L’eugenetista
Bill Gates compera Cochrane?
Marcello Pamio - 14 maggio 2018
Cochrane
Collaboration è
una iniziativa internazionale no-profit indipendente, nata con lo scopo di
raccogliere, valutare criticamente e diffondere le informazioni relative
all’efficacia e alla sicurezza degli interventi sanitari.
Ho sempre ammirato il gruppo Cochrane per via dell’oggettività e imparzialità
nei loro rapporti.
Un
lavoro certosino portato avanti da circa 280.000 tra operatori sanitari (medici,
epidemiologi, ecc.), ricercatori e rappresentanti di associazioni di pazienti in
oltre 100 paesi del mondo.
Non avendo fondi per fare ricerca laboratoristica producono e sviluppano
documenti di sintesi, denominati “revisioni sistematiche” sulla efficacia e
sicurezza degli interventi sanitari di tipo preventivo, terapeutico e
riabilitativo. In pratica analizzano, facendo pelo e contropelo, tutti gli studi
pubblicati su un determinato argomento. Alla fine i risultati di queste
revisioni sistematiche vengono pubblicate in un database elettronico chiamato «Cochrane
Library».
I lavori sono eccezionali per via dell’assoluta trasparenza e indipendenza dai
capitali privati, come per esempio quelli delle industrie farmaceutiche. Questo
almeno fino a ieri…
Il 22
settembre 2016 nel sito ufficiale il Cochrane si annuncia che hanno ricevuto
«una sovvenzione di $1,15 milioni dalla Fondazione Bill & Melinda Gates»
(1).
In pratica la donazione servirà per sostenere le attività del gruppo, con un
focus specifico però sulla salute materna e infantile. Mark Wilson, CEO di
Cochrane ha dichiarato che sono «lieti e onorati di ricevere questa
concessione». (2)
Forse ad essere più felici saranno le lobbies che con quattro spiccioli sono
riuscite finalmente a togliersi una spina dal fianco. Una enorme spina che
avevano impiantata da molti anni.
Cochrane infatti ha sempre dato molto fastidio al Sistema, proprio per la sua
imparzialità e per le revisioni sistematiche, che guarda caso, sistematicamente
dimostravano l’incompletezza e la fallacità di tanti studi scientifici
pubblicati. Non ci sono molte istituzioni al mondo in grado di eseguire tali
revisioni. Purtroppo da oggi c’è né una in meno…
Bill &
Melissa Gates
Da molti
anni la Fondazione Bill & Melissa Gates sotto la falsa veste della filantropia
sostiene la campagna di depopolazione e le vaccinazioni di massa.
Non è dietrologia questa, perché basterebbe leggere e/o ascoltare attentamente
le sconcertanti dichiarazioni di William Henry Gates III, meglio noto come Bill
Gates, per prenderne coscienza.
Per
esempio un suo intervento a TED nel febbraio del 2010 fa letteralmente
impallidire.
Sul palco ha trattato il classico tema molto caro ai neo-eugenetisti: il
riscaldamento globale.
Ovviamente sono le attività umane a causare l’innalzamento del livello di
anidride carbonica, e quindi del Global Warming, per cui è l’uomo (visto come un
cancro) che sta portando alla distruzione l’intero pianeta!
Se l’ipotesi di partenza è questa ovviamente la soluzione per risolvere questo
gravoso problema e salvare il globo intero è la riduzione della popolazione
mondiale. Il discorso non fa una piega, anche se sappiamo benissimo che il
global warming è un’invenzione sinarchica per scopi demografici e di controllo
sociale.
Il patron della Microsoft oltre alla semplice analisi fornisce pure una sintesi,
cioè gli strumenti da adottare: vaccinazioni di massa e “servizi sanitari
orientati alla riproduzione”, che tradotto farebbe più o meno “controllo
delle nascite e aborti”.
Le sue
parole esatte non lasciano spazio a dubbi:
«Prima di tutto, abbiamo la popolazione. Il mondo oggi ospita 6,8 miliardi di
abitanti, e tale cifra sta crescendo speditamente verso i 9 miliardi. Ora, se
davvero facessimo uno splendido lavoro in relazione a nuovi vaccini, sanità e
servizi sanitari orientati alla riproduzione (aborti), noi potremo
probabilmente ridurre quest’ultimo numero di una percentuale valutabile intorno
al 15%»
Come detto
per evitare il gravissimo riscaldamento globale è necessario ridurre la
popolazione mondiale con farmaci/vaccini e aborti.
Se fanno impallidire e scandalizzare ancora oggi i discorsi di Adolf Hitler
sulla razza, cosa dovremo dire nell’ascoltare un miliardario che riprende in
mano le teorie malthusiane sulla depopolazione?
Colui che ha costruito un impero miliardario sulla Silicon Valley, su computer
che non sono certo ad impatto zero nell’ambiente, oggi è il paladino dell’ambientalismo
radical chic. La realtà è molto diversa: abbiamo a che fare con un vero e
proprio eugenetista con la fissa per il controllo delle nascite.
