non ne può più di controllarsi e privarsi di cibo, si
ingozza, e poi si provoca il vomito. Se questo è il tuo caso, cfr.
anche la voce BULIMIA.
Sul piano emotivo
Nel rifiutare il cibo, che è simbolo della madre nutrice,
del pianeta Terra, chi soffre di anoressia rifiuta la propria madre.
Rifiutando la madre, che è il suo modello di principio femminile,
rifiuta dunque la parte femminile che porta in sé. La donna anoressica
ha un gran bisogno di reimparare a vivere, di concedersi di essere
donna, invece di sfuggire a se stessa. La persona anoressica, infatti,
facilmente si rifugia in un universo astrale, o in un suo mondo
immaginario, giacché vorrebbe vivere subito nell'aldilà, invece di
compiere ciò che è venuta a fare su questo pianeta. Il cibo non le
interessa più perché ha chiuso la porta al proprio desiderio di vivere
e di agire.
Sul piano mentale
Se soffri di anoressia, prima di tutto bisogna cambiare la
percezione che hai di tua madre. Sappi che ha fatto sempre del suo
meglio, rispetto alle informazioni che aveva, e che ha pieno diritto di
avere le sue paure e i suoi limiti, come tutti gli esseri umani. Può
darsi che ti abbia deluso, ad un certo momento, quand'eri più giovane,
ma la cosa che ti fa soffrire è la tua percezione degli eventi, e non
gli eventi di per sé. Hai dunque il potere di mutare questa percezione.
Accettando tua madre e il modo in cui ha cercato di nutrirti
affettivamente, imparerai a tua volta ad accettare la donna che è
dentro di te, e riprenderai gusto alla vita e al cibo.
Sul piano spirituale
e conclusione
Per sapere che cosa, sul piano spirituale, ti impedisce di
rispondere ad un bisogno importante del tuo essere, serviti del
questionario alla fine del libro. Le risposte che darai, ti forniranno
dati ancora più precisi sulla vera causa del tuo problema fisico.
PELLE (PROBLEMI DI)
Sul piano fisico
La pelle, rivestimento esterno del corpo, è costituita da
uno strato profondo (il derma) e da uno superficiale (l'epidermide).
E’ dunque la protezione del corpo, in permanente contatto con il mondo
esterno. I problemi di pelle, molto numerosi, sono tutti menzionati, in
questo libro, in base alla parte del corpo in cui si manifestano.
Sul piano emozionale
La pelle, in genere, è in rapporto con l'autovalorizzazione
nei confronti dell'esterno. Trattandosi dell'involucro del corpo,
rappresenta l'immagine che abbiamo di noi stessi; se vogliamo sapere
quale immagine abbiamo di noi, basterà che descriviamo la nostra pelle:
per esempio, una pelle morbida significa "mi considero dolce, non
ruvido". Se la pelle è
arida, cfr. anche ITTIOSI, soprattutto per quanto riguarda le cause
metafisiche.
Qualsiasi problema cutaneo è connesso con un senso di vergogna nei
confronti di se stessi. Le persone in questione prestano eccessiva
attenzione a ciò che gli altri possono pensare di loro, e ne prestano
troppa anche al proprio giudizio. Non si consentono d'essere appieno se
stesse, e facilmente si autorifiutano. Spesso si sentono colpite nella
loro integrità; sono persone molto sensibili a tutto quello che accade
esternamente, che si lasciano troppo facilmente toccare
dagli altri (in senso figurato), e che hanno difficoltà ad amarsi per
come sono.
Quando il problema di pelle presenta anche pus,
vorrà dire che hai l'impressione
che ci sia del marcio, tanto da provocare questo problema per
mantenere le distanze.
Un grave problema di pelle è infatti un ottimo mezzo per tenere lontani
gli altri; la pelle consente di entrare in contatto con loro, ma può
anche essere un mezzo per non avere nessun contatto. Uno può trovare
una tale vergogna per com'è, o per come potrebbe essere, da rifiutarsi
di affezionarsi ad un'altra persona, e servirsi del proprio problema di
pelle come scusa; diventa allora intoccabile;
vorrebbe cambiar pelle, nel
senso di cambiare completamente.
Se la persona in questione tenta senza successo di riavvicinarsi a
qualcuno, alimenterà un gran rancore e odio, e potrà crearsi un cancro
della pelle.
Se il problema di pelle ci spinge a grattarci, cfr. anche PRURITI.
Se il problema interessa solo la parte superficiale della pelle (per
esempio
La parte del corpo colpita indica in quale ambito il problema viene
vissuto (per esempio, se si tratta del volto abbiamo paura di... perdere
la faccia): cfr., in questo libro, la voce VOLTO (PROBLEMI AL).
Sul piano mentale
La pelle è un organo molto visibile tanto per te quanto
per gli altri, sicché più il problema è manifesto, più ti disturba,
più indica che il tuo modo di pensare e le tue credenze nei confronti
di te stesso ti disturbano ed è urgente provvedere. Per ricostruirti
un'immagine di te, ti suggerisco di prenderti il tempo di annotare le
tue virtù, e ogni giorno vedi di aggiungerne qualcuna alla lista.
Chiedi aiuto agli altri se trovi il compito difficile.
Il messaggio dei problemi cutanei è importante: è quello di concederti
d'essere un umano, con le tue debolezze, i tuoi limiti e le tue paure,
senza credere, per questo, di non valere nulla. Hai pieno diritto di
decidere di salvarti la pelle
senza metterti sotto accusa, anche se la decisione che prenderai non
dovesse essere approvata dalle persone che ami. Il tuo valore proviene
dalla qualità del tuo cuore, proviene dalla persona speciale che sei
nel profondo, e non da quello che avviene nell'universo fisico.
In caso di ARROSSAMENTI CUTANEI, cfr. anche quella voce.
Sul piano spirituale
e conclusione
Per sapere che cosa, sul piano spirituale, ti impedisce di
rispondere ad un bisogno importante del tuo essere, serviti del
questionario alla fine del libro. Le risposte che darai, ti forniranno
dati ancora più precisi sulla vera causa del tuo problema fisico.