VACCINI E LE LINEE
CELLULARI DI FETI ABORTITI. ATTACCO ALLA GENETICA UMANA?
Marcello Pamio - 20 luglio 2017
Sugli effetti collaterali dei «farmaci pediatrici»
chiamati vaccini non ci sono dubbi se non nei cervelli di quelle persone
profondamente analfabete e ignoranti che si informano tramite la televisione e i
giornali, e da parte di quel mondo scientifico e corrotto collegato a doppia
mandata con le lobbies della chimica e farmaceutica.
Moltissimi autori, ricercatori e medici onesti intellettualmente descrivono che
la causa degli effetti avversi starebbe non tanto nella parte antigenica (virale
o batterica che sia), quanto negli adiuvanti e conservanti usati dalle
industrie: sostanze neurotossiche (sali di alluminio e mercurio, ecc.),
cancerogene (formaldeide, ecc.), antibiotici, ecc.
Tutto estremamente corretto. Ma forse c’è dell’altro…
I vaccini contengono sostanze molto meno note - perché coperte dall’inviolabile
segreto industriale - che si nascondono dietro sigle e/o acronimi e che
potrebbero giocare invece un ruolo prioritario nell’eziologia di gravissime e
incurabili patologie, per non parlare dell’inquietante modifica della genetica
umana…
Le sostanze in questione sono: MRC-5, WI-38 e Vero.
Ecco le informazioni riportate dai bugiardini delle rispettive società
produttrici.
VACCINO INFANRIX HEXA
Nel vaccino esavalente prodotto dalla Glaxo contro difterite, tetano, epatite-B,
poliomielite, pertosse e haemophilus influenzae tipo B:
«prodotto da cellule di lievito (S. cerevisiae) tramite tecnologia del DNA
ricombinante»;
«propagato in cellule VERO».
VACCINO M-M-R VAXPRO
Nel vaccino trivalente prodotto dalla Sanofi Pasteur contro morbillo, parotite,
rosolia:
«prodotto su cellule embrionali di pollo»;
«prodotto su fibroblasti di polmone diploidi umani WI-38».
VACCINO PRIORIX
Nel vaccino quadrivalente prodotto dalla Glaxo contro morbillo, parotite,
rosolia, varicella:
«coltivato in colture di cellule embrionali di pollo»;
«coltivato in cellule diploidi umani MRC-5».
VACCINO PROQUAD
Nel vaccino quadrivalente della Sanofi Pasteur contro morbillo, parotite,
rosolia, varicella:
«prodotto su cellule embrionali di pollo»;
«prodotto su fibroblasti di polmone diploidi umani WI-38»;
«prodotto su cellule diploidi umani MRC-5».
VACCINO PENTAVAC
Nel vaccino pentavalente prodotto dalla Sanofi Pasteur contro difterite, tetano,
pertosse, polio, haemophilus influenzae tipo B:
«adsorbito su alluminio idrossido»;
«prodotto su cellule VERO».
Per far crescere i ceppi virali usati poi nei vaccini, le corporation necessitano di un terreno di coltura rappresentato da cellule umane o animali o entrambe assieme (pollo e uomo).
Vediamo adesso nel dettaglio cosa rappresentano
e soprattutto cosa nascondono le sigle:
VERO, WI-38, MRC-5, HF-5.
Innanzitutto è interessante sapere che tutti e tre i brevetti di queste linee
cellulari sono nelle mani della ATCC®, la più importante e sconosciuta
organizzazione mondiale che si occupa di risorse e materiali biologici.
Lavora fin dal 1925 sulla produzione, conservazione e vendita di microrganismi
(tra cui fermenti e probiotici) e linee cellulari.
La sede nei primi anni di attività dell’azienda era presso l’Istituto McCormick
a Chicago, poi si trasferì all’università di Georgetown a Washington e ora si
trova a Manassas in Virginia vicino all’Istituto nazionale di salute americano.
WI-38 (Winstar Institute 38, numero ATCC®,
CCL-75)
La sigla WI-38 indica cellule diploidi
umane.
Cellule fibroblastiche polmonari di un feto femmina svedese abortito dopo 3 mesi
di gestazione perché la famiglia riteneva di avere già troppi figli.
La linea cellulare isolata la prima volta da Leonard Hayflick e Paul Moorhead
nel 1964 è stata ampiamente utilizzata nella ricerca scientifica, con
applicazioni che vanno dalla creazione di importanti teorie nella biologia
molecolare alla produzione di molti tipi di vaccini
anti-morbillo+parotite+rosolia, anti-varicella e anti-herpes zooster.
Dagli anni Sessanta ad oggi continuano ad utilizzare questa linea cellulare.
