Dimezzato il colesterolo! Le lobbies ringraziano…
Marcello Pamio - 31 agosto 2016
Nel libro “La fabbrica dei malati” spiego nel
dettaglio come avviene la creazione di milioni di nuovi malati ogni anno. Sto
parlando di persone oggettivamente sane che diventano da un giorno all’altro
malati da curare con farmaci e droghe. Sono i moderni schiavi dell’Industria
farmaceutica.
Una delle strategie principe per la creazione di nuovi malati è proprio
l’abbassamento dei cosiddetti “valori di normalità”, ossia quei parametri che
stabiliscono se una persona è sana oppure no. Glicemia, trigliceridi,
colesterolo, ipertensione, ecc.
Panel, gruppi di esperti rappresentati da baroni universitari, opinion leader
(pagati profumatamente per la loro influenza tra i colleghi) si riuniscono in
congressi e decidono le linee guida che saranno osservate da tutti i medici del
mondo.
Stabiliscono quindi i famosi protocolli.
Una responsabilità enorme perché decidono se una persona è sana o malata.
Ovviamente la responsabilità va di pari passo con il livello di coscienza. Se
infatti una persona non ha coscienza, non si pone alcun problema etico e morale
nelle proprie valutazioni e decisioni, ed è certamente e più facilmente
corruttibile dai soldi, dalla brama di fama e potere.
Le linee guida
Le linee guida ufficiali per i livelli di colesterolo ematico stabilivano il
limite massimo di 200 mg/dL (qualche laboratorio spinge per 190 mg/dL).
I range considerati normali: Hdl: 40 - 80 mg/dL; Ldl: 70 - 180 mg/dL;
Colesterolo totale: 120 - 220 mg/dL.
La Società europea di cardiologia (ESC) si è riunita a Roma proprio in questi
giorni stilando le nuove linee guida internazionali, rivoluzionando in basso
(ovviamente) i parametri del colesterolo.
Secondo la casta dei cardiologi il limite massimo del colesterolo Ldl va
dimezzato, senza se e senza ma. Non esiste più alcun dubbio, ne sono certi.
Fino a ieri le indicazioni variavano a seconda del rischio personale legato a
vari fattori, quali la familiarità, le malattie cardiache e lo stato di salute,
e comunque il colesterolo “cattivo” (Ldl) non doveva mai superare i 190 mg/dL.
Da oggi NON dovrà mai superare quota 100 mg/dL e attenzione non solo nelle
persone a rischio, ma praticamente in TUTTE.
Una generalizzazione e massificazione assai rischiosa per l’uomo della strada ma
molto interessante per chi produce le statine…
Abbassando il valore del colesterolo Ldl ovviamente si abbasserà tutto anche il
colesterolo totale, creando decine di milioni di nuovi malati. Molto
probabilmente il colesterolo totale diventerà di 180 mg/dL...
Tale abbassamento non è strano visto che il mantra dei cardiologi ortodossi è:
“Abbassare il colesterolo il più possibile!”
Si arriverà al punto che non servirà più alcun limite massimo perché le
indicazioni, i protocolli saranno quelli di abbassare il colesterolo sempre di
più. Follia disumanizzante di una medicina interventista assai lucrosa.
Lo studio che contraddice
Interessante è sapere che solamente due mesi fa uno studio pubblicato sul
British Medical Journal affermava esattamente il contrario: il colesterolo alto
non è un fattore di rischio per le malattie cardiache negli anziani!
Va precisato che il Bmj è uno dei pochissimi giornali accreditati, se non
l’unico, sganciato dall’Industria chimica: non riceve finanziamenti e pubblicità
diretta. Quindi è sempre stato una spina nel fianco dell’establishment.
Secondo lo studio, il colesterolo alto avrebbe un effetto protettivo contro
diverse malattie tra cui il cancro.
Questa la conclusione di un gruppo internazionale di esperti che ha passato in
rassegna 19 diversi studi sull’argomento condotti su 68.000 persone.
