Amici di tutta Italia, vi chiediamo di partecipare al progetto IO ESISTO: si tratta di scrivere la motivazione per cui per voi l’obbligatorietà sia inammissibile.
La vostra esperienza, con nome e cognome e mandata all’assessore Friuli Venezia Giulia con email: assessoresalute@regione.fvg.it.
Lunedì decideranno circa l'obbligatorietà per il Friuli Venezia Giulia.
Grazie di cuore per l'appoggio di ognuno di voi.

IO ESISTO.

Il contributo di Ambra Fedriogo:

"Gentile Assessore Maria Sandra Telesca,
è giunta voce che Lunedì discuterete circa l'obbligatorietà dell'atto vaccinale in Friuli Venezia Giulia.

Sono una mamma di due bellissime bambine che sia io che mio marito abbiamo scelto di non vaccinare.
Nonostante quanto vengano dipinti i genitori che compiono la stessa scelta, non facciamo parte di un gruppo di scellerati a cui dovete supplire con una manovra coercitiva. E' dalla nascita della primogenita che pare essersi iscritti a tutte le facoltà del mondo. Sei chiamato a rispondere di ogni materia in maniera competente. E da lì uno studio incessante.

Partivo pro vaccini a scatola chiusa, come ogni genitore che abbia partecipato ad un corso pre-parto in cui la vaccinazione è venduta come un atto imprescindibile dell'essere genitore. Lo scudo dei supereroi.
Poi un'informazione. Un libro, poi un altro e un altro ancora. Parlo fluentemente tre lingue, e quindi le costanti verifiche e ragionamenti le effettuavamo con informazioni questa volta sì a livello mondiale. Seminari, letture notturne ed energie consegnate alla scienza.

E testi su testi che inizialmente cerchi di sbugiardare perché non puoi credere che siano stati taciuti così tanti elementi circa la vaccinazione, come il fatto che, alla fin fine, si tratti di una medicinale di comprovata neurotossicità e potenziale cancerogeno per le sostanze che, oltre agli antigeni, fanno parte del pacchetto.

Di fatto, la farmacovigilanza attiva è ridicola e quindi la valutazione dei rischi/benefici da effettuare da parte delle istituzioni di difficile fattura. Ma un genitore sa meglio. Conosce il suo piccolo e gioisce di ogni suo successo e piange di ogni sua sconfitta.
Il legame chimico che sussiste tra madre e figlio fa parte anche del bagaglio scientifico. Una mamma può consumarsi per capire i bisogni del suo cucciolo e lo fa all'ordine del giorno, senza guardare alle ore di straordinari, giorno e notte. E' un servizio incessante che voi, come istituzioni, non siete in grado di fornire. Siamo esseri unici ed irripetibili e la considerazione personale è fondamentale per tutelare la salute di ogni singolo cittadino.

Esiste una legge che tutela i danneggiati da vaccino (legge 210/92). E' contemplato dalla legge che il vaccino possa produrre dei danni, ma questa informazione viene costantemente minimizzata e ridicolizzata.
Le famiglie danneggiate vengono così doppiamente danneggiate: da prima con il danno fisico e poi con la sentenza di quello sociale. I numeri sottostimati. Letteratura scientifica PROVA la mancata innocuità delle sostanze contenute, ma questo medicinale è entrato a far parte del nostro patrimonio linguistico con la frase "adulti e vaccinati" senza prove scientifiche: essendo stato trattato come un medicinale d'urgenza, non ha avuto bisogno di tutti i tests e i trials soliti all'approvazione di un farmaco. Niente studi indipendenti a doppio cieco tra bambini vaccinati e non vaccinati.

