Benché la maggior parte
delle persone è consapevole che le droghe da strada sono il nemico
numero uno, c'è qualcosa sulle droghe in generale, e quello che noi
pensiamo su di loro, che è completamente cambiato, qualcosa del quale
la maggior parte delle persone non è consapevole.
Per capire questo cambiamento come
prima cosa è necessario comprendere la parola "droga" (NdT:
in inglese la parola "drug" ha il doppio significato di
«droga» e «farmaco»).
Cinquant'anni fa, la maggior parte delle persone sapeva che una droga
poteva essere una di queste due cose: una sostanza prescritta legalmente
da un medico per aiutare a trattare un disturbo fisico, in altre parole,
una medicina; ma poteva anche significare una sostanza illegale con
delle caratteristiche che causavano assuefazione, dipendenza e che
poteva portare a un marcato cambiamento di coscienza, come fanno le
droghe da strada, per esempio l'eroina o l'oppio.
Negli ultimi decenni comunque, un nuovo tipo do droga è apparsa nella
nostra società, diffondendosi rapidamente e così velocemente che non
abbiamo mai avuto l'opportunità o l'inclinazione di chiederci
come mai ha assunto un ruolo così importante nella nostra vita
quotidiana. "Ibridi" tra medicine e droghe da strada, oggi
questi farmaci sono parte della vita di molte persone che potrebbero
pensare di non poterne più fare a meno.
Usati intensivamente nelle scuole, nelle case di riposo, nei centri di
riabilitazione dalle droghe e nelle prigioni, vi ricorriamo
personalmente anche per "aiutarci" a controllare il peso, per
i problemi di matematica e di scrittura, per la mancanza di autostima,
per l'ansietà e per i piccoli dispiaceri di tutti i giorni. Gli
psicofarmaci sono diventati la nostra panacea per le pressioni e lo
stress della vita moderna.
Una lista parziale di queste "droghe", include anche dei
farmaci ampiamente prescritti, tra cui tranquillanti, gli
antidepressivi, gli stimolanti ed i sedativi.
Tuttavia, benché siano legali e spesso chiamati "medicine",
sono molto diversi dai farmaci usati di routine per la cura di malattie.
In effetti sono dei farmaci che alterano la mente, che nei loro effetti
hanno molto in comune con le droghe da strada.
Ad esempio, mentre i farmaci principalmente si indirizzano alla cura di
una malattia del corpo, gli psicofarmaci alterano l'umore o la mente;
questo significa che sono in grado non solo di cambiare il modo di
pensare, di sentire e di agire di una persona, ma anche di alterare
quello che una persona vede.
Mentre le medicine comunemente trattano, prevengono o curano un disturbo
o migliorano lo stato di salute, gli psicofarmaci possono solamente
reprimere i sintomi. Tali sintomi si ripresentano non appena l'effetto
del farmaco svanisce. Alla pari delle droghe da strada, gli psicofarmaci
forniscono solamente una temporanea fuga dai problemi della vita.
Alcuni psicofarmaci hanno effetti collaterali negativi, tra cui spasmi,
distorsioni facciali, gravi forme di irrequietezza, reazioni maniacali,
colpi apoplettici, disfunzioni sessuali, confusione, scarsa
concentrazione, problemi di memoria, attacchi di panico, allucinazioni,
incubi, pensieri suicidi e ostilità.
Gli psicofarmaci danno anche potenziale assuefazione. L'astinenza da
psicofarmaci può essere anche molto più difficile di quella delle
droghe da strada. Forse la nostra più chiara evidenza di una
similarità tra gli psicofarmaci e le droghe da strada si basa sul fatto
che la dipendenza da questi farmaci è oggi sullo stesso piano della
dipendenza dalle droghe illegali e questo rappresenta il più importante
problema connesso alla droga in molti paesi moderni.
Ma come è potuto accadere? Come hanno potuto dei farmaci così
pericolosi e così irti di insidie essere accettati in modo così ampio
e veloce dalla società odierna?
Tratto da PSICHIATRIA la
pubblicazione ufficiale del C.C.D.U.: Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo
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