Quindi non sarebbe vero il legame tra alti livelli di colesterolo Ldl (il
terribile colesterolo cattivo) e le malattie cardiache nelle persone sopra i 60
anni.
Infatti il 92% degli anziani con colesterolo alto ha vissuto a lungo o più a
lungo di chi aveva livelli bassi di colesterolo!
E nel rimanente 8% della popolazione studiata non è stata trovata alcuna
associazione.
Secondo i ricercatori pertanto bisogna “rivalutare la prescrizione di statine, i
cui benefici sono stati esagerati”.
Tra le ricerche prese a sostegno ve ne sono due condotte su un campione
complessivo di 140.000 persone, per 10 e 30 anni, che hanno rilevato
un’incidenza più bassa di cancro in chi aveva il colesterolo più alto e una
minore mortalità negli individui con una storia familiare di colesterolo alto.
Da una parte ci dicono che il colesterolo va abbassato sempre più, dall’altra
che il colesterolo alto invece protegge l’uomo da malattie gravi, tra cui il
cancro! Chi ha ragione?
Il nuovo farmaco che dimezza il colesterolo
Ldl
E’ assai interessante sapere cosa bolliva nella pentola dell’Industria
chimica precedentemente al congresso della Società di cardiologia europea…
La pentola - esattamente come il cappello del mago - conteneva nuovi e
miracolosi prodotti. Erano lì pronti per l’umanità.
Il CHMP, Comitato dei Medicinali per Uso Umano dell’EMA, ha espresso parere
favorevole per evolocumab (Rephata), messo a punto da Amgen e alirocumab
(Praluent) prodotto dalla Sanofi, i primi farmaci anticorpo monoclonali per il
trattamento dell’ipercolesterolemia.
La coincidenza veramente sorprendente è che il valore del colesterolo Ldl con
questi farmaci viene più che dimezzato, esattamente come le ultimissime
raccomandazioni dei cardiologi europei.
Il mago questa volta ha superato se stesso.
I cardiologi per salvaguardare la salute pubblica decidono per il dimezzamento
del colesterolo cattivo e miracolosamente sono pronti dei farmaci che fanno
esattamente questo.
Ma cosa volete di più?
Ecco un esempio degli stupefacenti miracoli che avvengono in medicina.
Anche perché servono circa 10 mesi per la procedura di autorizzazione alla messa
sul mercato da parte dell’ente preposto (FDA, EMEA, ecc.).
Sapete questo cosa significa? Era tutto calcolato da tempo.
Anche il prezzo di questi prodotti è veramente stupefacente…
La Amgen ha reso noto il prezzo al quale sarà venduto in alcuni paesi europei il
Rephata (evolocumab): in Gran Bretagna il prezzo è di 340 sterline per una
singola confezione (sic) che dura meno di un mese (28 giorni), equivalenti a
circa 6780 dollari per un anno di terapia.
Meno della metà del prezzo fissato per il mercato americano dove costa la
bellezza di 14.100 dollari. In Austria e Finlandia la terapia annuale costerà
tra gli 8220 e i 8820 dollari. Nel nostro Paese devono ancora decidere.
Il Praluent costerà invece 13.200 dollari a paziente per un anno di terapia.
Un mercato ricchissimo grazie ai nuovi farmaci e soprattutto illimitato grazie
al dimezzamento del colesterolo!
Chi pagherà il nuovo salasso? Ovviamente i Sistemi Sanitari Nazionali oramai sul
precipizio dell’abisso…
Soldi ai medici e associazioni
L'industria farmaceutica è finalmente obbligata a riportare on-line tutti i
contributi versati ai medici, alle società scientifiche e alle associazioni di
malati.
Finora tutto è sempre rimasto avvolto da un'ombra di mistero. A chiederlo il
Codice di trasparenza della Federazione europea dei produttori.
Il giro d'affari è miliardiario.