Domenica
13 maggio 2018 vari quotidiani hanno pubblicato a pagina intera il suo accorato
appello: «SOS pandemia. Sistema globale per difenderci». (3)
Bill Gates si è rivolto ai grandi del mondo dicendo che si devono «creare in
fretta vaccini e cure». (4) Ma per cosa?
Le sue farneticazioni sono state riportate pari-pari dai media mainstream
totalmente prostrati al Sistema. Nessuna intervista (con qualche domanda
scomoda) di qualche giornalista, solo banale traduzione delle sue parole.
Neanche fosse il Dalai Lama.
«Se la storia ci ha insegnato qualcosa è che ci sarà un’altra pandemia
globale che seminerà la morte. Quest’anno ricorre il centenario
dell’influenza del 1918, che uccise circa 50 milioni di persone in tutto il
mondo (…). Se oggi si diffondesse nell’aria un agente patogeno altamente
contagioso e letale come quello dell’influenza nel 1918, nel giro di sei mesi
morirebbero quasi 33 milioni di persone in tutto il mondo». (5)
E’
necessario investire su altri approcci «come farmaci antivirali e terapie con
anticorpi».
Il messaggio è chiarissimo!
«L’anno scorso alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera ho chiesto ai leader mondiali di immaginare che da qualche parte nel mondo ci sia un’arma, che esiste già, in grado di uccidere milioni di persone» (6)
L’oracolo
di Seattle oltre ad uno scenario apocalittico fornisce la solita soluzione trita
e ritrita: «sviluppare, testare e rilasciare nuovi vaccini nel giro di pochi
mesi, invece che anni». (7)
Della serie: a che servono i test di sicurezza di un farmaco/vaccino? E’ tempo
perso e milioni di persone rischiano la pellaccia nel frattempo. Meglio saltare
i test e sperimentare direttamente sulle persone: tutto tempo risparmiato.
Conclusione
Il
filantropo ha finalmente gettato la maschera…
Innanzitutto come fa Gates a prevedere che arriverà una nuova pandemia,
calcolando con esattezza non solo i tempi (6 mesi) ma anche il numero di morti
(33 milioni di persone)? Forse con i suoi 90 miliardi di dollari di patrimonio
personale si è fatto costruire una sfera di cristallo che gli permette la
chiaroveggenza?
Oppure ha accesso a informazioni che noi comuni mortali non possiamo immaginare?
Informazioni per esempio sulla guerra biologica e/o batteriologica. Solo chi
mette volutamente in circolazione agenti patogeni è in grado di sapere in
anticipo le cose che accadranno…
A
Monaco ha detto ai leader che “esiste già un’arma in grado di uccidere
milioni di persone”, più che un appello sembra una vera e propria minaccia…
Dovremo seriamente preoccuparci per qualche epidemia causata da agenti patogeni
coltivati nei laboratori militari di massima sicurezza? O rientra nel terrorismo
mediatico il cui scopo è proseguire con le campagna di vaccinazioni di massa
Paradossalmente se fosse vero il primo caso, stona alquanto la sua falsa
preoccupazione per le sorti del mondo in preda ad un virus letale, visto che
propugna la riduzione della popolazione. Per Bill Gates infatti gli abitanti del
pianeta sarebbero cresciuti troppo causando il riscaldamento globale, quindi ben
venga l’influenza Spagnola 2018 o qualche altro virus a decimare la popolazione…
Tornando alla Cochrane: quanto tempo impiegheranno per occuparsi anche loro di
denatalità? Magari con una bella revisione che dimostri l’importanza dei vaccini
per il controllo delle nascite…
Nel frattempo si sono messi in perfetta armonia con le nuove direttive. Qualche
giorno fa, esattamente il 9 maggio 2018, hanno infatti pubblicato i risultati di
uno studio controllato e randomizzato secondo il quale vi sarebbero «nuove
prove che mostrano come i vaccini contro il papilloma virus umani (HPV)
proteggono dalle lesioni cervicali le giovani donne in particolare tra i 15 e i
26 anni» (8)
Quindi secondo il Cochrane Collaboration i vaccini anti-HPV sono utilissimi
perché proteggono le giovani donne dalle lesioni alla cervice uterina.
Poco importa se questi vaccini possono manifestare effetti collaterali
gravissimi e devastanti; come pure poco importa se due tra i cinque autori dello
studio sono stati consulenti delle industrie che spacciano farmaci e vaccini
come la GlaxoSmithKline, Merck, e Janssen. (9)
Note
(1)
http://www.cochrane.org/news/cochrane-announces-support-new-donor
(2)
Idem
(3)
«Il
Piccolo», 13 maggio 2018
(4)
Idem
(5)
Idem
(6) Idem
(7) Idem
(8)
http://www.cochrane.org/news/scientific-expert-reaction-new-cochrane-review-hpv-vaccine-cervical-cancer-prevention-girls-and
(9) Idem