Com’è possibile? A spiegarlo è la stessa ditta produttrice: la crescita di
queste cellule è stata fatta aumentare grazie all’aggiunta di un fattore di
necrosi tumorale (TNF alfa).
MRC-5 (Medical Research Council 5, numero
ATCC®, CCL-171)
Ancora più inquietante è il brevetto
della linea cellulare MRC-5 sempre prodotto dalla ATCC.
Si tratta di cellule polmonari prelevate da un feto maschio abortito di 14
settimane da una mamma di razza caucasica, ma in questo caso ci sono anche altre
informazioni aggiuntive.
Questa linea è stata preparata e sviluppata da J. Jacobs nel 1966 partendo dalle
cellule espiantate di feto di una donna di 27 anni inglese ricoverata in
manicomio.
Lo specifica il report pubblicato su «Nature»: «non cellule oncogene, non
malattie familiari, feto espiantato da una donna per cause psichiatriche»!
«Taken from a 14-week male foetus removed for psychiatric reasons from a 27
years old woman».
VERO (numero ATCC®, CCL-81)
Le cellule VERO non sono di origine
umana ma animale: derivano dai reni di una scimmia verde africana (Chlorocebus).
Scoperte per la prima volta il 27 marzo 1962 dalla Chiba University in Giappone.
La linea cellulare che ancora oggi si usa è quella ottenuta dopo il 93°
passaggio di crescita cellulare al Laboratorio di Virologia Tropicale
dell’Istituto nazionale malattie infettive della medesima università il 15
giugno 1964.
Il problema anche in questo caso è molto serio perché la rivista scientifica
americana «Cancer Research» ha fornito evidenze sulla presenza di un virus della
scimmia, denominato SV40, nei tumori cerebrali umani (gliomi) e nei campioni di
sangue e sperma di individui sani.
Questo virus presente nelle scimmie, dove sembra essere innocuo, come può aver
saltato la specie e infettato l’uomo? Sono state inventate le teorie più
bizzarre che ovviamente si commentano da sole: dal consumo alimentare di carne
di scimmia, ai rapporti sessuali tra africani e la povera bestia.
La risposta necessita di uno sforzo mentale e una fantasia meno eccessivi:
vaccinazioni!
Molti ricercatori e scienziati ne sono convinti, come il professor Mauro Tognon,
biologo e genetista dell’Università di Ferrara: «È noto dal 1960 che SV40 fu
trasferito all’uomo mediante le vaccinazioni anti-polio eseguite su scala
planetaria durante il periodo 1955-63. Durante quel periodo nei soli Stati Uniti
d'America 98 milioni di individui, vaccinati con le antipolio, furono infettati
con SV40».
Nel sito ufficiale della ATCC che produce le cellule VERO, è riportato che tra
le varie suscettibilità ai virus, c’è anche il SV40…
HIGH FIVE CELLS™ (Numero catalogo B85502)
Queste linea cellulare fu sviluppata
dall’Istituto Boyce Thompson per la ricerca di piante di Ithaca, NY.
Le High Five™ sono cellule di origine animale estrapolate dall’ovaio di un
insetto: la falena Trichoplusian ni.
Le cellule High Five™ sono la scelta migliore per via dell’alto numero di
espressione proteica, e in questo substrato vengono coltivati i virus vaccinali
come quelli dell’HPV, il Papilloma Virus umano.
Nel sito della società Thermo Fisher Scientific viene anche riportato il costo
di queste cellule.
Il costo di 3x106 (3 milioni) di cellule è di 1122 euro.
Nel sito ufficiale viene specificato che questa linea cellulare va manipolata
con molta attenzione. «Maneggiare come materiale al alto rischio, contenimento
di Livello 2 di Biosicurezza. Questo prodotto contiene Dimethyl Sulfoxide (DMSO),
un materiale pericoloso» …
COSA SUCCEDE INOCULANDO DNA UMANO?
Alcuni dei virus citati sono
ospite-specifici e per sopravvivere creano stretti legami con le cellule in cui
penetrano. Quando un virus matura e si divide, acquisisce alcuni frammenti del
DNA delle cellule che lo ospitano e se viene utilizzato per preparare un vaccino
porta con sé frammenti del DNA delle cellule su cui è stato coltivato (in questo
caso DNA fetale umano).
Poiché il nuovo DNA virus/cellula-fetale è almeno in parte della stessa specie
del destinatario del vaccino (razza umana), nel momento in cui il DNA virale
modificato viene a contatto col DNA umano del soggetto che ha ricevuto il
vaccino, si verifica la cosiddetta ricombinazione omologa del DNA (un processo
che avviene spontaneamente solo all’interno di una stessa specie).
