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Cercavano
Abu Omar senza una foto
Tratto da
Etleboro Italia http://etleboro.blogspot.com/
Oggi
assistiamo al sequestro delle istituzioni per mano dei Baroni Ladroni, e
questo succede quando si vuole fare carriera, oppure quando si pensa di
morire per la patria ma si muore per le Banche. La vicenda di Abu Omar è una vicenda squallida, ed è lo scenario che si viene a
creare quando invece dello Stato vi sono organizzazioni private disposte
a fare tutto su pagamento, e dunque sorge la curiosità di sapere chi
sono i Servizi Segreti e cosa fanno!
Ciò che sta succedendo è la conseguenza che ereditiamo da errori
passati, e tutti noi dobbiamo pagarne gli effetti solo perché qualche
Capo Centro del Servizio segreto ha accettato dei compromessi per
rimanere al suo posto, perchè aveva potere e una bella donna.
Abu
Omar è un terrorista sfortunato, per di più creato ad hoc in Albania,
esattamente in ruga Myslym Shyri, a Tirana; lavorava per
Come
in ogni piccola città, in uno Stato così si conoscono tutti,
sopratutto gli stranieri perché hanno le stesse macchine, frequentano
gli stessi ristoranti, le stesse donne, e portano gli stessi occhiali.
Giusto per dare l’idea che i servizi segreti molte volte non sono
tanto "segreti", basta andare al bar nei pressi
dell’ambasciata per sapere tutto dal cameriere.
Cosa
c’è di strano in queste storie, e perchè un terrorista viene
catturato in questo modo dopo che le intelligence hanno accertato e si
sono convinti del fatto che lui, o chi per lui sia un terrorista? Perché
nessuno mai è stato catturato in flagrante mentre preparava una bomba,
per sventare un attentato?
In realtà dietro questa congiura, esiste il potere privato, che mette
in discussione lo Stato e gli uomini di Stato, che a loro volta vengono
cacciati, arrestati o perseguiti. Immaginate che in Grecia, nel silenzio
dei giornalisti ormai totalmente prostituiti, i servizi segreti, il Capo
dello Stato e tutti i politici erano ascoltati e controllati dalla Vodafone. L’ingegnere responsabile di settore si suicidò, ma
lasciamo a voi la facoltà di decidere se fu un suicidio oppure un
omicidio.
Ci
chiediamo com’è possibile che una società privata possa mettere in
discussione lo Stato e che lo Stato poi di risposta metta in discussione
un’operazione per il bene di un Paese. Quella che era
La colpa naturalmente è di chi ha fatto l’azione. Ma a voi può mai
sembrare logico che nessuno sapeva niente della vera identità di Abu
Omar? E poi, se era un capo, comunque non andava catturato come un ladro
di polli, si rimane a distanza periferica.
I
terroristi se li sono creati da soli, perchè hanno i mezzi per farlo, e
sanno poi come spacciare la verità. Se loro volevano veramente Abu Omar
bastava cercarlo, non lo hanno cercato, hanno aspettato che la cosa
divenisse di dominio pubblico per far cadere qualche alta dirigenza.
Il
dubbio che sorge è proprio questo: possibile che è vero ciò che ci
dicono, cioè è vero che le due Simone sono state rapite? Se i ministri
durante i sequestri hanno fatto alcune visite in giro per il mondo
arabo, la loro visita aveva come unico scopo la liberazione delle due
Simone?
Lo
stesso dubbio può essere mosso a tutto il sistema, all’intera
organizzazione di Al Queda.
Ipotizziamo che qualcuno abbia preso il database della Wester
Union, che abbia guardato i
trasferimenti di denaro e tramite i numeri di telefono abbia trovato dei
collegamenti che facevano comodo, organizzando così Al Queda !
A
noi sembra proprio strano che tutti gli indagati abbiano anche mandato
soldi tramite
Abu
Omar era manovrato dai servizi segreti francesi, lo agganciarono in
Italia tramite una vecchia conoscenza fatta in Albania da un cittadino
Palestinese che lavorava all’aeroporto per conto di una ditta privata.
Era l’uomo in Europa di Al Queda, e così mentre rubava nei cestini
delle moschee cercando dei finanziamenti, la sua povera donna in Albania
Marcela Glina ha due figli da mandare avanti a fatica. Stava
pianificando un attentato!? Ma cosa state dicendo?! Abu Omar era un
povero uomo che aveva abbracciato la causa dell’Islam, solo perchè
doveva dire qualcosa quando lo hanno prelevato e massacrato, perchè era
uno dei pochi che parlava e millantava la guerra Santa dicendo
stupidaggini dalla mattina alla sera, si faceva grande con cose che
leggeva sui giornali, accreditandosi gesta che mai aveva fatto. Una
parte dei nostri servizi magari ci ha creduto, mentre altri sicuramente
sapevano che erano manovrati da poteri e entità che erano ricattati e
sono rimasti in silenzio. Chi ha voluto farsi la carriera, ha
organizzato il rapimento perchè erano partite delle telefonate dallo
stesso Abu Omar che annunciavano un suo imminente spostamento. Proprio
per via di quella telefonata, agirono di istinto tutti quanti.