E invece di dubitare, di approfondire, di verificare, le istituzioni obbligano i dissidenti a partecipare al coro del gregge che nulla ha a che vedere con l'effetto gregge decantato. Una prova è la ridicola copertura data dalle vaccinazioni, così come dalla mancata verifica con esami post vaccinali per valutare la VERA copertura. Pare quindi come una logica di azienda, la vaccinazione a tappeto, e i numeri da coprire sono solo quelli dei lotti venduti anziché parte di una logica sociale di copertura.
I vaccini sono degli agenti inquinanti. Quali sono le vere patologie del nostro secolo? Sarebbe dovere delle istituzioni competenti verificare se i vaccini possano esser una concausa di queste patologie.
E, invece, i medici che portano avanti un pensiero indipendente, perché verificato sul campo dell'esperienza, vengono minacciati di radiazione e i genitori vengono altresì minacciati, pena esclusione da diritti sacrosanti e combattuti anche contro la logica dittatoriale del secolo scorso.

Parlate di immunodepressi, ma non comunicate che la stessa legge, art 4 della legge 210/92 contempla l'indennizzo anche per i soggetti NON vaccinati che siano venuti a contatto con soggetti VACCINATI. Studi provano che alcuni vaccini come quello acellulare della pertosse non riesca a produrre l'azione cellula-mediata che impedisca il contagio o come quello su soggetti 60enni che hanno provato essere portatori del virus vaccinale della varicella anche 28 giorni dopo il contagio. Si sa che il vaiolo è stato debellato da contromisure come quarantena ed isolamento (fonte Organizzazione Mondiale della Sanità, che lo ha definito un successo dell'Organizzazione sopra quello della Medicina)- ma questa informazione viene dispensata alla famiglia dell'utente che deve essere vaccinato? Solitamente, il rientro in società avviene subito dopo l'inoculazione. Chi è il vero portatore?

Si parla di epidemie che vengono spacciate sui media e che lo stesso Istituto Superiore della Sanità definisce mediatica.
Ma vi è stata una controinformazione decisiva in tale senso che smentisca e sedi il panico diffuso? Assolutamente no! Anzi, vi è un movimento incessante per promuovere l'obbligatorietà.

Che prezzo pagheranno le istituzioni? I punti in calo sulle tabelle sono esseri viventi che si sono pienamente assunte le proprie responsabilità e che guardano con diffidenza a misure coercitive che sanno di dittatura.
In più, obbligandoli, su chi ricadrà questa responsabilità? Ve ne assumerete voi firmatari? Il danno pecuniario è il minimo.
Bambini morti, gravemente danneggiati. Il diritto penale dovrebbe occuparsi di questa materia.

La lesione del principio di libertà è vastamente consumato nell'ipotesi coercitiva. Libertà alla salute, al diritto al lavoro, libertà dei bambini alla socializzazione, materia anche di protezione della Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo.
Guardando anche solo ai primi due principi contemplati, si capisce l'offesa arrecata dal concetto di obbligatorietà di un atto sanitario neurotossico e cancerogeno:

Principio primo:
il fanciullo deve godere di tutti i diritti enunciati nella presente Dichiarazione. Questi diritti debbono essere riconosciuti a tutti i fanciulli senza eccezione alcuna, e senza distinzione e discriminazione fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l'origine nazionale o sociale, le condizioni economiche, la nascita, o ogni altra condizione, che si riferisca al fanciullo stesso o alla sua famiglia.

Principio secondo:
il fanciullo deve beneficiare di una speciale protezione e godere di possibilità e facilitazioni, in base alla legge e ad altri provvedimenti, in modo da essere in grado di crescere in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale, in condizioni di libertà e di dignità. Nell'adozione delle leggi rivolte a tal fine, la considerazione determinante deve essere il superiore interesse del fanciullo. "

Prevenzione DEVE contemplare il concetto del "primum non nocere" sotteso alla stessa idea di medicina.
Una prevenzione neurotossica e cancerogena DEVE essere lasciata come possibilità per un genitore e non forzata con mano armata.

Resto a disposizione per chiarimenti.
Ambra Fedrigo