Report di una dittatura
Marcello Pamio - 20 aprile 2017

Ennesimo caso di vergognoso accanimento mediatico nei confronti di chi cerca di fare un minimo di corretta informazione in un mondo falso. Ho detto un minimo.
Mai come in questo periodo è realistica la frase di George Orwell: “Nel tempo dell’inganno globale, dire la verità è un atto rivoluzionario”.
L’inchiesta sulla vaccinazione contro il papilloma virus mandata in onda dalla trasmissione Report del 17 aprile scorso a cura di Alessandra Borella ha fatto scatenare un putiferio mediatico, politico, sociale e ovviamente sanitario.
Al punto tale che i soloni e le vecchie cariatidi baronali, normalmente abbarbicati alle loro poltrone come cozze sugli scogli, si sono scomodati alzandosi dai loro ricchi scranni per scagliarsi contro il servizio, reo di essere pubblico e quindi pagato dal canone degli italiani.

Il servizio non aveva l’intento antivaccinale ma puntava il dito sul funzionamento della farmaco-vigilanza nel nostro paese nell’ambito del vaccino anti-HPV. Per legge entro 36 ore da un qualsiasi eventuale reazione avversa il medico è tenuto a segnalare agli organi competenti il caso. Questo in Italia non succede perché moltissimi medici - nonostante il Giuramento di Ippocrate - si rifiutano di segnalare per vari motivi (ignoranza, paura, ecc.).
Nessuno di questi esperti si è mai scomodato per criticare la valanga di programmi spazzatura, deleteri, veri e propri insulti alla morale e all’intelligenza umana, perché pagati col canone.
Nessuno. Ma guai a parlare di farmaci, vaccini e dei loro effetti collaterali.

Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, con il suo diploma di maturità classica, parla di “grave disinformazione”.
Proprio la ministra si permette di criticare, lei che ha nominato Pasqualino Rossi responsabile della sicurezza alimentazione e dei farmaci umani e animali, nonostante era stato colto con le dita nella marmellata dai Nas. Corruzione l'accusa: aveva in pratica intascato mazzette per autorizzare farmaci. Il tutto poi per decorrenza dei termini è andato in prescrizione...

Per non parlare dell’onnipresente e immarcescibile Roberto Burioni il quale avverte usando un esempio a dir poco orripilante che “è come gridare che c’è una bomba in uno stadio affollato e vedere la gente che fugge e calpesta i bambini”.
Fare informazione oggi - per il professor Burioni - è come calpestare i bambini!
Non poteva mancare anche l’ex attore Walter Ricciardi, oggi presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che denuncia Report perché “ha dato spazio a teorie prive di base scientifica”. Instillando il timore nei confronti di “una pratica sicura, efficace e in grado di salvare migliaia di donne da un cancro aggressivo e spesso mortale”.
Cancro aggressivo e spesso mortale? Nel 2013 in Italia ci sono stati 1530 casi di cancro al collo dell’utero con 720 decessi (
www.tumori.net, epidemiologia oncologica), e dal 1980 al 2015 l’incidenza e la mortalità risultano “fortemente ridotte in tutto il paese” (fonte www.tumori.net) e questo non è certo dovuto al vaccino contro il Papilloma Virus visto che è stato introdotto nel 2008, caro Ricciardi.

Quello che si scaglia con più veemenza contro i cosiddetti anti-vax è il professor Giorgio Palù dell’università di Padova nonché presidente della Società di Virologia. Secondo lui è un “atto di grave disinformazione” e stigmatizza le affermazioni definite “sconcertanti” di alcuni “medici, ricercatori e soggetti vaccinati”.
Lui però non si scandalizza per le dichiarazioni della dottoressa Enrica Alteri a capo della divisione che si occupa della valutazione dei medicinali per uso umano dell’EMA, che ha approvato, tra le altre cose, il vaccino contro l’HPV. Intervistata da Report l’Alteri ha candidamente giustificato gli 81.000 casi segnalati di eventi avversi al vaccino come una banalissima “coincidenza”.
Affermare in tv che ragazze rovinate per tutta la loro vita sono delle coincidenze è a dir poco squallido.

Il Palù, il Burioni, la Lorenzin e tutto il corteo pro-vax e pro-lobbies forse non sanno (e sarebbe ancor più grave) che la dottoressa Enrica Alteri ha lavorato prima dell’attuale incarico come responsabile della gestione dei rischi ed epidemiologia della casa farmaceutica Merck di Ginevra e prima ancora nel team di sicurezza dei farmaci della Novartis e Ciba…
Le affermazioni di un personaggio che grazie al “revolving door” (porta girevole) passa da case farmaceutiche a enti che valutano i farmaci, non sono sconcertanti dottor Palù?
Come è sconcertante la sincronicità degli ultimi accadimenti.
Proprio in queste ore caldissime tutti i media nazionali hanno acceso i riflettori sul caso dell’infermiera di Treviso che avrebbe fatto finta di vaccinare 500 bambini. Emanuela P. in pratica avrebbe punto il braccio della piccola creatura senza però inoculare i veleni vaccinali…
Nonostante il caso sia stato archiviato dalla Procura a marzo perché non vi erano “ulteriori elementi a carico” lo hanno trasformato in questi giorni in un caso nazionale, esattamente nel periodo e nella città in cui l’ordine dei medici sta processando il dottor Roberto Gava.
Anche questa ovviamente, per rubare le parole alla d.ssa Enrica Alteri, è una fortuita coincidenza!!!

“Perché io dico poveri noi? Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste. Perché l’unica verità che conoscete è quella che ricevete alla tv. Attualmente, c’è da noi un’intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla tv. La tv è la loro Bibbia, la suprema rivelazione!
La tv può creare o distruggere presidenti, papi, primi ministri. La tv è la più spaventosa, maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati.
La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti. La televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio.
Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere.
Quindi, se volete la verità andate da Dio, andate dal vostro guru. Andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l’unico posto dove troverete mai la verità vera! Sapete, da noi non potrete mai ottenere la verità.
Vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire!
Noi commerciamo illusioni, niente di tutto questo è vero! Ma voi tutti ve ne state seduti là, giorno dopo giorno, notte dopo notte, di ogni età, razza, fede. Conoscete soltanto noi. Già cominciate a credere alle illusioni che fabbrichiamo qui. Cominciate a credere che la tv è la realtà, e che le vostre vite sono irreali. Voi fate tutto quello che la tv vi dice: vi vestite come in tv, mangiate come in tv, tirate su bambini come in tv, persino pensate come in tv. Questa è pazzia di massa. Siete tutti matti! In nome di Dio, siete voialtri la realtà. Noi, siamo le illusioni.
Quindi spegnete i vostri televisori, spegneteli ora. Spegneteli immediatamente! Spegneteli e lasciateli spenti”
Monologo tratto dal film “Quinto Potere”, Sidney Lumet, 1976