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Anno
nuovo, vecchi crimini e criminali!
Marcello
Pamio – 8 gennaio 2007
Il
Si è cambiato il vecchio calendario sostituendolo con il nuovo, e la
speranza è sempre quella: che i mesi che verranno saranno diversi da
quelli che hanno preceduto.
Ma non è così: i crimini e i criminali non guardano in faccia nessuno!
Si è chiuso l’anno con
l’impiccagione del dittatore Saddam
Hussein. Ucciso pochi giorni prima di entrare nel settantesimo anno
di età (essendo nato a Tikrit nel 1937) perché la legge irakena (anche
se non riconosciuta dalla Corte fantoccio) non permette o permetteva
esecuzioni di stato dopo appunto il settantesimo anno (o nell’anno
dello stesso), sia perché non si dovevano continuare i processi perché
sarebbero saltati fuori i numerosi scheletri nell’armadio degli Stati
Uniti e dei loro servizi segreti deviati.
Chi avrà mai fornito le mappe
satellitari con la dislocazione dei villaggi e delle truppe, e
soprattutto le armi di distruzione di massa, come i gas, usati poi dal
dittatore per sterminare le popolazioni nemiche?
Cosa dire poi delle riprese
“casuali”, mediante la fotocamera del cellulare di uno dei boia
incappucciati presenti all’esecuzione dell’ex Rais. In un posto
segretissimo e superprotetto, qualche buontempone ha avuto il tempo di
estrarre tranquillamente il telefonino e riprendere gli ultimi istanti
dell’ex Rais irakeno!
Beati coloro che credono a questa
ridicola spiegazione!
Non è forse più logico pensare che tali immagini galeotte
– esattamente come quelle del lager Abu
Graib - sono state pensate e successivamente veicolate per scuotere
l’opinione pubblica del mondo arabo? Per fomentare rabbia e odio?
Questa strategia mediatica, che va
sotto il nome di “scontro di civiltà”, è tanto amata dalle
amministrazioni statunitensi e israeliane.
Uno “scontro” il cui obiettivo è racchiuso e sintetizzato nel
famoso “Divide et Impera”.
Dividi per imperare, dividi per controllare le masse.
Veicolare mirabilmente specifiche immagini, o crearle ad hoc, come nel
caso delle vignette su Maometto,
hanno lo scopo da una parte di aizzare le fazioni più violente ed
estremiste, oltreché smuovere quelle più moderate, ma dall’altra
quello di creare scontri tra le fazioni contrapposte (leggi: sunniti
contro sciiti)
In Palestina si è chiuso l’anno
con un triste primato: secondo l’organizzazione israeliana per la
difesa dei diritti umani, B’Tselem,
il
Cosa questa normale per qualcuno, visto i sessant’anni di morti e violenze che
hanno seguito la nascita dello Stato israeliano da parte dell’Impero
Britannico spinto dalle organizzazioni sioniste. Ma la morte di
chicchessia NON può e NON deve diventare normale: ogni essere umano,
indipendentemente dal colore della pelle, dalla etnia e dal credo
religioso, è sempre un Essere vivente unico.
Il nuovo anno, tanto per cambiare, ha visto l’ennesima strage di
persone e non solo tra palestinesi e israeliani – in lotta costante - ma
addirittura tra gli stessi arabi.
Mercoledì 3 gennaio, ci sono stati
4 morti e 6 feriti a seguito degli scontri tra Hamas e Fatah, le due
fazioni che lottano
ufficialmente per il medesimo scopo: liberazione delle terre occupate
illegittimamente da Israele e creazione di uno Stato arabo indipendente
in Palestina.
Giovedì l’esercito israeliano, per accendere ancor di più gli
scontri interni, ha invaso militarmente Ramallah, distruggendo negozi e
autovetture con l’ausilio di carriarmati e sparando sulla popolazione.
Venerdì Gaza si sono contati ben 7 morti e 60 feriti.
Tsahal ci ha abituati a invasioni
periodiche in terre straniere, ma la cosa anomala in questa faccenda (ma
che anormale non è come vedremo) sono gli scontri tra Hamas e Fatah.
