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Bilancio
delle aggressioni israeliane in Palestina
Agenzia Stampa InfoPal:
Informazioni sulla Palestina -www.infopal.it/home.php
L'organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani, B'Tselem, ha pubblicato il report sulle violazioni israeliane nel 2006.
660 palestinesi uccisi, di cui 141 minori e 322 di non-combattenti e 22 omicidi mirati.
Nella sola Striscia di Gaza, dalla
cattura del soldato israeliano Gilad Shalit, a giugno, le forze
israeliane hanno ucciso 405 palestinesi, compresi 88 minorenni.
Di questi 205 non stavano partecipando a combattimenti.
Da parte loro, nel 2006, i palestinesi hanno ucciso 23
israeliani, compresi 6 membri delle forze di sicurezza e un
minorenne.
Prigionieri
Le autorità di occupazione hanno imprigionato 9.075 palestinesi,
compresi 345 minorenni. Di questi, 738 (22 minori) sono tenuti in
amministrazione detentiva, senza imputazione alcuna.
Demolizioni
delle abitazioni
Le autorità israeliane hanno demolito 292 case, di cui 279
nella Striscia di Gaza, che alloggiavano circa 1.769 persone.
A Gerusalemme Est sono state abbattute 42 case perché senza
"permessi".
Checkpoint
e limitazione negli spostamenti.
Israele ha 54 checkpoint permanenti nella West Bank, 12
altri solo nella città di Hebron. E circa 160 "volanti"
istituiti ogni settimana.
Oltre a questi, i militari israeliani erigono barriere di cemento, di
ferro, cumuli di immondizia e altri ostacoli che limitano gli
spostamenti. Inoltre, l'accesso a circa 41 strade è limitato.
Dal 2000...
I dati delle violazioni israeliane a partire dall'inizio dell'Intifada
di Al-Aqsa, nel settembre 2000, sono i seguenti:
4005 uccisi, di cui 811 minori. 1920 delle persone
uccise non stavano partecipando a combattimenti o attività ostili. 210
assassinii mirati.
I palestinesi hanno ucciso 701 civili israeliani, sia nella West Bank
sia in Israele, compresi 119 minori. Inoltre, sono stati uccisi 316
membri delle forze di sicurezza israeliane
Ottobre 2006
Da una ricerca effettuata
dall’Agenzia Stampa Al-Jabal, basata su dati ufficiali del
Ministero della Sanità palestinese e delle varie organizzazioni per la
difesa dei diritti umani, emerge che in tutto il mese di ottobre, i militari israeliani hanno ucciso 62 cittadini palestinesi - tra
cui 4 bambini e 2 donne - in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
La suddivisione dei morti è la seguente:
Il rapporto sottolinea che le forze di occupazione proseguono le
operazione di bombardamento missilistico colpendo le abitazioni civili
della Striscia di Gaza, adducendo come scusa l'appartenenza a attivisti
della resistenza. Tra le case distrutte c'è anche quella della deputata
Um Nidal Farahat.
Oltre ai bombardamenti incessanti, le autorità di occupazione hanno
anche chiuso gli accessi alla Striscia, isolandola completamente
dal mondo esterno e imponendole un duro embargo. Nessun palestinese è
autorizzato a lasciare l'area, nemmeno i malati gravi. L'unica via
di comunicazione con l'esterno è il valico di Rafah, che viene
aperto una tantum e per pochi giorni od ore.
Le forze di occupazione stanno effettuando vaste operazioni
militari intorno al valico e hanno minacciato di usare "bombe
intelligenti" per distruggere le gallerie utilizzate per far
entrare armi nei territori palestinesi.
Novembre 2006
Il rapporto dell’Ufficio
stampa del ministero della Sanità palestinese, pubblicato domenica 3
dicembre, ha reso noto che il
numero delle vittime degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza e
in Cisgiordania, nel mese di novembre ammonta a 122; quello dei
feriti a 559.
Nella Striscia sono morte 105 persone (86,1% della somma), e
Striscia di Gaza:
31 minori uccisi (25,4% del totale dei morti), 129 i feriti; 18
donne uccise (14,8% dei totale), 92 ferite (23,1% del totale).
Negli ospedali sono arrivati 24 cadaveri a pezzi e
carbonizzati.
Il rapporto ricorda che i territori palestinesi hanno vissuto
un’escalation militare: all'inizio di novembre, le autorità
israeliane hanno lanciato una vasta operazione contro il nord di Gaza -
in special modo contro i villaggi di Beit Hanoun e di Beit Lahiya, e
contro Jabaliya - denominata "Nuvole d’Autunno".
Il rapporto ha inoltre confermato che le forze di occupazione
israeliane stanno continuando a commettere crimini di guerra, e a
portare avanti la politica delle punizioni collettive. Essi hanno
trasformato
Violazione regole internazionali
Il ministero della Sanità ha
poi ribadito che le forze di occupazione violano tutte le leggi e
le regole internazionali, specialmente
Dicembre 2006
Il 4 dicembre, in piena
violazione della tregua stabilita tra le fazioni palestinesi e il
governo di Tel Aviv, tank israeliani, appostati nel nord della Striscia
di Gaza e navi da guerra, al largo delle coste di Gaza, hanno bombardato
aree palestinesi a nord e a ovest della città di Gaza. L'attacco ha
causato un blocco nella fornitura di energia nel campo profughi di Shati.
I tank israeliani hanno aperto il fuoco contro molti obiettivi
nella città di Beit Lahiya, al nord della Striscia di Gaza. Navi
da guerra hanno bombardato il campo profughi di Shati, ad ovest di
Gaza. I pescatori sono stati costretti a tornare a riva temendo di venir
uccisi dall'attacco indiscriminato