Brexit wars: l’Impero
colpisce ancora…
Marcello Pamio – 25
giugno 2016
Una decisione storica per
il mondo intero.
Le fondamenta della gigantesca piramide del potere stanno scricchiolando…
Con il termine Brexit (Britain
exit) s’intende l’uscita (exit) della Britannia (Br) dall’Unione europea.
I grossi centri dei Poteri Forti europei (finanziario, commerciale, monetario,
ecc.), le varie componenti di destra e di sinistra hanno fatto di tutto per
convincere i sudditi di Sua Maestà a non uscire dall’Europa. Le correnti
partitiche di ogni genere continuano tramite i media a martellare con una
propaganda becera sui pericoli e i rischi per tutto il popolo europeo.
In tivù si susseguono a ritmo battente trasmissioni e approfondimenti dove
vergognosi giornalisti (ben oliati e ben pagati) invece di difendere libertà,
sovranità e autodeterminazione dei popoli, difendono a spada sguainata il
Sistema. Attaccano e criticano le persone che hanno sfruttato l’ultimo baluardo
della cosiddetta democrazia: il referendum popolare.
Squallidi personaggi privi
di coscienza (tengono famiglia), i giornalisti embedded (termine anglosassone
suona come in bed, cioè a letto col nemico) invece di ergersi come
cani da guardia della politica e dei poteri in generale, si sono trasformati in
teneri cucciolotti bravissimi a leccare le mani di chi porta loro da mangiare.
Il giornalismo attuale è un copiare e ripetere le veline che arrivano dall’alto,
dai corridoi che contano. Guai a mettersi di traverso e rispondere alla propria
coscienza. Ecco perché questi individui l’hanno spenta…
In questa delicatissima fase si sono scomodati addirittura loschi individui come il filantropo-speculatore, l’ebreo ungaro-statunitense George Soros, il quale per voce del giornale di regime Wall Street Journal avverte che il “Brexit sarà peggio della crisi del ‘92”. Detto dall’ “uomo che distrusse la Bank of England” speculando sulla sterlina e guadagnandone 1 miliardo in un attimo dovrebbe farci riflettere…
Per non parlare delle dichiarazioni di Mario Monti, l'altro golpista che ha governato l'Italia per conto delle lobbies. In tivù su La7 ha detto riferendosi alle elezioni che "è una strana democrazia quella di affidare la decisione ai cittadini di un paese"! Quindi per l'automa Monti il popolo non dovrebbe votare su tematiche così importanti.
Sono intervenuti anche potentissimi sinarchisti come il IV barone Jacob
Rothschild, il quale dal suo microfono cartaceo The Times ammonisce che “Brexit
sarebbe un disastro”. Per non parlare del suo cuginetto sir Evelyn de
Rothschild che dalle colonne de Il Telegraph ha attaccato l'ex sindaco di
Londra Boris Johnson, uno dei più attivi sostenitori del Brexit.
Se personaggi così altolocati, abituati a muoversi - ad eccezione del
distruttore di economie Soros - in punta di piedi e nell’ombra più oscura escono
allo scoperto significa solo una cosa: la situazione (per loro) è altamente
drammatica. Il terreno sotto i loro piedi sta vacillando e la cosa è molto
interessante per noi.
Anche perché stiamo
parlando dell’ex Impero britannico, che per secoli ha fatto il bello e cattivo
tempo a livello planetario. Stiamo parlando di quell’Impero che ha letteralmente
costruito il Nuovo Mondo, cioè gli Stati Uniti d’America che oggi si ergono a
paladini universali. E infine stiamo parlando della nazione nella cui City di
Londra (il miglio quadrato più ricco del mondo) hanno sede le più importanti
banche e corporation del Sistema globalista.
Come mai l’Inghilterra, la migliore interprete della politica americana in
Europa, ha deciso di punto in bianco di uscire da quella gabbia che essa stessa
ha aiutato a costruire? Una gabbia politica, economica, monetaria, mercantile,
storica, sociale e umana che serviva proprio per bloccare e disintegrare i
popoli europei…
Sappiamo che quando i
popoli si svegliano e avvertono il pericolo, rimanendo uniti però, cioè senza
farsi dividere da campagne mediatiche terroristiche, il Potere ne viene fuori
sbattuto e ammaccato.
Qualcuno azzarda che si tratta invece di una manovra tattica, visto che
l'Inghilterra non aveva aderito in toto all'UE (la moneta nazionale è sempre
stata la sterlina), che
prefigura uno scontro ai massimi livelli tra la massoneria britannica (Rito
Scozzese Antico e Accettato) e quella americana. Effettivamente gli esiti del
referendum sono arrivati il 24 giugno (San Giovanni Battista) esattamente uno
dei giorni più sacri per la massoneria (nata ufficialmente il 24 giugno del
1717)...
Faide interne che avvengono
anche nelle "migliori" famiglie.
A noi comuni mortali non è dato saperlo, ma nonostante tutto
rimane sempre una decisione storica.