Fino a ieri vicinissimi ad un accordo, e di punto in bianco si sparano e
ammazzano tra loro. Cosa c’è sotto?
Sicuramente un accordo tra le due fazioni palestinesi è assai
pericoloso per coloro che non vogliono la pace in Terra Santa. La loro
unificazione è così pericolosa che ogni qualvolta stanno per firmare
un accordo, accade sempre qualcosa: attentati, finti rapimenti, stragi,
invasioni, ecc.
Semplice coincidenza, o c’è
dell’altro?
Purtroppo c’è dell’altro, come per esempio l’invio di armi e
soldi ad Al-Fatah, la fazione del presidente Mahmoud
Abbas, conosciuto come Abu
Mazen.
Il giornale israeliano Haaretz
ha infatti denunciato l’arrivo di 4 camion strapieni di armi
dall’Egitto (ecco spiegata la recente visita di Abu Mazen al
presidente egiziano). Già questo è di per sé illegale, ma la cosa
veramente vergognosa è che l’entrata di queste armi hanno avuto il
benestare proprio del governo sionista di Ehud Olmert!
Israele ha quindi permesso che entrassero nella Striscia di Gaza,
attraverso il passo Kerem Shalom ben 2000 fucili AK-47, 20.000 caricatori e 2 milioni di
munizioni! Tutti destinati, all’amico Abu Mazen. Amico non solo di
Olmert e dei generali dalla stella di David, ma anche
dell’amministrazione Bush.
Così vicino alla Casa Bianca che
riceverà da questa addirittura 86,4 milioni di dollari come
stanziamento per le forze di sicurezza (dicono loro) del presidente. In
realtà questi soldi serviranno ad altro…
Non è che Abu Mazen è l’uomo dell’occidente messo in Palestina per
creare disordini (Divide et Impera) e per portare avanti le politiche
degli occupanti? Dubbio questo che si rafforza venendo a sapere che
pochi giorni fa, Abbas con un decreto verbale ha esautorato il Ministro
degli Interni, Said Siyam e
nominato Mahmoud Dahlan capo
della sicurezza nazionale. Questo personaggio - a detta degli stessi
appartenenti ad Al-Fatah - risulta essere vicino e connivente con gli
occupanti!
Scorrono i messi, passano gli anni,
ma la “strategia della tensione” rimane sempre la stessa da che
mondo e mondo. La differenza rispetto al passato è che oggi con
l’influenza dei mezzi di comunicazione di massa - tutti controllati -
è possibile arrivare ovunque e lasciar passare informazioni
appositamente devianti e filtrare quelle invece utili.
L’esempio più recente di questa manovra sono le dichiarazioni
pubbliche del telepredicatore evangelico Pat
Robertson durante il talk show “The
700 Club” secondo le quali, gli Stati Uniti nella seconda metà
del 2007 saranno colpiti da un terribile attacco terroristico che costerà
la vita a molti cittadini! Si tratterà, secondo il portavoce delle
lobbies sioniste, “di un vero e
proprio ‘assassinio di massa’ che riguarderà alcune grandi città
americane e vedrà coinvolte milioni di persone”[2]
La cosa sconvolgente è che questa profezia
gliel’ha passata nientepopodimenoché Dio in persona! Ricordo che questo oscuro personaggio, questo
“tele-sionista” ad litteram, aveva giustificato l’ictus che ha
colpito l’ex premier Ariel
Sharon, come la “punizione
divina al fatto di aver ceduto alcuni territori in Israele ai
palestinesi”[3]
Tali informazioni, da vera e propria “strategia del terrore”,
servono a far nascere nella popolazione ataviche paure di morte e di
sofferenza: la paura blocca, paralizza le coscienze e quindi rende più
controllabili le persone!
Rimane il dubbio, che, il
funzionale Robertson, non ha ricevuto l’imbeccata da Dio, ma da
qualche servizio deviato, un po’ più diabolico…
Nella speranza che non si realizzino le previsioni del sionista Pat
Robertson, è bene sapere cosa sta accadendo nell’oramai democratizzato
Afghanistan.
