Lettera aperta alla Ministra Lorenzin
Gent.le on. Ministra
Lorenzin,
saremo onorati di averLa come ospite al congresso ”Come siamo guariti
dal diabete” organizzato dall’Associazione “Oltre il Diabete”, sabato 5
aprile 2014 a Brescia.
L'Associazione culturale è un'iniziativa nata da un gruppo di persone guarite dal diabete migliorando il proprio stile di vita. Per stile di vita s’intende movimento corporeo e soprattutto alimentazione sana.
Siamo tutti
volontari e lo facciamo perché ci crediamo.
L’associazione non si sostituisce al parere dei medici, non
fa diagnosi, non fa terapia, non consiglia nessuna strada terapeutica e
soprattutto non fa sospendere le cure ufficiali. Non lo abbiamo mai
fatto e non lo faremo mai, anche perché il nostro scopo è esclusivamente
informativo e divulgativo: organizziamo convegni (a nostre spese e
sempre a ingresso libero) in cui persone testimoniano che è possibile
sconfiggere il diabete. Esattamente come Lei ha perfettamente espresso
nell’intervento alla trasmissione di “Porta a Porta” del 5 febbraio
2014: “fare attività fisica e mangiare con una corretta alimentazione
sconfigge il diabete”.
Come dice giustamente Lei: “il diabete si può sconfiggere”, ma nonostante questo sia assodato e verificabile in qualsiasi momento, stiamo subendo pesanti attacchi e minacce da diverse parti, anche dalle più inaspettate.
Strani individui,
ben organizzati e chiaramente orchestrati da qualche associazione,
scrivono tutti assieme alla Provincia di Brescia criticando l’Assessorato alla
Famiglia per aver dato il patrocinio, come se la libertà di espressione
fosse così pericolosa per l’incolumità pubblica da dover intervenire.
Risultato? Proprio oggi hanno revocato il patrocinio del Congresso, "in
considerazione delle numerose comunicazioni pervenute all'attenzione di
codesto Assessorato che contestano l'iniziativa".
A qualcuno non piace che si sappiano certe cose, e allora è meglio
chiudere la porta: ecco la libertà che esiste oggi in Italia.
L’Associazione “Diabete Italia”, Le ha addirittura scritto di bloccare e impedire il congresso a Brescia, ne più ne meno come nelle peggiori dittature che la storia ricordi.
Arriviamo al paradosso di persone diabetiche che non ci conoscono, che non sono mai venute e non verranno mai ai congressi, persone che non sanno nulla di noi, ma che vogliono denunciarci ai NAS, manifestando una ignoranza e arroganza faraoniche, primo perché il Nucleo Anti-Sofisticazioni dei carabinieri ha altri compiti, e secondo perché noi ci stiamo impegnando volontariamente proprio per queste persone.
La Verità fa così
paura?
Cambiare il proprio stile di vita, mettendo in discussione le
credenze e gli schemi mentali è così difficile?
Quanti interessi economici si nascondono dietro la piaga
sociale del diabete, purtroppo in crescita esponenziale?
Lei ha dichiarato in diretta televisiva che in Italia, sconfiggendo il diabete di Tipo 2 si risparmierebbero almeno 3 miliardi di euro all’anno. Meravigliosa notizia per i diabetici e per le casse erariali, ma questi soldi risparmiati dallo Stato e quindi da tutti i cittadini, equivarrebbero ad un mancato guadagno per le industrie che vendono farmaci e apparecchiature. Le medesime industrie, che guarda caso, sostengono le Società Scientifiche di Diabetologia, come l’Associazione dei Medici Diabetologi (AMD), uno dei fondatori dell’Associazione Diabete Italia, quella che ha chiesto di bloccare il congresso. Con un conflitto d’interessi così eclatante e spudorato, non è molto corretto sparare a zero in chi invece non ha alcun interesse economico nel diabete, anzi. E’ controproducente criticare la pagliuzza nell’occhio degli altri, quando vi è una trave nel proprio…
Detto questo, sapendo della Sua sensibilità per tali tematiche e per il ruolo ministeriale che ricopre, Le chiediamo una presa di posizione chiara o un Suo intervento direttamene al Congresso di Brescia, affinché Lei possa far chiarezza sulla possibilità o meno delle persone di guarire dal diabete, stemperando una volta per tutte anche gli animi più accesi.
In attesa di un suo gradito riscontro, Le porgiamo cordiali saluti.
Marcello Pamio
L’associazione “Oltre il Diabete” www.oltreildiabete.it