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Alteplase ed il rischio di
emorragia intracranica nell'ictus ischemico acuto
di Carlo Franzina (Xagena2003)
Il
caso sollevato dal British Medical Journal ha posto l’attenzione sulla
sicurezza dell’Alteplase , un trombolitico conosciuto anche come tPA e
commercializzato con i marchi Activase ed Actilyse, nel trattamento dell’ictus
ischemico acuto.
L’articolo del British Medical Journal (BMJ 2002 ; 324 : 723-729) critica le
conclusioni del NINDS rTPA Stroke Study, che hanno portato nel 1996
all’approvazione del farmaco nell’ictus ischemico acuto da parte dell’FDA,
e successivamente (2000) alla raccomandazione all’uso nelle linee guida
promosse dall’American Heart Association.
Le critiche mosse dal British Medical Journal hanno indotto il National
Institute of Neurological Diseases and Stroke (NINDS) a nominare una nuova
commissione per rianalizzare i dati dello studio “Tissue Plasminogen Activator
for Acute Ischemic Stroke” , pubblicato a dicembre 1995 sul The New England
Journal of Medicine.
Nell’articolo a nome di Jeanne Lenzer
, un «medical investigative journalist» del giornale inglese viene tra
l’altro sottolineato come l’American Heart Association non abbia considerato
i risultati di uno studio condotto dalla Cleveland Clinic Foundation .
I Ricercatori del Cerebrovascular Center della Cleveland Clinic Foundation
avevano valutato la percentuale di impiego dell’Alteplase nel trattamento
acuto dell’ictus ischemico, l’incidenza di emorragia cerebrale sintomatica e
l’outcome (esito) dei pazienti ospedalizzati, nell’area urbana di Cleveland
(Usa).
Lo studio era stato condotto tra il luglio 1997 ed il giugno 1998.
Avevano partecipato 28 ospedali dell’area di Cleveland (Usa) ed erano stati
coinvolti 3.948 pazienti con ictus ischemico acuto.
L’1,8% (n = 70) dei pazienti aveva ricevuto l’Alteplase. Di questi 11
(15,7%) avevano presentato emorragia intracranica sintomatica e 6 erano morti.
Nel 50% dei pazienti trattati con l’Alteplase non era stato eseguito
correttamente il protocollo del NINDS.
La mortalità ospedaliera era risultata significativamente più alta tra i
pazienti trattati con Alteplase (15,7%) rispetto ai pazienti non trattati con il
trombolitico (5,1% ; p <0.001).
Le conclusioni dello studio (Katzan IL et al , JAMA 2000; 283: 1151-1158)
avevano indicato che solo un gruppo molto piccolo di pazienti (1,8% del
campione) con ictus ischemico acuto era stato sottoposto a trattamento con
Alteplase, e tra questi l’incidenza di emorragia intracranica era risultata
molto alta.
Carlo
Franzini (Xagena2003)
Tratto
da: www.medicinaonline.org
- www.mediexplorer.it