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Abbiamo ricevuto questa lettera dal Dottor Giuseppe Di
Bella in risposta ad alcuni articoli vergognosi e disinformativi
pubblicati dai quotidiani del Sistema, contro il Metodo Di Bella.
L'establishment medico-scientifico che ruota attorno al cancro è sempre
più potente e ricco, perché sempre più persone si ammalano.
Nonostante le belle parole dei luminari di turno, amplificate da media
compiacenti: "il cancro è oramai sconfitto", "la
sopravvivenza è pressoché totale", le malattie oncologiche
sono in costante e inesorabile crescita. I dati Istat parlano chiaro:
oltre 300 mila persone si ammalano ogni anno e più della metà muoiono
seguendo i canali ufficiali. Ma questi dati non sono corretti, perché
oggi la sopravvivenza non è del 50% ma molto molto più bassa,
quasi irrisoria, se si seguono i protocolli ufficiali. La sopravvivenza
a 5 anni dal trattamento di chemioterapia è intorno al 2%!!!
Questi sono i risultati fallimentari delle terapie oncologiche imposte
per legge dall'establishment! Questo fa capire, o dovrebbe far
comprendere, perché chi propone un metodo che esce dai canali ortodossi
e ha dei risultati positivi, viene attaccato, criminalizzato, boicottato
e reso illegale: proprio come il MDB
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Risposta
del Dottor Giuseppe Di Bella a “Il Sole 24 Ore”
Il consiglio superiore di sanità (CSS) diffuse nel dicembre 1997 un comunicato stampa contro il “Cosiddetto metodo Di Bella”, e malgrado un preciso mandato del Ministro Storace, non esaminò il razionale, il riscontro nelle banche dati medico scientifiche del MDB, nè concordò col sottoscritto, malgrado reiterate richieste, obiettivi e progettazione di uno studio retrospettivo secondo la normativa internazionale. Non sottopose uno solo dei pazienti segnalati ad accertamenti ematochimici o strumentali.
E’ imminente la pubblicazione sul portale ufficiale www.metododibella.org (sezione News legislative) della documentazione scientifica completa che vanifica tutte le dichiarazioni contro il MDB riportate dal Sole 24 ore e riprese dal QN; e di tutti i documenti e corrispondenza con i Ministri Sirchia, Storace, e CSS. Per il CSS “La cura di Bella è nociva”, “bocciata senza appello”, non perché inefficace o tossica, ma perché ”nega l’accesso a farmaci antineoplastici di provata efficacia“.
I dati scientifici, quelli veri, non giornalistici, smentiscono i trionfali successi dei ”farmaci antineoplastici di provata efficacia” magnificati dal CSS, documentandone un’inaccettabile percentuale di mortalità denunciata da un’agenzia della Reuters Healt [Wesport,CT 2001-05-17]: “Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy regimen...” (“Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici...”). Il dato è confermato dalla pubblicazione di Gerrard [Br.J. Cancer 1998 Jun 77(12) 281-5] con l’undici per cento di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da chemioterapia.
La sopravvivenza dei malati di tumore, quella vera, delle verifiche scientifiche, non giornalistico-televisive, è essenzialmente dovuta alla chirurgia, molto meno alla radioterapia, e si riduce ad un 29% di sopravvivenza a 5 anni (Richards,BMJ2000;320:895–898). Del 29% solo il 2,5% era dovuto alla chemio, come pubblicato da Morgan G. e AA “The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5- year survival in adult malignancies”, sulla prestigiosa rivista oncologica Clin. Oncol [2004 Dec.16(8):549-60]. Questa fondamentale pubblicazione si basa su 14 anni di osservazione, 225000 pazienti, 22 varietà tumorali, per accertare il reale contributo della chemio al raggiungimento dei 5 anni di sopravvivenza.
L’avvilente risultato: su cento ammalati la chemioterapia consente solo al 2,5% di raggiungere i 5 anni, dopo i quali, Lopez nello studio clinico “Long–term results…Experience at the 20 th…” GacMed Mex [1998 mar. Apr,134(2):145-5] ha accertato che metà dei pazienti sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore per tumore. “La terapia oncologica sta facendo passi di grandi rilievo, gli anticorpi monoclonali“ proclama il CSS. Basta collegarsi al portale del National Cancer Institute, per comprendere le ragioni della delusione seguita alle grandi aspettative indotte dagli anticorpi monoclonali. A fronte di questi risultati della chemio, sono già pubblicati su riviste internazionali e reperibili in www.metododibella.org, studi che documentano, nelle malattie linfoproliferative, una sopravvivenza col MDB dell’ottanta per cento, e nei tumori polmonari in stadio 3° e 4° (critico-terminale), un incremento dell’aspettativa di vita del 270%, rispetto alle mediane di sopravvivenza ufficiali.
Digitando nella massima banca dati medico scientifica www.pubmed.gov
“somatostatin or octreotide in cancer therapy”, chiunque può
reperire 23.000 pubblicazioni a conferma del potente effetto
antitumorale della Somatostatina e così per ogni componente del MDB
come Melatonina ecc. In base
a questi dati documentati e verificabili, lascio ai lettori di giudicare
chi disprezza
Giuseppe Di Bella