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Alcool:
un sostituto ecologico alla benzina.
di Roy
Virgilio - www.progettomeg.it
Da
alcuni anni ormai il settore trasporti è diventato la prima causa di
inquinamento dell’aria. Più delle industrie e di qualsiasi attività
produttiva.
Per cercare di limitare gli enormi danni alla salute dell’uomo e del
pianeta sono state pensate ed attuate piccole azioni che non hanno
sfiorato il problema di fondo: l’uso degli idrocarburi fossili.
Io vi voglio portare a conoscenza di alcuni semplici metodi e moderne
tecnologie che sono di immediata applicazione ma che rimangono a tutt’oggi
in assoluta sordina. Forse non sono la soluzione finale ma vi
permetteranno di agire concretamente affinché l’aria che noi tutti
respiriamo migliori già da oggi e non investendo soldi… ma
risparmiandone!
Probabilmente già sapete che il motore a combustione, che sia diesel o
benzina, necessita di tre elementi base per il suo funzionamento: un
combustibile, un comburente e la giusta miscela di entrambi nella camera
di scoppio. Ciò vuol dire che per far andare la vostra auto non
necessitate obbligatoriamente della benzina o del gasolio ma di un
combustibile che abbia caratteristiche simili. Tali prodotti esistono e
sono, principalmente, di origine vegetale. Parlo in particolare del
biodiesel, o semplicemente degli olii vegetali, quali sostituti del
gasolio, e dell’etanolo o metanolo in sostituzione alla benzina.
Non
vi spaventate, nulla di folle o illegale.
Provate a pensare alla benzina: conoscete la sua formula chimica? Cos’è,
di cosa è composta? Essendo un idrocarburo contiene atomi di idrogeno e
carbonio ma non è un composto sempre uguale, non contiene sempre lo
stesso tipo di molecole, non ha una sua formula chimica. Possiede
piuttosto una serie di caratteristiche chimico-fisiche che vengono
decise per legge. E’ un bel miscuglio a cui si aggiungono inoltre vari
additivi quali coloranti, antidetonanti, antiruggine e spesso anche un
gocciolino di acqua. Eppure viene sempre chiamata benzina ed il vostro
motore la brucia senza problemi. Questo già vi fa capire che la vostra
auto per funzionare non ha bisogno di un liquido particolare ma
piuttosto che rispetti dei parametri di fondo. Questo è difficile che
qualcuno ve lo dica ma, di fatto, è così. Dimostrazione di ciò è la
semplicità con cui si può alimentare un motore benzina con GPL o
metano (di fatto a parte il serbatoio separato è solo un problema di
carburazione, la giusta miscela aria-combustibile).
Assodato ciò possiamo entrare nel vivo dell’articolo, alle
informazioni pratiche per poter far funzionare la vostra auto o moto con
carburanti vegetali.
Alcool etilico come
carburante nei motori benzina
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Valori
di etanolo testato positivamente su vari modelli di auto. |
Anche
se precedentemente ho menzionato l’alcool metilico come potenziale
sostituto alla benzina, di fatto ne sconsiglio l’uso per il suo alto
potere corrosivo e la sua tossicità. Il miglior carburante risulta
essere l’alcool etilico (CH3CH2OH) che potete tranquillamente trovare
nei supermercati, discount e negozi tipo drogherie ad un prezzo che
oscilla tra i 70 centesimi e 1,10 euro al litro. Questo per quanto
riguarda quello denaturato, di colore rossastro e a 90° (possibilmente
acquistate quello di origine agricola!).
Quest’ultimo dato, la gradazione, è fondamentale per il nostro lavoro
e apre due grandi categorie: l’alcool a 90°, e quello con gradazione
superiore a 95° . La percentuale che rimane al 100% è sempre composta
da acqua con la minima presenza del denaturante (per l’uso nel motore
è consigliabile eliminare il colorante immergendo dell’alluminio
nell’alcool per alcuni giorni o filtrandolo con dei carboni attivi,
comunque più avanti vedremo che è possibile acquistare alcool
denaturato con benzina e quindi perfetto al nostro scopo!).
La quantità di acqua presente nell’alcool è la discriminante delle 2
categorie poiché essa non si miscela nella benzina, se non in minima
parte, e richiede perciò due tipi di approcci diversi.
Usare
alcol 90°
La
condizione principale per utilizzare l’alcool 90° è quello di usarlo
puro, ovvero senza miscelarlo alla benzina proprio perché l’alta
percentuale di acqua va a stratificarsi nel serbatoio ingolfando ad un
certo punto la carburazione o facendo comunque “saltellare” il
motore fino alla sua eliminazione. Usato tal quale invece non provoca
problemi particolari e può essere utilizzato su tutte le auto che
montano una centralina ECU a tre vie (praticamente tutte le
catalizzate), o sonda Lambda che rilevando il quantitativo di ossigeno
nei gas di scarico vanno a correggere in automatico i parametri di
carburazione settando al meglio la combustione.
Nonostante l’ottimo lavoro eseguito dalla centralina potreste
riscontrare una non perfetta carburazione specialmente quando l’auto
è fredda ed ai bassi regimi. Per eliminare tali inconvenienti basterà
sostituire le candele con altre di tipo più caldo (per maggiori
dettagli potete visionare il seguente link: http://www.ngkntk.it).
Questa necessità è dovuta alle proprietà dell’alcool (calore
latente di vaporizzazione superiore a quello della benzina), che sommate
all’acqua presente, producono un raffreddamento interno del motore che
deve essere compensato da candele con grado termico maggiore.