I mezzi usati sono sempre i soliti: attraverso l'utilizzo di società
scientifiche o ospedali dove lavorano medici e dirigenti, aziende che
organizzano incontri, agenzie di viaggio, alcune associazioni di pazienti e chi
si occupa della formazione. L'industria chimico-farmaceutica arriva a tutti i
protagonisti della filiera, da chi stila le linee guida per l'uso dei farmaci, a
chi li prescrive (i medici) e poi li assume (il destinatario della ricetta). Il
tutto in modo perfettamente legale.
Novartis e Pfizer per esempio hanno versato contributi a rispettivamente 3.500 e
2.000 operatori della salute per congressi o "consulenze".
I contributi più importanti però arrivano alle "organizzazioni sanitarie", per
mezzo di sponsorizzazioni o semplici "donazioni".
L'associazione degli ematologi ha ricevuto 170.000 euro dalla Jansenn e quella
dei reumatologi 312.000 euro dalla Pfizer.
Ma guardo caso c'è anche l'associazione dei cardiologi che ha ricevuto 400.000
euro dalla Amgen, proprio quella dei nuovi farmaci contro il colesterolo...
Magie in camice bianco
Il giochetto di prestidigitazione è sempre il medesimo?
In laboratorio producono una molecola chimica ben precisa (attenzione non un
nuovo principio attivo, ma copie di altri già esistenti leggermente modificati),
quindi preparano il medicinale e poi creano il problema sanitario, la malattia
specifica per quel farmaco.
Il solito problema-reazione-soluzione.
Il problema è il colesterolo alto che va dimezzato, la reazione
sono i congressi dei cardiologi, gli articoli (veline) alle agenzie stampa, e
infine la soluzione è bella e pronta: i farmaci monoclonali! Meccanismo
diabolicamente perfetto.
Il colesterolo è così pericoloso?
Esistono tantissimi articoli (vedi link sotto) ben fatti su questo
argomento, però un accenno è importante per capire di cosa stiamo parlando.
Mi baserò sul libro “Colesterolo: menzogne e propaganda” del cardiologo francese
Michel de Lorgeril.
Per il ricercatore del CNRS il colesterolo è diventato il nemico numero uno
nella prevenzione delle malattie cardiovascolari perché fa comodo a tutti: gli
interessi economici in gioco sono enormi, soprattutto dopo l’arrivo delle
statine.
Non è un caso che i farmaci anti colesterolo rappresentano uno dei più grandi
affari del mercato sanitario mondiale.
Il colesterolo interessa anche le industrie agroalimentari con i loro prodotti
presumibilmente anticolesterolo (margarine, yogurt, ecc.).
Va superata anche la distinzione tra colesterolo buono e cattivo perché si
tratta di semplici idiozie. Vi sono studi clinici recenti che mostrano come
l’aumento del colesterolo buono e l’abbassamento di quello cattivo non
proteggono dalle malattie cardiovascolari.
La pistola fumante sono tutti quei pazienti in cura con statine che muoiono lo
stesso (forse a causa dei farmaci) a seguito di attacchi cardiaci. Dove stanno
la prevenzione e la protezione?
Quindi l’aumento del colesterolo non è di per
sé una causa di problemi cardiovascolari.
Il colesterolo può essere letto come una alterazione dello stile di vita nei
parametri biologici, vera e unica causa della malattie cardiovascolari.
Il colesterolo è un semplice indicatore di rischio. Tutto qua.
Tutti gli studi clinici pubblicati dopo il 2005 sono negativi sulla questione.
Il tasso di colesterolo si può ridurre con l’assunzione di farmaci (che bloccano
la sintesi del colesterolo nel fegato), ma se contemporaneamente lo stile di
vita non cambia, il rischio rimane lo stesso.
Se per esempio una persona continua a fumare, ad essere sedentaria, ecc.
pensando di essere protetto dalla statina, essa andrà probabilmente comunque
incontro ad un disastro.
E’ bene pertanto che le persone lo sappiano: le statine non forniscono alcuna
protezione!
Abbassano il colesterolo senza alcun effetto sulla mortalità.