Si vengono così a formare cellule con un DNA virus/cellula-fetale/vaccinato che
possono venire riconosciute come estranee scatenando una risposta immunitaria
volta ad eliminare queste cellule anomale (infiammazione).
Dato che l’oggetto di questa battaglia sono le cellule del soggetto stesso, si
può scatenare una «risposta autoimmune» nei soggetti che presentano una
predisposizione.
Sarà un caso ma oggi le malattie autoimmuni (oltre una ottantina, tra cui:
diabete tipo-1, artrite reumatoide, lupus, tiroidite, sclerosi, ecc.) sono in
crescita esponenziale tra la popolazione infantile e adulta.
I geni che sono stati collegati all’autismo (AAGs: autism associated genes)
hanno una sensibilità molto elevata verso gli insulti alla stabilità genomica in
confronto al gruppo di tutti i geni contenuti nel genoma umano e in particolare
la sensibilità maggiore è stata riscontrata nei AAGs del cromosoma X.
I virali prodotti da linee cellulari fetali contengono quantità
inaccettabilmente elevate di frammenti contaminati di DNA fetale umano e questi
vaccini potrebbero indurre l’autismo proprio perché il DNA fetale contaminato
dal virus agisce su aree del nostro genoma che sono più sensibili a questo tipo
di insulto e che sono proprio le aree che contengono i geni collegati
all’autismo. Ecco il classico esempio di danno epigenetico.
Ma non è tutto…
CONCLUSIONE
Ricapitolando: nei vaccini pediatrici oltre ai pericolosissimi adiuvanti,
metalli pesanti, formaldeide, antibiotici, ecc. si trovano cellule derivate da
feti umani abortiti “tenute in vita” (passatemi il termine) da oltre cinquant’anni
grazie a fattori tumorali di crescita e moltiplicazione.
Oltre a questo, che è sufficientemente grave per inquietarsi l’animo, alcuni
vaccini contengono pure il virus SV-40 delle scimmie che potrebbe giocare un
ruolo importante, come cofattore, nell’insorgenza di tumori nell’uomo.
Da oltre mezzo secolo ricercatori pazzi, al cui confronto Mengele è stato un
pivellino, lavorano alacremente per tenere in vita cellule fetali che serviranno
a Glaxo, Sanofi e Merck per la produzione di vaccini.
Solo chi è mentalmente ottuso o in totale
malafede non vuole vedere la crescita esponenziale di patologie e disturbi vari
nella nostra società, soprattutto in età pediatrica:
- 1 bambino su 6 ha disturbi specifici dell’apprendimento;
- 12-15% dei bambini hanno il disturbo da deficit di attenzione (ADHD);
- 1 bambino su 87 è all’interno dello spettro autistico, con un aumento del
1700% in 10 anni;
- 1% è la morte improvvisa del lattante (SIDS, morte in culla);
- 40 sono i morti e 15.000 le reazioni avverse al Gardasil (Vaccino della Glaxo
contro il papilloma virus);
- 1 persona ogni 15, ultra 65enne, affetta da demenza, 1 su 8 oltre gli 85 anni;
- 1 persona ogni 450 manifesta il diabete infantile di tipo-1;
- 1 uomo ogni 2 ed 1 donna ogni 3 svilupperà il cancro nel corso della vita;
- L’Italia ha il triste primato in Europa per numero di tumori in età
pediatrica.
Inoculando nel corpo di un neonato di due/tre
mesi privo di un sistema immunitario maturo, batteri, virus, metalli pesanti
(come alluminio e mercurio), antibiotici, formaldeide si corrono gravissimi
rischi: disbiosi intestinali, infiammazioni, tra cui le pericolosissime
encefaliti, malattie autoimmuni, allergie, ecc.
Ma cosa succede quando a finire nel sangue sono frammenti di DNA alieno? DNA con
un corredo cromosomico femminile (XX) e/o maschile (XY)?
Può questo interferire e/o squilibrare la genetica maschile e quella femminile?
Tale abominio potrebbe influenzare il normale sviluppo fisico, mentale e
sessuale di un bambino maschio?
L’epigenetica insegna che è l’ambiente e le informazioni che da questo partono a
far attivare o disattivare le varie espressioni geniche nel corpo umano.
La caratteristica forma a doppia elica allungata del DNA lo renderebbe un’ottima
antenna per la ricetrasmissione di onde elettromagnetiche e dagli esperimenti
compiuti dai russi il DNA, sottoposto a radiazioni elettromagnetiche, si
comporta proprio come un “oscillatore”.
Il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier
ne è convinto: «il DNA del genoma della maggior parte dei batteri patogeni
contiene spezzoni che risultano capaci di generare onde elettromagnetiche a
frequenza molto bassa, fino a 2 mila Hz». I ricercatori hanno rilevato «gli
stessi segnali elettromagnetici di spezzoni di DNA batterico nel plasma
sanguigno di pazienti colpiti da Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla e
artrite reumatoide».