Ma
poi, possibile che esistano degli agenti della Cia che, esponendo il
loro nome, soggiornano in alberghi di lusso, fanno una gita utilizzando
carte di credito e telefoni cellulari.
Insomma,
ragazzi, se questa storia è vera allora noi siamo nel guinnes dei
primati per la stupidità.
Naturalmente
la questione fece un gran scalpore perchè qualcuno non era stato
avvisato e perché nessuno sapeva che era un uomo manovrato anche dal
servizio segreto francese, ma chi evidentemente tese la trappola
lavorava, niente di meno, per il Mossad
Israeliano.
Si
trovava in Italia al momento del suo arresto, il febbraio 2003, perchè
durante una visita saudita era stato accusato dai Servizi Segreti
albanesi di voler fare un attentato, gesto tipico in Albania di voler
ogni volta arrestare e punire qualcuno che arriva dall'estero per fare
un po' di scena. Immaginate che lì si trova un povero irakeno, che è
stato arrestato ben sei volte, e che adesso lavora proprio come attore:
è facile che attiri su di sé l'attenzione.
Per quanto possa sembrare irrilevante, occorre notare che mentre i
servizi silenziosamente arrestava o prelevava pseudo terroristi, gli
attentati eclatanti sconvolgono il mondo perché opera di sanguinari
fondamentalisti islamici: strage di Nassirya , novembre 2003, attentato
ai treni di Madrid, marzo 2004, strage di Beslan settembre 2004
attentato al Metro di Londra,luglio 2006. Nell'anello del comando
dall'alto c'era la volontà innanzitutto di manovrare personaggi come
Abu Omar, a cui all'occorrenza imputare la responsabilità degli
attentati.
Dopo
il suo rapimento, sicuramente si è messa in moto un meccanismo che
tutti i paesi approvano, perché gli attentati sono un effetto, la forza
delle cose che prevale su altre considerazione e che spesso non si può
evitare.
Il
gancio Abu Omar doveva servire a qualcosa di estremamente spettacolare,
e qualcuno in Albania aveva avuto quest’intuizione prima di tutti,
accorgendosi di questo gioco di poteri. Tentò di entrare in contatto
con la moglie di Abu Omar in tutti modi, e quando ci riuscì, dopo una
rocambolesca messa in scena, nove uomini nella notte irruppero dentro
casa e portarono via tutti i documenti, ed ogni cosa che Abu
Nasser Mustafa aveva lasciato. Le ricerche furono continuate fino ad
arrivare, con un'operazione in grande stile, a prendere un dossier
dentro un’ambasciata, portarlo fuori e fotocopiarlo, grazie ad
un’immensa operazione.
Il
nome del dossier è chiamato SLAVION
ed è lo stesso informatore che agganciò Abu Omar in Svizzera.
Abu
Omar non è un terrorista, ma un caso costruito, una trappola per noi
italiani, perché noi non abbiamo fegato, perchè mettiamo ai posti di
comando figli di generali che appena finiscono il corso credono di
essere degli 007, ma in realtà alla prima tentazione cadono come dei
coglioni. Italia, Francia, Germania, Inghilterra e America sono tutte
nazioni in comune accordo ma che si fanno la guerra tra di loro, tant'è
che il Presidente Francese, appena crollate le torri gemelle, è
scappato da BUSH, non per
essergli vicino in un momento difficile, ma per dirgli, che loro non
sapevano nulla!
Inoltre,
chi lo cercava in realtà non lo cercava come avrebbe dovuto, perché è
come se lo avessero cercato senza foto dando per scontate le notizie
pervenute dall'Albania, senza verificare la verità su Abu Omar.
Infatti, tutte le foto che ci sono state mostrate sono quelle che
risalivano alla residenza in Albania, ma una volta giunto in Italia, era
calvo e ingrassato almeno di 15 kili, per cui semplicemente hanno
eseguito un arresto che era partito dall'alto perché poteva essere
usata dopo che l'attentato sia stato fatto.
Questo
caso è una scatola cinese, un modo per ricattare uno Stato e in questo
momento gli agenti del Sismi stanno pagando il ricatto che le nostre
prostitute politiche hanno fatto. La trappola scatta quando uno Stato
vuole lavarsi le mani dalle questioni del terrorismo e la deve pagare,
così come se ad un tavolo di poker si alza un giocatore mentre sta
vincendo, è una specie di tradimento.
Dietro questa sceneggiata vi è un potere occulto, come uno specchio in
cui vi è qualcuno che vede, e un altro che vede il suo riflesso.
Certamente chi deve sapere, chi fa parte di quelle sfere sa che quello
che diciamo è la verità e che non si può più continuare a mentire,
solo per proteggere le lobby che ci hanno portato sino al fallimento.
Non
si gioca più con dei pagliacci, ma si gioca con i veri assassini, con
degli uomini pronti a tutto con la scusa che uno Stato ha degli
interessi che sono collegati da altri Stati