L’uscita dall’Europa, come spiega Giulietto Chiesa in un video su Pandora Tv, “riduce
di molto il peso dell’America, sgretola il macigno anglosassone sui destini
dell’Europa”. Ecco perché Obama, il burattino portavoce dei poteri
d’Oltreoceano è volato subito in Europa per ammonire i colleghi.
Ma la sua visita non ha sortito nessun effetto: i sudditi, per fortuna nostra,
hanno votato no!
Oggi il Vecchio Continente
è in piena crisi. Una crisi sana che presuppone grossi cambiamenti.
Se infatti venisse riproposto il referendum appena conclusosi in UK, molto
probabilmente ci sarebbero altri Paesi che farebbero la stessa scelta. Un
effetto domino deleterio e pericolosissimo per tutto il Sistema mondialista.
Ecco perché a Bruxelles stanno già cercando un modo per impedire, con ogni
mezzo, che si ripeta la tragedia britannica.
A questo punto, ben conoscendo come lavora la sinarchia, ci auguriamo che le
forze occulte non decidano di utilizzare psyops (psychological
operations) o false flag (isis, attentati, epidemie, ecc.) per distrarre
l’attenzione e deviare l’opinione pubblica dalla profonda crisi che il
referendum britannico ha portato in luce.
E in Italia qual è la
situazione? Pessima ovviamente. Da ombelico del mondo all’epoca Romana oggi il
Belpaese è gestito da golpisti filoatlantisti. Un governo non votato da nessuno,
come gli ultimi tre, ci sta lentamente trascinando verso il baratro più oscuro.
A Palazzo Chigi siede un attorucolo da filmetti nostrani anni Settanta che fa
diventare Pierino di Alvaro Vitali un attore da Premio Oscar.
Un premier totalmente privo di dignità che fa da sponsor alle potenti lobbies e
multinazionali, che funge da simpatico portavoce con tanto di cadenza toscana
dei poteri forti (vedi TTIP per citarne uno) e riesce a svergognare l’intero
popolo italiano ogni volta che esce in veste ufficiale.
Ecco come siamo messi.
E il popolo italiano dove
si trova?
L’italiota è addormentato nel sofà, inebriato, anestetizzato e coccolato dalla
televisione.
Scende in piazza rompendo tutto per una squadra di calcio o per manifestare le
libertà e i diritti di omosessuali, lesbiche, transessuali e transgender al
gaypride, ma non muove un dito per impedire il pericolosissimo Trattato
Transatlantico (TTIP).
Ma che importa all’italiota di mangiare alimenti geneticamente modificati, carni
clonate e riprodotte in laboratorio, pregne di ormoni e sostanze varie che
distruggono l’apparato endocrino (Endocrine Distruptors). Tanto sono
ormai decenni che sta già mangiando la spazzatura industriale della grande
distribuzione o dei discount.
Ma che importa se le
multinazionali riversano indisturbate nell’ambiente ogni anno centinaia di
milioni di tonnellate di composti chimici cancerogeni che finiscono nell’aria,
nell’acqua e nei cibi.
Tanto l’italiota, che per sicurezza fa ogni anno tutti gli esami (gratuiti) e
gli screening consigliati, se gli viene il cancro corre all’IEO da Veronesi o ad
Aviano…
Che importa se i diritti sacrosanti e inviolabili (sanità, pensioni, educazione,
cultura, informazione, ecc.) finiranno dentro il cesso con il didietro pulito
dalla carta igienica euro (stampati in Malesia da una banca privata che indebita
i paesi membri).
Tanto per l’italiota quello che conta è godersi in santa pace il calcio, la
formula 1, il motoGp, l’europeo, il mondiale, ecc. con in mano una fresca e
dissetante birra, per poi il sabato sera uscire a mangiare una pizzetta…
Il calcio (circenses) e il
cibo (panem) non si toccano e il Sistema lo sa molto bene da millenni.
Ecco il termine latino panem et circenses (pane e giochi) usato
nell’antica Roma per tutti i plebei. La Roma imperiale controllava le masse
fornendo cibo e giochi che occupavano gli stomaci e le menti…
Oggi cos’è cambiato? Nulla, almeno fino all’altro ieri.
In questo momento l’Impero
sta vacillando e scricchiolando sotto il suo stesso peso e i segnali ci sono
tutti. Segnali importanti.
Per cui se non vogliamo finire sotto le macerie della Piramide con in mano un
panino e una birra cerchiamo di scollarci quanto prima dal divano, perché i
tempi lo richiedono.
E’ arrivato il momento di buttare via la tivù (non pagando più il canone
ovviamente), non comperare nessun giornale nazionale (tutti nelle mani del
Sistema) ma iniziare a partecipare attivamente a tutte quelle iniziative
sociali, culturali e politiche il cui intento è migliorare l’attuale situazione
e salvare il salvabile.
Siamo ancora in tempo….se non intervengono prima!