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Per coloro che ancora credono nell'opera umanitaria di George W. Bush & C.
Blix:
"il nostro lavoro irritava gli americani"
tratto
da "La Repubblica" on-line http://www.repubblica.it/online/esteri/diplomaziadue/blix/blix.html
Il capo degli
ispettori Onu critico verso gli Stati Uniti.
"Non erano interessati ad ascoltare informazioni obiettive"
Blix: "Il nostro lavoro irritava gli americani"
"Usa e Gb reclutano ispettori per scovare armi proibite"
Il diplomatico svedese lascerà l'incarico a giugno
BERLINO - Il capo degli ispettori dell'Onu per il disarmo, Hans Blix sostiene
che il lavoro svolto in Iraq nei mesi scorsi "irritava" gli Stati
Uniti, che avevano come unico obiettivo quello di pervenire a una risoluzione
della Nazioni Unite che legittimasse la guerra al regime di Bagdad. Nel periodo
precedente l'inizio del conflitto, aggiunge Blix, gli Stati Uniti non erano
affatto interessati ad
ascoltare informazioni obiettive.
In un'intervista che verrà pubblicata domani sul giornale tedesco Welt am
Sonntag, Blix critica apertamente, definendole "mediocri", le
informazioni dei servizi segreti americani sui programmi di armamenti iracheni
che gli Stati Uniti hanno consegnato agli ispettori. "Di tutti i siti che
siamo stati mandati a controllare, solo in tre abbiamo trovato armi, e in nessun
caso si trattava di armi illegali di distruzione di massa. Adesso sarà
interessante
verificare se gli americani ispezioneranno i siti sui quali non ci hanno detto
nulla", ha sottolineato il capo degli ispettori.
Il capo dell'Unmovic spiega quindi di aver avuto l'impressione che gli americani
non fossero obiettivi quando le ispezioni erano arrivate nella fase finale.
"Ho anche avuto l'impressione, subito prima che prendessero la decisione di
dare il via all'attacco che il nostro lavoro li irritasse".
Blix ha poi dichiarato in un'intervista a una radio svedese che Stati Uniti e
Gran Bretagna reclutano ispettori dell'Onu perché li aiutino a scovare le
eventuali armi di distruzione di massa che Saddam Hussein avrebbe nascosto in
Iraq. Gli anglo-americani "si rivolgono a persone che attualmente lavorano
con noi e chiedono aiuto. Si tratta di nostro personale originario dei Paesi che
partecipano al conflitto", ha spiegato Blix, aggiungendo che gli ispettori
sono liberi anche di rompere il contratto che li impegna al servizio delle
Nazioni Unite.
Blix ha poi aggiunto che la sua squadra di ispettori continua a ricevere
informazioni dai servizi di intelligence anglo-americani in merito agli
armamenti iracheni, e ha ribadito di non ritenere che il ritrovamento di
maschere antigas e di tute per protezione chimica in un ospedale iracheno sia
una prova che l'Iraq possiede armi di distruzione di massa. "Noi vogliamo
vere prove per crederci, mentre ciò che ci è stato presentato finora non
rientra in questa categoria di prove", ha concluso il capo svedese degli
ispettori dell'Onu.
Proprio ieri Blix ha annunciato che non richiederà il rinnovo del suo mandato
di capo dell'Unmovic, la missione delle Nazioni Unite per il disarmo iracheno,
che scade nel giugno prossimo. "Il mio contratto scade a giugno e non
intendo rimanere oltre", ha detto Blix. Il suo mandato al timone dell'Unmovic
lo ha visto più di una volta in rotta di collisione con gli Usa. Lo stesso Blix
ha espresso disappunto la scorsa settimana quando il suo lavoro di verifica in
Iraq è stato vanificato dalle divisioni in Consiglio di Sicurezza: "Tre
mesi non sono abbastanza per dire che c'è un'impasse", aveva detto il
diplomatico svedese nella sua ultima conferenza stampa dieci giorni fa.
In un'intervista alla Cnn , Blix ha ammesso il suo dispiacere "per non
essere riuscito ad avere i tre mesi in più che chiedevo". Del resto, ha
aggiunto il diplomatico svedese, "non potevo garantire che in questo
periodo avremmo potuto avere successo, ma sarebbe stata una buona possibilità.
Non sappiamo se l'Iraq ha armi di distruzione di massa" ha detto Blix,
ribadendo quanto ripetuto diverse volte in passato.
Riguardo alla questione della cooperazione irachena con gli ispettori, Blix ha
detto che dopo essere stata molto "lenta" e parziale all'inizio,
"verso la fine di gennaio e i primi di febbraio gli iracheni erano
diventati attivi" nel collaborare con l'Unmovic.
Tanto che il 19 marzo, a ultimatum di George Bush scaduto, e alla vigilia
dell'attacco, all'Unmovic, spiega Blix, è arrivata una lettera con chiarimenti,
richiesti dagli ispettori, degli aerei spia.
Svedese, studioso di diritto, Blix ha guidato l'ultima missione degli ispettori
per il disarmo fino al 17 marzo, quando il segretario generale Kofi Annan ne ha
ordinato il ritiro per motivi di sicurezza. Un collaboratore di Blix ha fatto
sapere che, dopo giugno, il capo degli ispettori tornerà a Stoccolma, dove
vive, e passerà il suo tempo studiando e scrivendo.
(29 marzo 2003)
www.disinformazione.it