I media in generale si dimenticano di raccontarci, che il paese invaso e
devastato con la scusante dell’11 settembre 2001 (in realtà dovevano
terminare la costruzione dell’oleodotto della multinazionale
statunitense Unocal, alla
quale si erano opposti i talebani: la struttura paramilitare creata,
organizzata e finanziata dalla Cia) oggi è diventato il principale
fornitore di eroina al mondo![4]
Nel 2001 - secondo un rapporto
dell’organizzazione britannica Drugstore
- la produzione di oppio in Afghanistan era di 185 tonnellate, mentre
nel 2002, quindi dopo l’invasione militare, tale produzione è
magicamente aumentata da
Nel 2006 secondo un altro rapporto, questa volta delle Nazioni Unite, le
terre coltivate a papavero sono aumentare del 59% rispetto il 2005!
Possibile che dopo l’aggressione
di Bush & C., la produzione di oppio è salita alle stelle
raggiungendo proprio in questi mesi il suo picco massimo?
La risposta a questa triste domanda ce l’ha fornisce proprio
Quindi dopo anni (dall’11
settembre 2001) di guerra criminale e illegittima, non solo le donne
afgane hanno meno diritti di prima e moltissime di loro si devono
prostituire per superare la povertà estrema indotta dalle devastazioni
militari, ma anche il volume di stupefacenti ‘by
taliban’ che sta inondando il mondo, si è magicamente
moltiplicato!
Questo per l’Afghanistan.
Nell’altro paese mediorientale che ha avuto la fortuna di essere democratizzato dalla congrega di Bush, e cioè
l’Iraq, tra poco arriveranno a succhiare il nettare della terra:
petrolio, le multinazionali anglo-statunitensi.
Lo denuncia oggi il quotidiano britannico “The
Independent”, il quale avverte che il governo fantoccio iracheno,
ha preso accordi (su pressioni statunitensi ovviamente) con le
multinazionali dell’energia (BP
o British Petroleum, Exxon,
Shell, ecc.), per lo
sfruttamento delle risorse energetiche del paese produttore e membro
dell’OPEC. Della serie: il petrolio rimarrà (nella carta) dello Stato
iracheno (già di per sé filo statunitense), ma le concessioni di
estrazione e naturalmente di vendita saranno delle Corporation
anglo-statunitensi.
Dopo aver devastato un paese
sovrano, ucciso oltre 600.000 persone civili, Bush &
Visto che stiamo parlando di
ricchezza, Mr. George Walker Bush,
al fine di
sviluppare illegali armi batteriologice - in
contravvenzione al diritto internazionale - sta spendendo più
denaro rispetto ai 2 miliardi di dollari spesi nella Seconda Guerra
Mondiale nel Progetto Manhattan per
produrre
Lo dice Francis
Boyle, professore di diritto internazionale che dichiara come il
Pentagono «si sta ora preparando
a combattere e 'vincere' una guerra biologica".[6]
Per gli anni 2001-2004, il Governo Federale ha stanziato 14.5
miliardi di dollari "apparentemente
solo per il lavoro relativo alla guerra biologica 'civile'”. Altri
5.6 miliardi di dollari sono stati votati per "il cosiddetto 'Progetto BioScudo'", in base al quale
Decine e decine di miliardi di dollari che andranno direttamente nelle
casse delle multinazionali vicine all’amministrazione, e questo in barba alla situazione
economica della popolazione statunitense.
Come vedete, passano i mesi, e i criminali perseverano
nelle loro misfatte!
[1]
Dal sito InfoPal www.infopal.it/testidet.php?id=3662
[2]
Pravda, 3 gennaio 200
[3]
Idem
[4]
Peace Reporter, “Più oppio per tutti” www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=7041
[5]
Peace Reporter, “Più oppio per tutti” www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=7041
[6]
Prava.ru – 28 dicembre 2006 - Traduzione a cura di Carlo Martini
per www.radioforpeace.info
[7]
Idem