Questa bassa temperatura contribuisce inoltre a ridurre i già bassi
inquinanti che scaturiscono dalla combustione. Infatti, avendo
l’etilico un’unica e semplice formula chimica che comprende anche
l’ossigeno, la combustione è molto più pulita e completa rendendo
gli scarichi ricchi di vapore acqueo con bassissima presenza di
monossido di carbonio. Da considerare anche che se l’alcool che
utilizzate è di origine vegetale il bilancio dell’anidride carbonica,
fra quella emessa dal vostro veicolo e quella imprigionata dalla pianta
durante la sua crescita, è nullo e quindi non contribuirete
all’effetto serra!
Un’ultima attenzione va riservata, nel primo periodo di sostituzione
del carburante, ai filtri dove passa-va la benzina. Infatti l’alcool
ha un buon potere detergente e tenderà ad asportare lo sporco presente
nel carburatore ed i residui carboniosi depositati all’interno del
motore. Per cui dopo un centinaio di chilometri effettuati ad alcool è
bene pulire i filtri ed eventualmente sostituirli.
Vi ricordo che tutto questo funziona grazie al lavoro di ricarburazione
effettuato dalla centralina ECU ma se la vostra auto, o più facilmente
moto, non montassero tale chicca tecnologica, potrete ugualmente andare
ad alcool agendo voi stessi, o il vostro meccanico, sul carburatore,
cambiando i getti e facendo un po’ di prove. Su internet trovate
tabelle comparative benzina-etanolo che vi potranno aiutare in questo
lavoro.
Usare alcool a
gradazione maggiore di 95°
Per
adesso in Italia non trovate distributori di etanolo per cui il suo
utilizzo tal quale può risultare in alcuni casi eccessivamente
difficoltoso. Ma se si vuole comunque risparmiare qualcosa e inquinare
molto meno, un buon compromesso lo si può ritrovare nell’uso di
alcool etilico a 95° (o superiore). Infatti da tale gradazione la
quantità di acqua presente riesce a miscelarsi nella benzina, e questo
mix può alimentare tranquillamente il vostro motore senza modifica
alcuna; fino ad una certa percentuale di alcool.
Dovete sapere che spesso si fa uso di un 5% di etanolo o metanolo nelle
benzine per aumentare il numero di ottano. In effetti in Italia questa
pratica non è seguita ma in moltissimi paesi europei lo è. E per legge
tutte le auto immatricolate dopo il 1998 devono essere predisposte (come
materiali) all’uso di alcoli in tale percentuale. Inoltre moltissime
case automobilistiche dichiarano di sostenere valori anche più alti,
che arrivano fino al 20%. Una tabella parziale la potete trovare qui di
lato. Di fatto la presenza della benzina (come anche l’acqua nel 90°),
rende quasi innocuo il potere leggermente corrosivo dell’etanolo e
l’invecchiamento dei componenti diventa così paragonabile alla
normale usura. Assicuratevi però di non avere parti in magnesio poiché
tale metallo è particolarmente sensibile agli alcoli.
In definitiva il consiglio è quello di procedere a gradi testando da
prima una percentuale del 5% (ad es. un litro di etanolo 95° su
I motori Flex Fuel
Fino
ad ora abbiamo parlato di Fai Da Te. Ma se tale tecnologia è valida,
possibile che nessuno abbia già pensato di svilupparla a livello
industriale?
Certamente. Sia all’estero che… in Italia! La nostra industria,
sotto il nome di Magneti Marelli vende un motore chiamato Flex Fuel che
può funzionare totalmente ad alcool, a benzina o con qualsiasi miscela
di questi due carburanti! Mai sentito parlarne? Vi dirò di più. Tale
motore viene montato su varie marche di automobili tra cui
E noi? Ho pensato che nel Bel Paese ci fossero problemi di leggi ma dopo
una ricerca un po’ difficoltosa, scopro che, a seguito di direttive
europee, è stato emanato un regolamento, il 96 del 20 febbraio 2004,
che addirittura reca agevolazioni fiscali per il bioetanolo di origine
agricola (triennio 2003-2005). Per cui, oltre a non essere vietato, è
addirittura incentivato! Ma allora perché non se ne fa uso e nessuno ne
sa niente?
A tal proposito sarebbe il caso di disturbare i nostri parlamentari per
richiedere la vendita, presso alcuni distributori, di bioetanolo puro o
in miscela con la benzina (come già accade in Brasile ed in Svezia!).
Questo sicuramente sarà da molla per il lancio sul mercato italiano di
motori Flex Fuel e tutti, Fiat compresa, ne gioveranno
sicuramente.
Intanto che qualcosa si muova a livello macroscopico, non vi consiglio
di stare con le mani in mano. Infatti l’acquisto del bioetanolo
agevolato è possibile anche ad “utenti extrarete”, come cita
testualmente la legge, per cui tutti noi possiamo rivolgerci ad un
deposito fiscale per acquistare questo carburante ecologico. Inoltre, e
con ciò vi do l’ultima dritta di tipo Fai Da Te, se volete modificare
la vostra auto in maniera che si comporti come una Flex Fuel, potete
ricorrere al seguente sito brasiliano che vende Kit completi: http://www.jpinjection.com.br.
Con poche centinaia di euro, riceverete a casa tutto il necessario per
spostarvi un po’ più liberi, più puliti e non finanziando i soliti
noti.
Buona carburazione a tutti!
Siti
internet:
- www.ethanol.org:
Organizzazione americana per lo sviluppo del bioetanolo quale
carburante;
- www.ethanolrfa.org:
Associazione per i combustibili rinnovabili
- www.agenziadogane.gov.it/italiano/cs/2004/10/01d.pdf
Documento di legge sulla defiscalizzazione del bioetanolo. Dal sito
principale è possibile raggiungere le leggi relative.
- www.nf-2000.org/secure/Other/S37.htm
Fondazione svedese per lo sviluppo dell’etanolo