Questo significa che il DNA è in grado di emettere e trasmettere segnali
elettromagnetici di bassa frequenza, i quali mantengono poi “memoria” delle
caratteristiche del DNA stesso.
Quale messaggio e quale informazione potrà trasmettere il DNA di cellule di un
feto abortito di tre mesi negli anni Sessanta da una donna psichiatrizzata?
Stiamo per caso assistendo al tentativo
criminale di modifica e/o inquinamento della genetica umana? Trasformare per
esempio il maschio (XY) in un caotico miscuglio ibrido, dove non sa bene a che
genere appartiene. Questo potrebbe essere molto interessante per l’Industria
della malattia e quella che specula sulla vita: utero in affitto, fertilità,
impianti, cure ormonali, banche del seme, ecc. Un giro di affari incalcolabile
perché di mezzo c’è il controllo totale sulla vita …
Le previsioni ufficiali non lasciano spazio a molti dubbi: la combinazione tra
la persistente denatalità ed il progressivo aumento della longevità conducono a
stimare che nel 2050, la popolazione inattiva sarà in misura pari all’84%
rispetto a quella attiva. Inattiva significa non in grado di procreare!
Negli ultimi 50 anni il numero di spermatozoi maschili si è ridotto della
metà...
Forse dovremo fare l’abitudine a titoli come questo: «Femminizzazione del
maschio e infertilità maschile»? .
La fortuna vuole che ci siano società biotech e farmaceutiche che lavorano per
risolvere questo serissimo problema «creando la vita» on demand e soprattutto on
pay.
Un domani infatti solo chi avrà soldi potrà permettersi di «comperare» e
«fabbricare» una creatura vivente su misura, a proprio piacimento, mediante per
esempio la scelta di un utero in affitto (passaggio transitorio) per giungere al
vero e proprio commercio di impianti, ovuli e sperma sintetici creati in
laboratorio. Quando poi finiranno la costruzione dell’utero artificiale
finalmente la donna sarà sganciata dal fardello assurdo e doloroso chiamato
gravidanza!
Si ringrazia la d.ssa Valeria Gentili (https://www.popolounico.org) per le
informazioni specifiche sui brevetti.
Aggiornamento
Grazie ad un aggiornamenro della dottoressa
Antonietta Gatti si vengono a sapere alcune informazioni molto interessanti che
completano il quadro.
In America la notizia è ufficiale, grazie alla testimonianza del Professor Alvin
Moss, del Center for Health Ethics & Law department at West Virginia University.
Nel video del 18 Marzo scorso, testimonia di fronte al West Virginia Education
Committee, dice:
"Ho qui con me un report interno della CDC che evidenzia in giallo tutti i
vaccini, di largo impiego ed utilizzo che utilizzano cellule estratte da FETI
ABORTITI per la loro composizione (e li enumera col nome commerciale, uno per
uno). In tutto sono dieci vaccini in normale commercio al momento."
I consultori famigliari, come il Planned Parenthood Institute (https://www.guttmacher.org/tags/planned-parenthood
) aiutano la donna a interrompere la gravidanza, dopodiché, a porte semichiuse,
inizia un altro percorso molto redditizio.
Sì perché quel feto a cui non verrà data una pietosa sepoltura, come ci si
aspetterebbe, sarà sezionato in tante parti: fegato, rene, timo, pelle, ecc. (un
rene può costare 350 dollari) e i singoli pezzi venduti a ditte che producono
varie cose, ad esempio usano i tessuti umani per poi fare vaccini.
Non solo, ma da queste audizioni del Governo
sono nate varie inchieste che coinvolgono anche l'FBI. Si sta scoprendo, grazie
al Presidente dello Stato dell'Iowa e della Commissione Giustizia del Senato
Americano, Sen. Grassley (https://www.grassley.senate.gov/…/grassley-refers-planned-p…)
, che gli istituti:
- StemExpress, LLC;
- Advanced Bioscience Resources, Inc.;
- Novogenix Laboratories, LLC;
- Planned Parenthood Mar Monte;
- Planned Parenthood Los Angeles;
- Planned Parenthood Northern California; and
- Planned Parenthood of the Pacific Southwest
Vendono, pezzo per pezzo, i feti abortiti a
ditte farmaceutiche, naturalmente contro la legge americana.
La domanda che sorge spontanea è: i nostri consultori famigliari fanno lo
stesso?
Vendono anche loro più o meno sottobanco organi fetali alle ditte italiane che
producono vaccini,e voglio risparmiare sulle cellule coltivate in vitro? Esiste
anche da noi questo mercato?