Molti studi sulle statine sono molto sospetti a causa del coinvolgimento delle
industrie.
Infatti il programma ALLHAT del 2002, l’unico sponsorizzato da istituzioni
pubbliche indipendenti e non dalle lobbies, non mostra alcuna protezione
malgrado il colesterolo basso.
In ultima analisi le statine, presentate come la panacea per tutti i mali, hanno
numerosi effetti collaterali.
Per le persone attive, sembrano influenzare la qualità della vita causando
dolori muscolari e depressione, nel lungo termine esiste un aumentato rischio di
cancro specialmente nelle persone con più di 60 anni.
Lo studio PROSPER del 2002 mostra maggior incidenza di cancro e numero di morti
per cancro nei pazienti che usavano la pravastatina, rispetto alle persone senza
trattamento.
Colesterolo e infiammazioni
Il colesterolo è quasi del tutto endogeno, prodotto dal fegato.
Il corpo lo produce di riflesso quando vi sono infiammazioni in circolo.
Il problema quindi non è il colesterolo: esso sarebbe la soluzione che sta
cercando di mettere in atto l’organismo per guarire.
Il vero pericolo è l’infiammazione delle pareti delle arterie e se questo viene
ignorato (come fanno i medici), il colesterolo può accumularsi ostacolando il
flusso del sangue verso il cuore o verso il cervello, sfociando in un attacco
cardiaco o un ictus. La colpa ovviamente cadrà sul colesterolo.
Ma la colpa è del colesterolo che cerca di spegnere gli incendi o dello stile di
vita che ha creato le infiammazioni?
Le fonti di infiammazione sono diverse. Quando nel corpo c’è un livello alto di
ossidazione, contemporaneamente si attivano i radicali liberi.
Il colesterolo Ldl si ossida nel corpo grazie al consumo di grassi artificiali
(margarine), oli parzialmente o totalmente idrogenati, oli vegetali prodotti a
caldo, cibi geneticamente modificati, una dieta con molti zuccheri e cereali
raffinati, alcool e tabacco.
Anche la presenza di metalli pesanti come mercurio (vaccini, amalgame, ecc.),
alluminio (farmaci, vaccini, pentole, ecc.), piombo (benzine, vernici, ecc.),
ecc. creano numerose infiammazioni.
A cosa serve il colesterolo?
Va detto semplicemente che il colesterolo è di vitale importanza per la
salute umana.
- Ogni singola cellula nel corpo è composta da colesterolo;
- il colesterolo aumenta l’integrità della membrana della cellula e fornisce
alle cellule la necessaria robustezza e stabilità;
- ogni ormone steroideo è composto da colesterolo;
- la capacità del corpo di sintetizzare la vitamina D dipende dal colesterolo;
- il colesterolo è un antiossidante, uno spazzino dei radicali liberi e spegne
le infiammazioni;
- i sali biliari, fondamentali per la digestione e l’assimilazione dei grassi,
sono composti da colesterolo;
- il sistema immunitario necessità del colesterolo per riparare le cellule
danneggiate;
- il colesterolo sostiene la memoria; ecc. ecc.
Ci sarebbero ancora tante altre informazioni
importanti sul colesterolo.
Ma questo certamente basta per affermare che la pratica medica che cerca di
eliminarlo dall’organismo con ogni mezzo è follia allo stato puro.
Chi ci guadagna in tutto questo non è certo l’uomo, il quale invece sarà sempre
più schiavo del Sistema, sempre più ammalato, bensì l’Industria che spaccia
droghe.
L’Industria che crea malati e che vende malattie!
Qualche articolo per approfondire:
“Colesterolo: il grande inganno”
http://www.disinformazione.it/colesterolo_il_grande_inganno.htm
“Il colesterolo”
http://www.disinformazione.it/colesterolo5.htm
“La verità sul colesterolo”
http://www.disinformazione.it/colesterolo_verita.htm
Ordina il libro “La fabbrica dei malati”